I cambiamenti nei livelli di ozono nell’atmosfera scaldano le acque dell’emisfero australe. Cambiamenti che hanno riguardato in maniera diversa l’atmosfera però: su nella troposfera (la parte più bassa), giù nella stratosfera (la fascia immediatamente superiore). È quanto sostiene uno studio appena pubblicato sulle pagine di Nature Climate Change, che richiama l’accento sul ruolo di gas serra e non solo di inquinante dell’ozono.

Quando si parla di ozono, infatti, è necessario prima di tutto fare dei distinguo. Aiuta nel farlo l’Agenzia per la protezione ambientale americana (Epa) che parla di un ozono con effetti benefici e di uno con effetti negativi, pur riferendosi allo stesso gas.

Il primo, quello della parte più in alto dell’atmosfera (la stratosfera), aiuta a proteggerci dalle radiazioni ultraviolette del sole, il secondo invece, quello presente nella parte più bassa, è un pericoloso, che si forma per interazione tra diversi inquinanti (ossidi di azoto e composti organici volatili). Entrambi, ricordano gli autori nel loro articolo, hanno subito dei cambiamenti nella seconda metà del XX° secolo, imputabili all’azione umana: l’emissione di sostanze dannose ha ridotto l’ozono nella stratosfera, così come l’aumento degli inquinanti ha favorito la crescita dei livelli di ozono nella troposfera.

Inquinamento

Allarme gas nocivi: si è ridotta la stratosfera

di Enrico Franceschini

Che effetto ha avuto tutto questo sul clima ma in particolare sulle acque dell’Oceano Antartico? Chiederselo è importante alla luce del suo ruolo di uptake dell’eccesso di calore, spiegano gli autori.