Alla scoperta del volto poetico delle Langhe e del Roero, un territorio che ha molto da offrire, oltre ai celebrati vini e ai piaceri della tavola. Undici le località toccate dalla Strada Romantica protagoniste, fino a settembre, di tour in e-bike, passeggiate ad anello e appuntamenti dedicati a yoga, camminate meditative, Yoga Qigong e Qiyoga dedicate al benessere fisico e alla connessione tra uomo e natura. Oltre cento i chilometri di strade e sentieri incastonati in un paesaggio dal fascino irresistibile, che è possibile percorrere per vivere emozioni e suggestioni da assaporare per leggere e interpretare lo spirito di un territorio. Si parte dal millenario borgo di Vezza d’Alba, con i resti del castello, abitato dalla famiglia dei Roero fino al Seicento, la delicata bellezza barocca della chiesa di San Bernardino e il Museo Naturalistico del Roero, con le ricostruzioni degli ambienti naturali tipici del territorio.
Poi viene Magliano Alfieri, il “regno” degli Alfieri che, tra il 1660 e il 1680, fecero edificare il possente castello che domina il centro abitato, dove soggiornò il giovane Vittorio, diventato uno dei maggiori poeti tragici italiani. Nel maniero si visita il “Museo d’Arti e Tradizioni Popolari”, con l’originale sezione dedicata ai solai di gesso, particolare tecnica costruttiva diffusa nelle case contadine. Si prosegue quindi per Neive, uno dei “Borghi più belli d’Italia” con la Torre dell’orologio, ultima testimonianza dell’antico castello, la barocca Arcinconfraternita di San Michele e la Casa Cotto con pregevoli soffitti e caminetti del XIII secolo. Sulle colline che circondano Treiso, si ammirano cappelle campestri e piloni, tra cui una Cappella-Pilone dedicata ai Partigiani Caduti, oltre a diverse testimonianze della Resistenza, celebrata da Beppe Fenoglio nei suoi scritti. Dal Boscasso di Trezzo Tinella, minuscolo borgo incastonato nei boschi al confine fra Langhe e Monferrato, si gode di una delle viste più spettacolari sull’intero territorio, mentre dal belvedere di Benevello lo sguardo spazia sulla piana albese, sui morbidi profili della Bassa Langa e sulle Alpi Marittime.
Il borgo di Sinio, in terra di Barolo e Dolcetto, è dominato da una castello, edificato sulle rovine di una fortificazione distrutta dagli Sforza nel 1431 e risorto per volere della famiglia Del Carretto, e dal vicino Cissone si parte per rilassanti passeggiate nella valletta selvaggia e coperta di boschi scavata dal torrente Riavolo. L’elegante Murazzano, conosciuto come “scudo e chiave del Piemonte” per la sua posizione strategica, è dominato da una torre quadrata , alta 33 metri, costruita per proteggere il borgo dalle frequenti scorrerie saracene, e stupisce i visitatori con il bellissimo Palazzo Tovegni, in stile eclettico con due abbaini liberty, e il curioso il mulino a vento, originaria torre poi riconvertita per la macina delle granaglie. Il viaggio volge a termine ed è ora di scoprire che dalle Langhe, e precisamente da alcune colline vicine a Mombarcaro, in alcune giornate particolarmente limpide si vede il mare. Da questo paese, conosciuto anche come la “vetta delle Langhe“ da dove si “scorgevano velieri e grosse barche” lo sguardo spazia dalle cime delle Alpi Marittime fino alle nevi perenni del Monte Rosa. Nel centro storico si visitano il Museo Storico Etnografico e la chiesa di San Rocco, con la “Cavalcata dei vizi” e la campagna che lo circonda è punteggiata di piloni votivi e di minuscoli borghi.
Tappa conclusiva a Camerana, paese diffuso con una serie di borgate adagiate su un’ampia conca del fondovalle lungo la Bormida. Il capoluogo, immerso nei boschi, è il borgo di Villa, con la sua antica torre, dalla cui sommità, a trenta metri d’altezza, si gode di un panorama affascinante. Da visitare anche la vicina Riserva naturale alle Sorgenti del Belbo, con le sue 43 specie di orchidee, che rappresentano quasi la metà del patrimonio italiano. Qui, in mezzo ai fiori, termina il nostro viaggio lungo Strada Romantica delle Langhe e del Roero.