Nessun big nel mondo della musica si è mai spinto a tal punto per il clima. Il solo nome del concerto-festival a cui daranno vita fra pochi giorni i Massive Attack nella loro Bristol è una dichiarazione di intenti: si chiama “Act 1.5″ con lo scopo di richiamare alla necessità di agire tutti insieme per restare entro i +1,5 gradi di riscaldamento globale, e promette di essere il “concerto più green di sempre”.
Sì, alcuni gruppi finora – e di recente anche il Coldplay in Italia – hanno tentato di dar vita a spettacoli con un’elevata attenzione all’ambiente, promuovendo metodi alternativi per le fonti energetiche (persino le bici che generano elettricità su cui pedalano gli spettatori), ma i Massive Attack nel loro nuovo concerto intendono persino andare oltre, riducendo davvero al minimo le emissioni climalteranti.
Il concerto più green di sempre
Non solo musica dunque, ma anche un messaggio da parte della band guidata da Robert Del Naja: è tempo di agire e rivoluzionare il mondo dei live in nome dell’ambiente. Come? I Massive Attack, dopo che in questi giorni saranno di scena a Torino al Todays Festival, lo mostreranno al pubblico di casa loro, con un dettaglio in più: come ha spiegato Del Naja, non intendono infatti stravolgere l’intera dinamica classica dei concerti, ma realizzare uno show in cui “se tutto andrà secondo i piani, per la maggior parte delle persone sarà solo un normale concerto”.
Eppure, mentre già da tempo nei loro tour estivi gli artisti inglesi si impegnano ad usare treni e traghetti, nel nuovo “Act 1.5” prevedono tantissime attenzioni tutte incentrate su clima e antispreco. Il cibo sarà tutto vegano, i bagni invece realizzati in modo da essere compostabili. Per alimentare le varie bancarelle e il palco ci saranno furgoni elettrici dotati di grandi batterie.
“Venite allo show a piedi, in bici o con i mezzi pubblici”
All’esterno, nessun parcheggio: i 34.000 fans attesi al concerto sono infatti tutti invitati a raggiungere lo show in bicicletta o a piedi, oppure usando i mezzi pubblici (con l’aiuto dell’amministrazione locale). Scelte che, insieme ad altre, trasformeranno il concerto di Bristol in quello con “le più basse emissioni di carbonio mai realizzato” in modo che “diventi un modello per la musica dal vivo”.
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“Siamo pienamente consapevoli dell’inquinamento che abbiamo causato in passato, ed è per questo che ora stiamo facendo questo” dicono dalla band. Come ha detto l’altro membro del gruppo, Daddy G, “c’è un solo Pianeta e dobbiamo provare a salvarlo”. Altre misure includono navette elettriche gratuite in partenza dalle stazioni di Bristol, vari siti alimentati a energia rinnovabili, posate e utensili compostabili, attenzione allo spreco alimentare. Anche il numero dei mezzi con cui viene portata l’attrezzatura è stato drasticamente ridotto: si è passati da sei camion a due, mentre “noi viaggiamo in treno il più possibile attraverso l’Europa” dice Del Naja.
Solo energia rinnovabile
Lo show, previsto per domenica e che sarà alimentato al 100% da energia rinnovabile, vuole inoltre dichiaratamente essere una sorta di “acceleratore di azioni per il clima” ha detto Del Naja il quale ha più volte parlato di “frustrazione” nei confronti di un settore, quello della musica live, che annuncia spesso ma non fa mai abbastanza per l’ambiente e per il clima.
Inoltre, nel tentativo di ridurre ulteriormente le emissioni legate ai trasporti, nella prevendita è stata data priorità ai residenti di Bristol e la popolazione locale. Anche il cibo sarà per lo più a chilometro zero e gli organizzatori di Act 1.5 promettono che nessun rifiuto andrà in discarica, il tutto mentre un nuovo bosco con querce sarà piantumato a sole 40 miglia dal luogo del festival. Alla fine per i Massive Attack, oltre ai messaggi dal palco, il lascito più importante sarà quello di dimostrare “ai promotori” e agli organizzatori di concerti che un altro tipo di live, decisamente meno impattante per l’ambiente, è davvero possibile.