Quando si tratta di acquisti online, circa il 74% dei consumatori opta per la consegna a casa, ma se adeguatamente informati sull’impatto ambientale di questa modalità di consegna il 60% prediligerà un punto di ritiro, che determina una quantità di emissioni di CO2 pari a circa un terzo di quelle associate all’home delivery. Insomma un consumatore informato adeguatamente di quanto impattano i suoi click sulle piattaforme di e-commerce sceglie la modalità più ecologica del punto di ritiro.

Lo rivela uno studio condotto da Valeria Belvedere ed Elisa Martina Martinelli dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, insieme a Herbert Kotzab dell’University of Northern Florida. L’articolo è pubblicato sulla rivista Journal of Business & Industrial Marketing. Lo studio si basa su un’indagine che ha coinvolto in Italia e Germania un campione complessivo di 1.010 consumatori. I ricercatori hanno individuato i principali elementi che determinano la scelta dei punti di ritiro automatizzati rispetto alla consegna a domicilio.

BACKGROUND

Negli ultimi anni, la crescita dell’e-commerce ha posto nuove sfide alla logistica dell’ultimo miglio, con un impatto significativo sull’ambiente. La gestione inefficiente delle consegne a domicilio contribuisce all’aumento delle emissioni di CO?, rendendo necessario individuare soluzioni più sostenibili. Tra queste, i parcel locker, ovvero punti di ritiro automatizzati, emergono come un’alternativa ecologica ed efficiente associata a due terzi di emissioni in meno rispetto alla consegna a casa.

Questa riduzione è attribuibile a una maggiore efficienza logistica: i corrieri possono consegnare più pacchi in un unico punto, diminuendo il numero di viaggi e, di conseguenza, le emissioni associate al trasporto. Inoltre, le consegne presso i locker riducono il rischio di mancate consegne dovute all’assenza del destinatario.

Tuttavia, affinché vengano adottati su larga scala, è fondamentale comprendere quali fattori influenzino la propensione dei consumatori a sceglierli.

LO STUDIO

Dallo studio emerge che diversi fattori influenzano la propensione all’uso dei locker. Innanzitutto, contano le aspettative di performance e dello sforzo che bisogna fare per servirsene, ossia la percezione di affidabilità e facilità d’uso. Gioca un ruolo anche l’influenza sociale, ovvero il peso delle opinioni altrui. Un altro elemento rilevante è l’ansia tecnologica: i consumatori meno abituati all’uso di strumenti digitali potrebbero essere riluttanti a utilizzare i locker. Inoltre, ha un peso la cosiddetta “motivazione edonistica”, ovvero il piacere derivante dall’esperienza di utilizzo, che può incidere positivamente sulla loro diffusione.

Tuttavia, il fattore più rilevante emerso dalla ricerca è la consapevolezza dell’impatto ambientale. Lo studio dimostra che l’informazione trasparente sulle emissioni di CO? delle diverse opzioni di consegna ha un impatto diretto sul comportamento dei consumatori. Nel questionario sottoposto agli intervistati, è stato chiesto loro di scegliere tra consegna a domicilio e ritiro in un locker. Inizialmente, circa il 74% ha optato per la consegna a casa. Tuttavia, dopo aver ricevuto informazioni sulle minori emissioni dei parcel locker, il 60% di questi consumatori ha cambiato scelta, preferendo il punto di ritiro automatizzato. Questo risultato evidenzia quanto la comunicazione aziendale sulla sostenibilità possa essere determinante nel guidare le scelte dei consumatori.

“Dal punto di vista strategico, i risultati di questa ricerca offrono spunti importanti per le aziende attive nell’e-commerce – spiegano le docenti. La gestione della logistica dell’ultimo miglio non può limitarsi a soddisfare la domanda di consegne rapide ed economiche, ma deve integrare soluzioni sostenibili e incentivare i consumatori a preferirle. La chiave per il successo sembra risiedere nella capacità di educare e sensibilizzare il cliente, rendendolo consapevole dell’impatto ambientale delle proprie decisioni d’acquisto”.

In conclusione, i parcel locker rappresentano una soluzione efficace per migliorare la sostenibilità dell’e-commerce, ma la loro diffusione dipende dalla capacità delle aziende di rimuovere le barriere percepite dai consumatori e di comunicare in modo chiaro i benefici ambientali di questa scelta. I dati dimostrano che quando i clienti vengono informati in modo trasparente, sono più inclini a modificare le proprie abitudini di consumo. Questo studio fornisce quindi indicazioni preziose per sviluppare strategie di marketing e logistica più sostenibili, con benefici sia per l’ambiente sia per l’efficienza operativa delle aziende.