Tetti a punta, distese di verde e boschi infiniti. Profumo di legna, cannella e vin brulè. Laghi ghiacciati abbracciati dalle montagne e castelli incastonati nella roccia. E’ soltanto un assaggio di bellezza che la Slovenia, un Paese che si estende su 20mila 273 chilometri quadrati, offre ai visitatori nella sua veste autunno-inverno. Affascinante in tutte le stagioni, ma sotto Natale, come è giusto che sia, rivela una magia in più e uno scintillio emanato dalla coltre bianca che si posa sui paesini delle campagne e sulle città, dove la vita scorre lenta. Attaccata all’Italia (da Milano si impiegano circa 5 ore di auto per raggiungere la capitale Lubiana), una manciata di chilometri più a est rispetto a Trieste, si passa il confine sloveno e il paesaggio cambia subito. Il rosso sporco di arancione è il colore che domina nei boschi sulle colline, in quella stagione fra l’autunno e l’inverno, quando sulle Alpi è già scesa neve in abbondanza per la gioia degli sciatori. In questo periodo delle feste natalizie la Slovenia è un posto mistico e selvaggio, che offre tanti spunti per trascorrere qualche giorno lontano dalla frenesia, scivolando nella vita lenta fra passeggiate sulla neve, shopping nei mercatini di Natale, merende a base di torte tipiche e tisane alle erbe o un pomeriggio di relax in una delle tante strutture termali.
Un viaggio alla scoperta delle meraviglie e dei segreti di questa terra, ideale sia per le famiglie con i bambini sia accompagnati dal proprio (e sempre più inseparabile) cane. Una nota di merito va all’ospitalità e all’attenzione nei confronti degli amici a quattro zampe, accolti in quasi tutte le strutture alberghiere anche di alto livello, coccolati nei ristoranti – alcuni forniscono tappetini da mettere sotto al tavolo per farli stare più comodi, oltre alla ciotola dell’acqua e ai biscottini – accettati sui treni (con guinzaglio e museruola) e sui taxi. Anche le attrazioni turistiche, dalle Grotte di Postumia ai castelli, sono attrezzati per l’accesso ai cani, dove è possibile. Insomma, la Slovenia è un’ottima meta pet-friendly per regalarvi una vacanza con il vostro amico peloso.
Si parte da Lubiana, polo di attrazione fortissimo con le sue pasticcerie che non hanno nulla da invidiare a quelle di Vienna, negozietti che vendono curiosi oggetti di design, opere d’arte e abiti firmati di seconda mano. Il fiume accarezza questa capitale e la rende dolce e placida, il castello dall’alto la protegge e la conserva nella sua purezza. Per le strade del centro tutto è in ordine, ben tenuto. E’ una città che sa accogliere con gentilezza e garbo anche le orde più rumorose di turisti alla disperata ricerca di un souvenir da portare a casa. Lubiana al calare del sole si accende con mille luci natalizie, le casette di legno lungo il fiume offrono vin brulè, caldarroste, crepes dolci e panini wurstel e crauti. Il grande albero di Natale in piazza Preseren è la prima tappa che attira i turisti appena scesi dal bus, che proseguiranno poi sul Triplo ponte per sparpagliarsi nelle viette addobbate per le feste: sono quasi tutti italiani.
Per le strade si diffonde musica e profumo di torte appena sfornate, come la Gibanica, dolce tradizionale che propongono quasi tutte le pasticcerie e i ristoranti, ma anche strudel di mele, sacher e poi la regina – anzi, la kremna rezina – conosciuta come la torta di Bled: una sorta di millefoglie con crema alla vaniglia e panna montata, preparata in maniera impeccabile da Slaš?i?arna, storico caffè della città che oltre a essere noto per le torte, colpisce anche per l’accoglienza dei cani. A cui viene servito un vassoietto con acqua e biscottini, per fare compagnia al proprietario mentre fa merenda.
Una nota di merito va al settore della ristorazione, in continua crescita e fermento, in particolare a Lubiana, dove le stelle e i ristoranti segnalati dalla Michelin fioccano e si moltiplicano con il passare degli anni. Dalle certezze come Atelje a Strelec, ma anche il noto Tabar, ai locali aperti di recente con formule innovative come Birdie FoodieLab, che propone una selezione di piatti che ricordano le tapas, assaggi originali della cucina slovena, seguendo un menu fisso che cambia ogni settimana. Una garanzia per assaggiare le ricette della tradizione sono le gostilne, le trattorie slovene con un menù un po’ ripetitivo, in cui i piatti principali sono lo stinco di agnello o maiale, la salsiccia pe?enica e i pelmeni, ravioli tradizionali.
Da Lubiana il viaggio prosegue verso nord. L’isoletta è un cuore che pulsa da sé, fiero e autonomo, uno scrigno che galleggia nelle sue acque in eterno. Il lago di Bled è una cartolina che prende forma, un posto magico anche quando la pioggia e il cielo coperto riveste il lago di una coltre di nebbia e si vede soltanto la punta aguzza della chiesetta. Con la neve, spruzzata di bianco, l’isoletta a forma di lacrima diventa un piccolo villaggio che si raggiunge in una ventina di minuti fra una pagaiata e un’altra a bordo delle pletne, le imbarcazioni tradizionali in legno, costruite da artigiani del posto fin dal 1590. Intorno ci sono boschi rossicci e le montagne, il punto più bello dove ammirare l’isola è il castello di Bled, fortezza del XI secolo conservata in perfetto stato, che per 800 anni fu la residenza dei vescovi di Bressanone. La località è presa d’assalto dai turisti soprattutto in estate, dove è possibile fare tante esperienze – dai giri in mountain bike al rafting e alle nuotate nel lago – ma anche d’inverno ha una sua anima. Da qui in 20 minuti di auto si raggiunge un’altra località molto conosciuta: il lago di Bohinj, amato per i colori verde e azzurro cristallino delle sue acque e per i piccoli villaggi che sono cresciuti intorno.
Un trenino giallo si snoda a velocità sostenuta fra le gallerie, dando uno strattone a ogni curva: è il viaggio sotterraneo che non porta all’inferno, ma in una sorta di paradiso per gli appassionati della speleologia. Siamo nelle grotte di Postumia, la grotta turistica più grande (e più visitata) d’Europa, che è possibile esplorare accompagnati da una guida. Qui i cani di taglia media e grande non possono accompagnare i proprietari, ma sono presenti postazioni dove possono aspettare. La bellezza della natura nascosta alla luce del sole lascia senza fiato: dalla Sala degli spaghetti, dove dal soffitto spuntano una pioggia di stalattiti finissime da sembrare spaghetti, a quella in cui è possibile ammirare il Brillante, una stalagmite di 5 metri color bianco splendente, simbolo delle grotte di Postumia.
Si esce dalle cave con un senso di piacevole smarrimento per la scoperta di un mondo sotterraneo imprevedibile, anche per la presenza di un piccolissimo drago che vive e si riproduce qui sotto. Si tratta del Proteo, una specie autoctona del Carso dinarico, che con il suo corpo anguilliforme lungo 25-30 centimetri rappresenta uno dei predatori cavernicoli più grandi. E incastonato dentro alla montagna, come se prima fosse stato costruito il castello e poi la roccia si fosse stratificata attorno, c’è il castello di Predjama, una potente testimonianza medioevale in cui viene narrata la storia di Erasmo di Lueg, un barone-bandito che rubava ai ricchi per donare ai poveri, che si serviva di un passaggio segreto per non farsi scoprire.
Non è Natale senza la neve e qui il manto bianco inizia a posarsi sulla città dai primi di dicembre trasformando Kranjska Gora in un villaggio di Natale incantato. Adagiata nella valle della Sava Dolinka, vanta uno dei comprensori sciistici più grandi e meglio attrezzati nella Slovenia. Sotto le feste il centro si anima con i mercatini di Natale che vendono prodotti tipici come formaggio e salsicce, ma anche oggetti di artigianato locale. Da qui una tappa imperdibile è il lago glaciale di Jasna, d’inverno ricoperto da uno strato di ghiaccio che cela le acque azzurre, rendendo l’atmosfera fiabesca: c’è chi gioca a palle di neve, chi si diverte a realizzare pupazzi e chi preferisce sorseggiare una tisana bollente in uno degli igloo allestiti da un locale a bordo lago. Qui l’atmosfera natalizia, sospesa fra il sogno e la fiaba, raggiunge il culmine, complice anche la bellezza della cascata che si trova dietro al lago e che sfocia in una pozza cristallina: si resta incantati davanti a tutta questa bellezza, con lo stesso stupore dei bambini davanti a una sorpresa.