Soddisfare i nostri bisogni senza compromettere quelli delle generazioni future è la sfida maggiormente stringente, e non più procrastinabile, che ci troviamo ad affrontare. Raggiungere tale traguardo è possibile soltanto attraverso l’integrazione di modelli di sviluppo sostenibile in ambito economico, sociale e ambientale, ispirandosi ai 17 obiettivi globali definiti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Un disegno ambizioso che richiede uno sforzo collettivo e necessita del fattivo contributo di tutti: dalla politica alle istituzioni pubbliche, passando per aziende ed enti privati, fino ad arrivare ai singoli cittadini.
Anche il settore bancario e finanziario è chiamato a un cambio di paradigma per restare al passo con i tempi e rispondere al meglio alle mutate sensibilità. Una clientela sempre più esigente, infatti, orienta le sue scelte non soltanto sulla base di servizi e prodotti offerti, ma anche dei valori che stanno alla base dell’operato degli istituti di credito.
Consapevole di tutto ciò e fedele al proprio DNA, improntato alla trasparenza, alla qualità delle persone e all’eccellenza dei risultati, Credem ha lanciato nel settembre 2020 il suo nuovo posizionamento: il Wellbanking. Questo neologismo, dopo un lungo lavoro di analisi e di ascolto interno ed esterno, sintetizza l’impegno di Credem a generare valore lavorando per il benessere finanziario e di vita di dipendenti, clienti e collettività. Con l’obiettivo di fare banca in modo sostenibile, Credem ha messo al centro della propria azione l’innovazione e la semplicità dei servizi, la trasparenza nell’operare e l’attenzione all’ambiente circostante, così da rispondere alla richiesta delle persone di essere aiutate a vivere meglio.
La lotta al cambiamento climatico si traduce in una serie di iniziative concrete che Credem sta portando avanti con determinazione da anni. Credem, infatti, utilizza energia elettrica proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili e certificate; dal 2017 al 2021 le emissioni di CO2 sono state significativamente ridotte (-21% scope 1, -26% scope 2, -55% scope 3) e, grazie alle buone pratiche adottate già dal 2003, sarà raggiunta la completa carbon neutrality entro il 2025, anche attraverso l’acquisto di carbon credit.
Oltre alla diminuzione dei consumi energetici, è stato poi stilato un decalogo sostenibile per sensibilizzare ogni persona del Gruppo a dare il proprio contributo con piccoli gesti quotidiani. Limitare gli sprechi di carta, acqua, plastica ed elettricità, utilizzare responsabilmente internet, effettuare con regolarità la raccolta differenziata, preferire i mezzi pubblici all’auto e valutare la possibilità di svolgere meeting a distanza in videoconferenza sono solo alcune delle indicazioni utili. A questi suggerimenti si affiancano azioni tangibili che nel 2021 hanno permesso a Credem di portare l’utilizzo di carta riciclata e lo smaltimento tramite riciclo di toner e cartucce al 100%.
Perfino sul fronte della mobilità Credem conferma come il suo modello di business sia orientato in maniera crescente alla sostenibilità. A partire dall’anno in corso, infatti, ha avuto inizio la progressiva sostituzione delle auto ad uso servizio ad alimentazione diesel (pari al 6% della flotta aziendale) con veicoli full hybrid, la cui batteria si ricarica durante i cicli di utilizzo stradale. L’impegno del Gruppo trova poi piena espressione in iniziative di assoluto rilievo rivolte all’esterno. Su tutte spicca quella della “Foresta Credem”, nata nel 2018 per responsabilizzare gli stakeholder sulla salvaguardia del patrimonio ambientale, promuovendo così progetti di afforestazione che dall’Italia si sono presto estesi ad Africa, Haiti, Nepal e Honduras.
Per interpretare al meglio le richieste dei clienti e spingerli a non valutare soltanto la componente finanziaria dei loro investimenti, inoltre, Credem sta ampliando la propria offerta con strumenti d’investimento e prodotti ESG, capaci di rispondere alla sfida della sostenibilità e di privilegiare le aziende in grado di cogliere positivamente il potenziale della transizione ecologica. Da Credem arriva, dunque, una dimostrazione concreta di come il mondo bancario e della finanza possa contribuire al benessere della collettività e del Pianeta.