La pianta mangiafumo appartiene alla famiglia delle asparagaceae e si presenta come un albero caratteristico dell’America centrale e meridionale. Per via della sua particolare forma è soprannominata anche piede di elefante ed ha la particolarità, come dice il nome, di purificare l’aria.
Le specie della pianta mangiafumo
Esistono ben 20 specie della pianta mangiafumo, ma la più conosciuta è sicuramente la beaucarnea recurvata. Le altre che si possono trovare comunemente in vendita presso i vivai sono le seguenti:
- Beaucarnea longifolia: è la specie che può avere foglie più lunghe di tutte, poiché raggiungono addirittura un metro di lunghezza;
- Beaucarnea gracilis: sulla cima ha una corona di foglie con margine ruvido di colore grigio/verde;
- Beaucarnea bigelowii: è caratterizzata dalla presenza di un ciuffo di foglie lineare posto sulla sommità della pianta. Le foglie possono avere una lunghezza massima di 90 centimetri;
- Beaucarnea stricta: si distingue per le sue foglie rigide e i margini duri.
La particolarità della pianta mangiafumo
Molto spesso quando si sentono dei nomi così strani per le piante non si può evitare di domandarsi quale sia il vero significato. In tal caso, è proprio quello che si evince dal nome: si tratta di una pianta perenne che è in grado di pulire l’aria eliminando l’odore di nicotina e di catrame. L’altro nome con cui viene riconosciuta, Nolina, è invece il nome dell’orticoltore francese che l’ha portata per la prima volta in Europa, nel XVIII secolo.
La coltivazione in esterno della pianta mangiafumo
Nel nostro continente questa è considerata essenzialmente una pianta da interni, anche se va detto che può essere coltivata all’esterno tutto l’anno, a patto che il clima invernale sia mite. Infatti, non ama le gelate e le temperature al di sotto dei 10 gradi. In questo modo, è possibile adornare il proprio spazio verde con una pianta che si presenta con un fusto rigonfiato alla base che è utile per immagazzinare l’acqua, superando facilmente i momenti di siccità. Proprio per questo, è suggerita anche come pianta per coloro che non sono tanto in grado di seguire attentamente la sua cura. Le foglie, invece, sono lunghe a ricadenti, con un colore brillante. L’altezza massima che è in grado di raggiungere in natura è di 10-15 metri, mentre in casa arriva a massimo 2 metri.
I fiori della pianta mangiafumo
Per quanto riguarda la fioritura, invece, possiamo dire che i fiori della pianta mangiafumo sono davvero molto rari. Infatti, sono visibili solo quando la pianta raggiunge una determinata età e in un habitat ideale per lei. Ad ogni modo, le infiorescenze delle piante anziane si presentano grandi e di colore crema.
Cosa fare quando la pianta mangiafumo ha punte secche oppure è senza foglie?
La pianta mangiafumo non ha bisogno di alcuna potatura, quindi non sarà necessario occuparsene. Va soltanto tenuto conto che le foglie possono seccare e mostrarsi con le punte secche: tra le operazioni di manutenzione della pianta vi è proprio la rimozione di queste foglie. È importante toglierle dalla base del cespo. Se solo una parte della foglia è secca, allora si può tagliare solo quel punto. Se la pianta compare senza foglie, invece, bisogna capire che cosa è successo: infatti, potrebbe essere stata annaffiata eccessivamente ed essere sul procinto di morire.
Il rinvaso e il terreno migliore per la pianta mangiafumo
Se si decide di coltivare in vaso la pianta mangiafumo è importante selezionare un terriccio leggero, ma ricco di nutrienti: in questo modo, si assicura alla pianta tutto quello di cui ha realmente bisogno per un’ottima crescita che, comunque, avviene in maniera lenta. Infatti, si deve considerare che il rinvaso lo si fa quando il contenitore diventa troppo piccolo e le sue radici non sono più comode. Il rinvaso è da fare in primavera: sarà necessario collocare sul fondo del contenitore dell’argilla espansa o sabbia con terriccio ideale per le piante d’appartamento.
Le innaffiature della pianta mangiafumo
La pianta mangiafumo non necessita di essere annaffiata di frequente. Infatti, per quanto riguarda le innaffiature basterà dare durante l’estate un bicchiere d’acqua ogni settimana o al massimo 10 giorni. Con l’arrivo della stagione fredda, le annaffiature possono essere quantificate ogni 20 giorni. In tutti i casi è importante controllare che il terreno sia asciutto, così da evitare ristagni d’acqua.
L’esposizione ideale per la pianta mangiafumo
Come qualunque pianta d’appartamento si sconsiglia di posizionare il vaso della mangiafumo direttamente sotto i raggi del sole. È meglio scegliere una zona luminosa o in penombra, facendo anche attenzioni alle correnti d’aria. L’ideale sarebbe una finestra con esposizione a sud oppure ad est.
La concimazione della pianta mangiafumo
Per la concimazione della beaucarnea recurvata è consigliato agire una volta all’anno: si può utilizzare in primavera il concime granulare che rilascia lentamente tutti i nutrienti necessari per la sua crescita. Sarà importante utilizzare un fertilizzante suggerito proprio per le piante da interno.
I problemi che si possono verificare sulla pianta mangiafumo
La pianta mangiafumo è molto robusta però può essere colpita dalla cocciniglia: questa si presenta sulle foglie, nel lato inferiore. È possibile rimuovere questi insetti sfruttando un dischetto di cotone imbevuto di alcool. In alternativa, si possono lavare le foglie con acqua e sapone neutro. Suggeriamo l’uso di prodotti chimici specifici solo nei casi più gravi!