Se state resistendo alle temperature, volete fare un’esperienza decisamente estrema, guadagnare e aiutare la scienza allora potrebbe esserci il lavoro che fa per voi. Dove? In uno dei luoghi più remoti ed estremi al mondo, l’Antartide, un posto dove però assicurano i datori di lavoro vivrete un periodo “diverso da qualsiasi altro sul Pianeta” e avrete anche la possibilità di fare “amicizie per la vita”. Da pochi giorni due dei principali centri che operano con stazioni di ricerca in Antartide, sia il famoso BAS (British Antarctic Survey) sia l’Australian Antarctic Program hanno infatti aperto alla possibilità di un posto di lavoro, per diverse professioni e non sempre strettamente legate a un carattere scientifico, per chi volesse provare l’esperienza di lavorare in Antartide.
Laggiù, nelle terre dei ghiacci, dove le temperature sfiorano anche i – 50 gradi, il BAS per esempio lavora all’interno di diverse basi di ricerca per studiare il clima terrestre e gli effetti della crisi climatica nei poli della Terra (ci sono stazioni anche in Artico). La prima cosa che forse vi può interessare è che, nel caso delle offerte di lavoro proposte dalla British Antarctic Survey, lo stipendio base parte da circa 35mila euro e non c’è praticamente mai spesa perchè dai vestiti all’alloggio, dal cibo ai costi classici della vita, è tutto già incluso. Le professioni ricercate variano: carpentieri, chef, elettricisti, idraulici, ufficiali di navigazione, operatori di impianti, ma anche biologi marini, consulenti per la sicurezza, ingegneri dedicati a vari settori e via dicendo. Si tratta, secondo il sito del Bas che ha lanciato le candidature il 20 gennaio, dell’ “opportunità di una vita” perché si parla di “un lavoro diverso da qualsiasi altro e un’esperienza che lascerà ricordi indelebili. I candidati selezionati lavoreranno in alcuni dei luoghi più remoti e belli della Terra, costruendo amicizie durature e contribuendo alla scienza che è importante per comprendere il nostro mondo in continua evoluzione”. Alcune professioni hanno stipendi ovviamente più alti che si aggirano intorno ai 55mila euro ma per ora sono state aperte solo le prime tre posizioni, dalla ricerca di biologi a quella di esperti meteo, ma a breve (è necessario monitorare qui https://www.bas.ac.uk/jobs/vacancies/) ne verranno lanciate altre.
BAS è oggi leader mondiale nella ricerca e nelle operazioni polari che gestisce attraverso stazioni di ricerca, aerei e la grande nave da ricerca Royal Research Ship Sir David Attenborough e offre contratti che iniziano generalmente tra maggio e settembre e durano da sei a 18 mesi, includendo “diversi benefit”. Inoltre, fanno notare dal centro, “non ci sono costi esterni mentre si vive in stazione, poiché tutte le spese di soggiorno sono coperte: alloggio, cibo, viaggio, abbigliamento specialistico, strumenti e formazione”. Alcuni professionisti che hanno già vissuto questa esperienza hanno raccontato cosa significa lavorare in Antartide. Eloise Saville per esempio, carpentiere alla stazione di ricerca Halley su una piattaforma di ghiaccio ha spiegato come il suo lavoro sia “diverso da qualsiasi cosa abbia mai fatto prima. Raschio il ghiaccio dal legno, guido le motoslitte e costruisco cose in uno dei posti più estremi della Terra. Se avessi saputo prima che questa era un’opzione, sarei venuto qui tutto il tempo. Non è solo freddo, è fantastico!” Ben Norrish, che si occupa dei veicoli, aggiunge che “chiunque sia anche solo un po’ curioso di sapere cosa significhi vivere sul ghiaccio deve fare il grande passo e fare domanda per il lavoro della vita: non ve ne pentirete e non sapete dove potrebbe portarvi!”.
Olivier Hubert per esempio lavora nel catering e spiega come cucinare mentre osserva iceberg, balene e pinguini sia un’esperienza che “non stanca mai”. Ovviamente, prima di candidarsi, bisogna sapere alcune cose, come il fatto che nell’estate antartica ci sono 24 ore di luce, non sono presenti orsi polari (ma 5 milioni di pinguini sì) e che si tratta in tutti i sensi di una esperienza estrema. La stessa che propone anche l’Australian Antarctic Program che, come si legge in un annuncio del 10 gennaio, “sta reclutando centinaia di artigiani e tecnici per 37 ruoli, tra cui operatori di gru mobili, carpentieri, addetti alle forniture di stazione e responsabili di campo, per la stagione 2025/26”. Anche in questo caso bisogna tener d’occhio il sito (https://jobs.antarctica.gov.au/jobs-in-australia/) per conoscere se c’è una posizione adatta al proprio curricula all’interno delle tre stazioni di ricerca scientifica australiane in Antartide (Davis, Mawson e Casey) e sull’isola subantartica Macquarie. Come ricordano i ricercatori, anche qui “il lavoro è duro ed è un sacrificio enorme trovarsi così lontano dalla famiglia e dagli amici, ma la ricompensa è una vita di storie, amicizie e ricordi indelebili”. Alcune posizioni, nonostante l’annuncio di pochi giorni fa, sono già state affidate, per cui per chi volesse tentare è necessario affrettarsi. In alternativa, da febbraio, nuove posizioni – sempre per lavori di vario tipo – saranno disponibili anche da parte del Programma Antartico della Nuova Zelanda (https://www.antarcticanz.govt.nz/careers).