“È il più grande raduno di professionisti dello spazio mai realizzato nella storia, con oltre 11 mila partecipanti, 30 viaggiatori dello spazio e per la prima volta nella storia il Global Space Leaders Summit con la presenza di più di 60 capi e leader di agenzie spaziali di tutto il mondo”.

Così Clay Mowry, presidente della Federazione Astronautica Internazionale (Iaf), ha aperto la cerimonia inaugurale del Congresso internazionale di astronautica Iac 2024, il principale appuntamento internazionale annuale nel settore spaziale che dopo 12 anni torna in Italia, al Mi.Co di Milano, organizzato dalla Federazione Astronautica Internazionale (Iaf), con l’Associazione italiana per l’Aeronautica e l’Astronautica (Aidaa), l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e Leonardo. Sostenibilità nello spazio e cooperazione internazionale sono i pilastri di questa 75esima edizione (14-18 ottobre) e Mowry ha raccontato come il congresso abbia portato lo spazio a Milano, con la possibilità di vedere dal vivo un campione dell’asteroide Bennu e un campione della Luna prelevato sul lato nascosto dalla missione cinese Change 6. Presente al Convention Centre di Milano anche il presidente Sergio Mattarella.

La proliferazione dei detriti

La proliferazione dei detriti spaziali potrebbe condannare definitivamente alcune orbite e impedire il lancio di missioni di osservazione della Terra essenziali per i servizi vitali che servono alla terra, tra cui il monitoraggio ambientale. La sostenibilità nello spazio è diventato uno dei temi centrali nelle discussioni di questo meeting internazionale. Servono infatti regole comuni per affrontare il problema del crescente aumento di detriti nello spazio e studiare soluzioni per anticipare la fine vita dei satelliti. Una sorta di economia circolare nello spazio. Molte agenzie stanno infatti sviluppando veicoli di servizio in orbita che possono eseguiranno direttamente nello spazio operazioni robotizzate: mantenimento della posizione spaziale, rifornimento di carburante, riparazione o aggiornamento per l’estensione della vita operativa.


“Per la prima volta che l’essere umano avvia una nuova era tecnologica tenendo conto della sua sostenibilità futura” ha affermato Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, “A questo evento partecipano molti Paesi che normalmente sulla Terra non si parlano, soprattutto in questi terribili giorni con più di 55 conflitti nel mondo. C’è quindi la speranza che in futuro la pace sarà più facile nello spazio che sulla Terra, dipende da noi. Dobbiamo dimostrare di aver imparato anche questa lezione”.

Combattere la crisi del clima dall’universo

Lo Iac 24 in questi quattro affronterà temi come l‘esplorazione spaziale, la tecnologia satellitare e le politiche spaziali. Ma sarà soprattutto l’occasione per avere un quadro dei futuri sviluppi delle attività spaziali, a partire dall’importanza dei satelliti per l’osservazione della Terra, per capire e contrastare i cambiamenti climatici, gestire le risorse e gettare le basi per un’economia sostenibile. Ormai da tempo l’industria, compresa quella non spaziale, infatti sta guardando all’esplorazione, con applicazioni in settori che vanno dal design all’energia nucleare.

In programma anche la presentazione di Lunar City, la prima piattaforma di metaverso dedicata allo spazio, si parlerà anche di robotica e sono infine molto attesi alcuni annunci sui risultati di importanti missioni europee nel campo dell’astrofisica.

Lo scambio, la cooperazione, la pace

Teodoro Valente, presidente dell’Agenzia spaziale italiana, ha dato al congresso Iac 2024 anche un altro contenuto: “Deve rappresentare in questo momento una piattaforma unica e globale che promuove lo scambio di conoscenze tra Paesi avanzati, emergenti e in via di sviluppo. Svolgendo un ruolo cruciale nella costruzione di nuove partnership tra le diverse comunità spaziali composte da agenzie spaziali, industria, accademia, decisori, giovani e tutti i rappresentanti della società civile”. Anche per questo “lo Iac di quest’anno sarà davvero inclusivo, con rappresentanza di diversità geografica e impatto generazionale”. Asi, in collaborazione con il Ministero dell’Università e della Ricerca, ha promosso la partecipazione di studenti e giovani professionisti provenienti da Paesi emergenti, provenienti in particolare da Africa e America Latina. Inoltre, attraverso il supporto dell’Agenzia per il Commercio Estero, ha consentito la partecipazione di un numero significativo di Pmi provenienti da Africa, America Latina e Sud-Est asiatico.

Gli astronauti italiani Samantha Cristoforetti e Luca Parmitano
Gli astronauti italiani Samantha Cristoforetti e Luca Parmitano 


La nuova legge italiana sullo spazio

Collegata alla nuova legge di bilancio, la prima legge sullo spazio italiana nella quale si parla anche di un piano nazionale per l’economia dello spazio che dovrà essere aggiornato ogni due anni. 31 articoli che dovrebbe regolarizzare tutte le attività spaziali e che precede la normativa a livello europeo. Con questa legge l’Agenzia Spaziale Italiana avrà a la supervisione e regolamentazione, mentre viene creato un registro degli oggetti spaziali e vengono imposti obblighi di competenza, sicurezza e assicurazione per i lanci spaziali italiani, e poste le basi per un nuovo fondo di investimento per il settore.

L’ingresso dei privati

«La presentazione del Disegno di Legge – ha spiegato il presidente dell’Asi Valente – è un passo importante per il settore spaziale italiano. Definisce un quadro normativo innovativo che andrà a regolamentare un settore fondamentale per l’economia del Paese”. Tra queste l’ingresso dei privati nel settore spazio, regolamentandone sia l’accesso che l’operatività in diverse attività. Toccherà all’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) la responsabilità sulla vigilanza degli operatori spaziali e potrà revocare autorizzazioni in caso di non conformità. L’Asi gestirà anche il Registro nazionale degli oggetti lanciati nello spazio per i quali l’Italia è Stato di lancio. In questa proposta vengono però indicati molti punti che andranno approfonditi con decreti attuati successivi, come quello che individua l’importo contributivo per l’ottenimento dell’autorizzazione alle attività spaziali da parte dei privati.

Tra i premiati l’italiana Gabriella Arrigo (Asi)

Gabriella Arrigo, capo della Direzione Affari Internazionali dell’Agenzia spaziale italiana, è stata insignita dalla Federazione Astronautica Internazionale del premio Excellence in International Cooperation Award, portato sul palco dall’astronauta Luca Parmitano. Insieme ad Arrigo è stato premiato anche Mike Oro dell’azienda aerospaziale statunitense Redwire, con il premio portato da Andrea Patassa e Anthea Comellini, i due nuovi astronauti italiani selezionati dall’Esa come membri delle Riserve. Durante la cerimonia è stato consegnato anche il premio “World space award” all’agenzia spaziale indiana Isro per la missione Chandrayaan-3, che nell’agosto dello scorso anno ha permesso all’India di diventare la quarta potenza mondiale a effettuare un allunaggio morbido con una sonda spaziale. Il premio è stato portato sul palco dall’astronauta dell’Agenzia spaziale europea Samantha Cristoforetti.