Non è dato sapere se la spinta maggiore arriva da una crescente sensibilità ecologica o dalle normative sempre più stringenti in tema di emissioni inquinanti legate ai trasporti. Sta di fatto che secondo una ricerca della Bei – Banca europea degli investimenti, l’auto ibrida o elettrica è l’intenzione di acquisto prevalente per la maggioranza di italiani che programmano di prendere un’auto nuova.
I giovani trainano le abitudini green
I risultati che emergono dall’Indagine sul clima 2021-2022 sarebbero stati inimmaginabili solo pochi anni fa. Eppure, tra le preoccupazioni per i fenomeni naturali estremi che diventano sempre più frequenti, l’attività di sensibilizzazione da parte dei media e le proteste dei movimenti ambientalisti, oggi il consumo responsabile non appartiene più solo a una nicchia di popolazione.
L’82% degli italiani ritiene di agire per combattere i cambiamenti climatici nella propria vita quotidiana, anche se prevale la convinzione che altri non stiano facendo la stessa cosa. Inoltre, solo il 22% degli automobilisti intenzionati ad acquistare un veicolo nuovo, opterebbe per l’alimentazione a a benzina o diesel, mentre il 78% la sceglierebbe ibrida o elettrica (una quota in linea con le risposte degli spagnoli, ma sensibilmente superiore a francesi e tedeschi), con la prima che comunque ottiene quasi il doppio delle preferenze rispetto alla seconda soprattutto per la spinta dei più senior, mentre i giovani esprimono la propria preferenza verso l’elettrico. Solo una piccola minoranza della popolazione italiana complessiva afferma di non possedere un’auto al momento (6%) né di avere l’intenzione di farlo, con una quota che è di sette punti inferiore alla media europea (13%).
Attenzione al climate change
Tornando all’indagine della Bei, il 76% dei giovani italiani afferma di tenere in considerazione la problematica dei cambiamenti climatici al momento di valutare la meta delle proprie vacanze e il 44% acquista indumenti di seconda mano anziché nuovi. Se invece si guarda al totale dei nostri connazionali, la moda second hand ha fin qui conquistato poco più di uno su tre (il 34% per la precisione), con le donne più green degli uomini (36% contro 32%). Il 50% degli italiani afferma di tenere in considerazione la problematica dei cambiamenti climatici anche quando è in cerca di lavoro. Anche in questo caso la sensibilità è più alta tra i giovani, il che fa ben sperare per il futuro.