Mai, finora, una estate così calda. L’estate appena trascorsa è stata la più calda d’Europa (rispetto alle rilevazioni della serie 1979-2021). A ribadire l’allarme per la crisi climatica in corso non ci sono solo i devastanti roghi di Canada e Nord Ovest degli States, gli incendi che hanno bruciato migliaia di ettari in Siberia, le alluvioni di Germania e Cina, o ancora le fiamme che hanno avvolto il Mediterraneo dall’Italia sino alla Grecia o le temperature anomale di questi giorni in Nuova Zelanda, ma anche dati satellitari che ci confermano come l’Europa stia subendo un profondo cambiamento.

 

I dati del sistema Copernicus Climate Change Service dell’Unione Europea (https://climate.copernicus.eu/surface-air-temperature-august-2021) confermano infatti che il Vecchio Continente ha vissuto la sua estate più bollente, con diversi record di calore battuti, tra cui spicca quello registrato in Sicilia nel siracusano (48,8 C°). Su scala globale, agosto 2021 è stato, insieme ad agosto 2017, il terzo più caldo mai registrato.

La temperatura media dall’inizio di giugno alla fine di agosto in Europa è stata di circa 0,1 gradi celsius più calda rispetto alle precedenti estati che si erano guadagnate la palma di “più bollenti” (fra cui  2010 e  2018),  ma se si guarda la media 1991-2020, si tratta di temperature di addirittura un grado superiori, a confermare la tendenza del surriscaldamento globale.

Se si esclude la parte centro-occidentale dell’Europa, tutte le altre regioni hanno registrato anomalie nelle temperature, come in Scandinavia, paesi dell’Est e Italia. L’estate trascorsa è risultata così ancor più calda perfino di quella del 2003, anche se le temperature anomale sono state differenti da zona a zona.

In generale infatti in Europa, l’ondata di caldo e l’aumento delle temperature, spesso legate a un cambiamento delle correnti e delle masse d’aria, hanno fatto registrare situazioni differenti a seconda delle aree: per esempio diversi record di calore sono stati battuti nell’Europa meridionale, l’est-Europa ha invece sperimentato un caldo superiore alla media mentre quella settentrionale inferiore alla media. In Groenlandia, a metà agosto, le temperature sono andate sopra lo zero per la terza volta in meno di un decennio e per la prima volta in assoluto è piovuto sulla calotta glaciale.

 

In questo contesto, l’Europa ha sperimentato eventi meteo con impatti drammatici, fenomeni che diventeranno secondo gli scienziati sempre più frequenti e intensi a causa della crisi climatica. Siccità, inondazioni, incendi, alluvioni, evacuazioni: dalla Gran Bretagna sino a Cipro quasi ogni Paese del Vecchio Continente ha sperimentato questi effetti sulla propria pelle. E secondo il rapporto dell’Ipcc (Intergovernmental Panel on Climate Change) pubblicato proprio questa estate, l’Europa è una regione che è destinata a diventare sempre più calda, con fenomeni intensi che colpiranno in maniera pesante il Mediterraneo.