La seconda giornata della tappa milanese del Festival dello Sviluppo Sostenibile, organizzato da ASviS e in corso fino al 24 maggio, si apre alle ore 10 con una riflessione che riguarda le imprese che stanno andando incontro a numerosi cambiamenti nel rapporto con il sistema bancario e assicurativo influenzate dalla crescente necessità di misurare per scopi diversi il proprio orientamento verso la sostenibilità.
L’Action plan della finanza sostenibile dell’Ue del 2018 ha dato luogo a una serie di interventi normativi e di modifiche nell’assetto degli intermediari finanziari (banche, assicurazioni, fondi di investimento, gestori ecc.) che stanno orientando le proprie strategie in ottica Esg. Questo processo riguarda sia i prodotti finanziari di investimento e gradualmente anche i prodotti finanziari per il mondo retail. Le imprese, in particolare le piccole e medie imprese, stanno andando incontro a numerosi cambiamenti nel rapporto con il sistema bancario e assicurativo influenzati dalla crescente necessità di misurare per scopi diversi il proprio orientamento verso la sostenibilità.
In questo quadro rimane rilevante il tema del greenwashing su cui si stanno concentrando molte delle preoccupazioni degli analisti di questo fenomeno, nella consapevolezza che la forte enfasi sul tema genera inevitabilmente il rischio di comportamenti opportunistici da individuare e rimuovere.
Non si tratta più di dimostrare solo la propria sostenibilità in ottica di “corporate social responsibility” o di dimostrare la propria compliance (formale) rispetto agli obiettivi climatici, ma le imprese sono di fatto chiamate a “contribuire” concretamente alla transizione con un cambio nell’approccio strategico e nella loro stessa organizzazione.
Per le filiere produttive italiane, che talvolta sono strutturate intorno a una media o grande impresa o che sono in relazione con filiere europee più complesse, la necessità è di comprendere come supportare una giusta transizione che non lasci nessuno indietro, gestendo la transizione a livello locale e valorizzando la catena del valore nel suo complesso. In questo quadro diviene sempre più importante investire in termini di capitale umano sul territorio supportando l’intera filiera produttiva e distretto creando alleanze anche con soggetti pubblici che delineano le policy di riferimento e attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) possono finanziare la transizione a livello locale.
Oggi alle 15 l’evento dedicato alla necessità di instaurare un patto tra consumatori e produttori contro greenwashing e social washing, dal titolo ‘Greenwashing e social washing, un ostacolo alla giusta transizione ecologica’ che vedrà, tra gli altri, l’intervento di Silvia Grandi, direttore generale economia circolare del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica e Susan Battles, responsabile dell’ufficio per l’analisi del Benessere equo e sostenibile, Mef. Per partecipare in presenza è necessario registrarsi attraverso il modulo dedicato.