Si chiama “eUrban” ed è il cuore verde dell’EUR, il quartiere a sud-ovest di Roma noto per i palazzi dell’architetto Piacentini. E proprio all’ombra della torre EuroSky dell’architetto Franco Purini e del centro commerciale Euroma 2 sorge il Bosco Transitorio, composto da 400 alberi e oltre 50 arbusti. La società di gestione Silver Fir Capital con GWM Group, in collaborazione con l’artista Ria Lussi, ha avviato un programma di riqualificazione urbana la cui anima è data dall’incontro tra architettura, sostenibilità e arte.

Realizzato in collaborazione con l’Orto Botanico di Roma, il bosco ospita oltre venti specie arboree e arbustive, tra cui alcune tipiche della flora locale mediterranea, come roverelle, lecci, aceri minori, lentischi, corbezzoli e alaterni, ma anche altre più varie come aceri campestri saccarini, alberi di Giuda, olmi minori, meli, ciliegi, pioppi bianchi, sorbi domestici e tigli nostrani: “Questo perché solitamente – spiegano Fabio Francesconi e Roberto Valenti del dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università di Roma La Sapienza – nella progettazione di foreste e boschi da realizzare in ambito naturale è implicito ricorrere alla specie botaniche tipiche della flora locale, mentre nel caso di un bosco urbano può venir meno la rigidità della scelta per motivi ecologici, seppur non tradendo le esigenze climatiche locali”. Allargare la platea delle specie botaniche, ha significato dunque rendere il risultato finale più vario nelle fisionomie e nei volumi, nel colore del fogliame e nei tempi di fioritura e fruttificazione.

Adiacente, un altro spazio ospita l’Italian Zen Garden, dove oltre dieci specie officinali, come timo, calendula e issopo, crescono attorno a un ulivo secolare. Completa il progetto una galleria d’arte contemporanea di libera fruizione, posta lungo l’area pedonale per 400 metri, “The Walkaround Gallery”, che ha accolto installazioni di arte pubblica con 182 opere di 12 artisti internazionali.

“Questo è un progetto squisitamente artistico – sottolinea Ria Lussi, l’artista che ha ideato eUrban, co-founder dell’agenzia di comunicazione Arkage – che dimostra come la rigenerazione passi per il verde! Del resto la consapevolezza ecologica è ormai parte imprescindibile della nostra contemporaneità. L’idea di inventare un brand totalmente green e futuribile, attorno a uno spazio a semisfera il cui perimetro è definito da avveniristici grattacieli, nasce con l’idea di un’installazione di public art, che restituisce l’espressività di giovani artisti ispirata alla città di Roma in un’accezione gentile, sostenibile e spirituale”.

 “Si è trattata di una vera e propria sfida – continuano gli esperti botanici – e a distanza di più di un anno dalla piantumazione siamo molto soddisfatti: tutti e 400 gli alberi sono in ottime condizioni, hanno sviluppato una buona chioma, fiorendo e completando il loro ciclo vegetativo”.

L’idea progettuale prevede che in futuro il bosco possa essere spostato in altre aree della Capitale, dove potrà continuare a svolgere le sue funzioni. In questo caso, il prezioso servizio ecosistemico degli alberi si traduce in una serie di benefici a partire dalle oltre 250 tonnellate di CO2 e degli inquinanti, come biossido di azoto e particelle sottili emesse in gran parte dal traffico veicolare e dagli impianti di riscaldamento assorbiti.

Area ricreativa e di benessere, il bosco rappresenta senza dubbio un’oasi privilegiata anche per l’aumento della biodiversità locale, come testimonia la presenza ormai verificata di una coppia di germani reali, di frequente avvistati mentre nuotano indisturbati nei piccoli stagni presenti tra la vegetazione.