Sono i giganti indiscussi della savana, ma se sulla stazza è difficile superarli, in velocità tutt’altro. Gli elefanti sono lenti (almeno quando camminano) e lo sono per necessità: se si muovessero più rapidi si surriscalderebbero, rischiando di andare in ipertermia. Capita non solo a loro: secondo quanto racconta oggi un gruppo di ricercatori in Germania sulle pagine di Plos Biology esiste una relazione tra stazza e velocità, con gli animali più grandi tendenzialmente più lenti perché meno abili a dissipare il calore che arriva dal movimento. A beneficio di quelli di taglia intermedia, i più veloci.
L’idea di accendere il faro sulla velocità degli animali parte da lontano, come racconta il team di Alexander Dyer del German Centre for Integrative Biodiversity Research (iDiv) e della Friedrich Schiller University Jena, a capo dello studio. Gli animali hanno bisogno di muoversi per vivere, va da sé, ma se gli habitat cambiano, anche e soprattutto per colpa nostra, i loro movimenti così scontati non lo sono più. In questo senso studiare le capacità di movimento degli animali è un altro modo di contribuire, seppure in maniera più indiretta, agli studi sugli effetti di deforestazione e cambiamenti climatici. Per esempio, ha spiegato Dyer, analisi sulle capacità di movimento degli animali, come ha fatto con il proprio team, possono essere utilizzate per “predire se un animale potrebbe essere capace di muoversi attraverso habitat frammentati dall’azione dell’uomo, anche quando i dettagli sulla sua biologia non sono noti”. Quanto fatto dai ricercatori infatti è aver trovato una relazione che riesce a predire la velocità di movimento di un animale di fatto solo conoscendo la massa dell’animale.
Le velocità dei diversi animali cambiano in virtù di diversi fattori. Come ricordano i ricercatori, chi vola va più spedito di chi corre o nuota, ma la regola generale è che tra chi si muove allo stesso modo i più grandi siano anche i più veloci. Ma solo in generale. Se infatti non si considerano solo le richieste energetiche per muoversi, ma anche il calore prodotto dagli animali per muoversi – e che va dissipato – le cose un po’ cambiano.