Dopo la tappa in Toscana, Appennino Bike Tour 2022 arriva nel centro della Penisola, in Umbria, un territorio che unisce natura, bellezza, storie di santi e antichi cammini. Qui il team di ciclisti di Appennino Bike Tour, campagna itinerante lungo la Ciclovia dell’Appennino organizzata da Legambiente e ViviAppennino insieme a Misura, ha pedalato in questi giorni tra gli antichi borghi umbri di Citerna, Gubbio, Assisi e Cerreto di Spoleto, tutti in provincia di Perugia, che costellano questo tratto di pedalata. La bellezza di pedalare in questi luoghi sta soprattutto nel conoscere la loro anima profonda che si incrocia con la storia di diversi santi, primo fra tutti San Francesco, nato ad Assisi e patrono d’Italia. Ne è un esempio il primo comune umbro toccato dalla campagna itinerante, Citerna, un incantevole borgo medioevale situato a nord dell’Umbria, al confine con la Toscana, riconosciuto come uno dei Borghi più belli d’Italia. Simbolo del borgo umbro è il Torrione Circolare, rimasto intatto dopo il terremoto del 1917. In questo luogo San Francesco compì due miracoli, raccontati da Bartolomeo da Pisa e Giacomo Oddi, biografi francescani. Tra i luoghi, da visitare Piazza Scipione Scipioni in cui si erge l’alta Torre civica, con orologio a incastri meccanici in legno risalente al XVI secolo, e la chiesa di San Michele Arcangelo, costruita intorno al 1680.

 

Marta Bassino, la campionessa di sci in sella

Seconda tappa per Appennino Bike Tour a Gubbio, il borgo dei Ceri e tra i più antichi centri medioevali dell’Umbria, dove il team di ciclisti è stato affiancato anche dalla campionessa e sciatrice Marta Bassino, medaglia d’oro nel Parallelo dei Campionati Mondiali di Cortina 2021 e vincitrice della Coppa del mondo di Slalom Gigante nel 2021. Immancabile la sosta di rito davanti Palazzo dei Consoli, edificato tra il 1332 ed il 1349, e che affaccia sulla splendida Piazza Grande, una piazza pensile, sorretta da quattro grandi arcate. Bellezze artistiche e culturali e luoghi che il ciclista può ritrovare e leggere con un semplice clic anche sull’app CicloAppennino, realizzata da Misura che proprio in Umbria ha le sue radici. L’auspicio, come ha spiegato Cristina Lupattelli, direttrice marketing Gruppo Colussi “è che grazie all’app che abbiamo lanciato quest’anno i bellissimi territori umbri e di tutta la dorsale appenninica possano essere ancora più conosciuti e scoperti da turisti, in bicicletta e non solo”.

Gli ambasciatori del territorio

Premiati nel corso della tappa a Gubbio anche gli ambasciatori del territorio, il riconoscimento assegnato da Legambiente a quanti si sono distinti nell’attività di presidio e promozione del territorio è andato a: Luciana Senatore che si occupa di via Alessandrini, Renato Meniconi, che cura la rotatoria Crocifisso e Giancarlo Baldacci, che si occupa del Parco della Macchietta, premiati perché “negli anni si sono distinti nella cura gratuita e disinteressata dello spazio pubblico della città, e per amore per Gubbio e per l’ambiente”. È stato, inoltre, premiato il professor Andrea Spaterna, presidente del Parco Nazionale Monti Sibillini, per l’impegno profuso nel promuovere e mettere a sistema un piano di mobilità dolce che punta ad evitare l’invasione delle auto in occasione della fioritura nella Piana di Castelluccio”.

 

Nella pedalata umbra Appennino Bike Tour è arrivato anche ad Assisi e Cerreto di Spoleto (PG). Situata nella parte centro-orientale dell’Umbria, Assisi è adagiata sulle pendici del Monte Subasio. Nella città, che ha dato i natali a San Francesco e Santa Chiara, si respira un’atmosfera di profonda spiritualità che si incrocia con la storia e la fede dei suoi Santi. In sella alla bici il team di ciclisti ha pedalato lungo il centro storico, con sosta davanti alle varie chiese come la Basilica di San Francesco, la Basilica di Santa Chiara e la cattedrale romanica di San Rufino, dove vennero battezzati i due Santi. Altro luogo, Cerreto di Spoleto nel cuore della Val Nerina. Nel centro storico, che conserva tratti di mura medioevali e la Torre civica, si può ammirare l’ex monastero di San Giacomo.

 

In Umbria, Marche e Lazio

In questi primi giorni di luglio, il viaggio di Appennino Bike Tour è proseguito nelle Marche e nel Lazio facendo tappa ad Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, e ad Amatrice, in provincia di Rieti, attraversando il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti del Laga e la Riserva Statale Montagna di Torricchio.  Arquata del Tronto e Amatrice sono borghi gravemente feriti dal sisma del 2016, ma dove oggi le parole chiave sono resilienza e voglia di andare avanti come sottolineano entrambe i sindaci entusiasti di questa campagna itinerante. “Amatrice – spiega il primo cittadino Giorgio Cortellesi – abbraccia i ciclisti, che come potranno osservare al loro passaggio, è una città in ripresa, che vuole rinascere, ripartire. Con cantieri aperti e tanta energia. Condivido lo spirito dell’iniziativa: il turismo sostenibile attraverso lo sport e la riscoperta dei piccoli borghi è un modo per valorizzare e investire sulla bellezza del nostro patrimonio paesaggistico, storico, artistico e anche gastronomico”.

Verso la mobilità dolce

Proprio per questo, Appennino Bike Tour nel corso di questa tappa con Giorgio Nibbi ha cercato di raccontare Amatrice attraverso gli occhi del paesaggio che la circonda. In che modo? Andando a Macchie Piane, un altopiano posto a mt.1600 che sovrasta la conca amatriciana, da dove si può ammirare un bellissimo panorama che permette di spaziare lo sguardo fino al Gran Sasso. E la bicicletta, da questo punto vista, diventa un’ottima compagna di viaggia per ammirare questi luoghi. “La fruibilità dolce – spiega –  Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio –  è anche un grande e innovativo elemento di sostegno a turismo e piccole aziende, con la ricerca di saperi e sapori di questi magnifici luoghi, e lo è ancor di più nelle aree colpite dal sisma, dove la rinascita passa anche dalla sinergia straordinaria tra il sapore antico di una bicicletta e la grande modernità di punti di ricarica per ebike o di app che aumentano la fruibilità su due ruote”. Nella sua pedalata tra Lazio e Marche, il team di ciclisti ha anche incontrato il sindaco il sindaco Michele Franchi che ha raccontato l’impegno di un borgo e di un territorio che guarda avanti nonostante le tante difficoltà legate al post terremoto. Uno dei punti su cui si sta concentrando l’attenzione è proprio la mobilità sostenibile.  


Segui il viaggio di Appennino Bike Tour, dal 21 giugno al 21 luglio dalla Liguria alla Sicilia, sui social di Appennino Bike Tour e Piccola grande Italia. Un totale di 3100 chilometri, quattordici regioni toccate insieme a 26 aree protette, più di trecento comuni attraversati e 44 comuni tappa, dove sono disponibili anche le postazioni ciclo-officina e di ricarica per le e-bike realizzate ed inaugurate da Misura.