L’ex ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti racconta come è nato quel documento che dopo 4 governi aspetta ancora di essere approvato. “Abbiamo iniziato a parlarne nel 2015 c’erano gli accordi di Parigi, l’enciclica di papa Francesco: quell’anno fu un punto di svolta”
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“Pensavamo che il Piano di adattamento climatico fosse una svolta per il nostro Paese. Non solo dal punto di vista ambientale. Avevamo chiamato al ministero ricercatori ed esperti che hanno lavorato con passione, purtroppo il Piano è rimasto in un cassetto”. L’ex ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, commercialista bolognese chiamato al governo dall’allora premier Matteo Renzi, racconta la situazione politica che portò nel 2017 alla prima stesura di quel documento che doveva diventare lo strumento per affrontare il “rischio climatico” in Italia.
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