È una palma nana e passa inosservata. A occhio nudo sembra di una specie abbastanza comune nelle foreste del Borneo, in Malesia. Il suo segreto è nel sottosuolo dove non solo fiorisce, che già non è semplice, ma fruttifica anche come se fosse gelosa della sua prole. In superficie, non ha nessun connotato che possa richiamare questa frenetica attività ipogea. L’hanno chiamata Pinanga subterranea ed è una nuova specie di palma, l’unica del suo genere che completa per intero il ciclo biologico al riparo da occhi indiscreti.
È stata descritta in questi giorni dai botanici dei Kew Gardens in un articolo nella sezione Flora Obscura della rivista internazionale Plants, People, Planet. Per trovare una pianta con un comportamento simile bisogna spostarsi tra le orchidee australiane e in particolare quelle del genere Rhizanthella. Per il resto, la maggior parte delle altre angiosperme, ovvero le specie che sviluppano un fiore, avviene tutto alla luce del sole per favorire l’impollinazione e la successiva dispersione dei semi.
La riproduzione della palma nana, per mesi, è rimasta un’incognita. Fino a quando i ricercatori hanno assistito a un accerchiamento della pianta da parte di un branco di veterani del movimento terra nel regno animale: Sus barbatus, un cugino tropicale del nostro cinghiale. I frutti rossi e dolci di questa pianta sono una leccornia per i maiali selvatici che sono in grado di distinguerne l’odore e ne portano a spasso i semi per tutta la foresta. Anche le popolazioni locali ne consumano ma in quantità pare moderata. Tanto che conoscevano la palma con almeno quattro nomi diversi in tre dialetti dell’isola.
“Senza il suggerimento dei nostri collega malesi, che parlavano le lingue locali, avremmo confuso questa nuova specie per una piantina di palma insignificante – spiega Benedikt Kuhnhäuser, Future Leader Fellow ai Kew Gardens – Ci siamo trovati di fronte un caso molto raro di geofloria, cioè di fioritura sotterranea, e il primo esempio conosciuto del suo genere nell’intera famiglia delle palme”.
Fiori e frutta sottoterra
Nel mondo vegetale ci sono circa 171 specie di piante che hanno strategie di fioritura e fruttificazione sotterranea. Quasi tutte hanno almeno una parte dei loro organi riproduttivi all’aria aperta. Un minimo sindacale per la riproduzione che viene rispettato dall’arachide in cui la fioritura avviene a cielo aperto ma il frutto matura sottoterra. Lo stesso, a grandi linee, vale per Morisia monanthos, una pianta ornamentale della famiglia delle Brassicaceae endemica della Sardegna.
Il mondo delle piante ” al contrario”
Alcune piante sono chiamate anficarpiche perché hanno fiori e frutti distinti nella parte area e in quella ipogea come nel caso dell’erba miseria del Bengala (Commelina benghalensis). Mentre i fiori di Pauridia longituba, un’erbacea endemica di una piccola area del Sudafrica occidentale sono esposti all’aperto ma le ovaie rimangono ancora sotto terra. Molte di queste specie crescono in ambienti aridi o desertici, dove la fruttificazione sotterranea può contribuire a mantenere un ambiente favorevole per le nuove generazioni e proteggere da eventuali predatori.
Borneo, un paradiso incontaminato
L’isola del Borneo è uno degli hotspot per la famiglia delle palme: ne ospita 300 delle oltre duemila specie complessive (delle quali circa la metà oggi rischia il declino o l’estinzione. Nel genere Pinanga, a cui appartiene questa ultima scoperta, ci sono più di 140 specie: la maggior parte sono abbastanza piccole e sopravvivono nel sottobosco della foresta.