Il contrasto alle emissioni inquinanti nell’ambiente; la necessità di ottimizzare le tempistiche sfuggendo al traffico cittadino; l’adozione su vasta scala delle tecnologie digitali per aumentare l’efficienza e la sicurezza del servizio. Le sfide che oggi si trova ad affrontare il settore della logistica riguardano alcuni tra i principali temi dell’economia e della società nel suo insieme. Temi centrali anche per il Pnrr, che dedica alla logistica green diversi filoni di intervento con l’obiettivo di accrescere la competitività del Paese, contribuendo al contempo a completare il processo di transizione ambientale.
L’obiettivo della carbon neutrality
Non è, comunque, solo una questione di fondi pubblici. Per un cambio di paradigma rispetto al modello di sviluppo degli ultimi decenni occorre un impegno condiviso da parte di cittadini e aziende. Sull’ultimo fronte meritano di essere sottolineate le iniziative adottate da Sanpellegrino per favorire una crescita sostenibile delle proprie attività intensificando gli sforzi per contrastare i cambiamenti climatici. Tutto questo si traduce nell’impegno, annunciato a inizio 2021, di ridurre e compensare le emissioni dei propri brand di acqua minerale naturale S.Pellegrino, Acqua Panna e Levissima e alle bibite Sanpellegrino, intervenendo su tutto il perimetro dei marchi, nell’intero ciclo produttivo e lungo tutta la filiera.
Il ruolo della logistica
La mitigazione dell’impatto della CO2 che deriva dalle attività logistiche è una delle priorità della roadmap di Sanpellegrino per conseguire questo traguardo. L’azienda bergamasca si impegna, da sempre, a garantire il rispetto per l’ambiente nelle comunità in cui opera implementando piani di logistica sostenibile che oggi consentono di trasportare il 45% dell’acqua su mezzi a ridotto impatto ambientale. L’azienda privilegia i trasporti navali e su rotaia, pari ad oggi al 36% dei volumi e predilige mezzi alimentati a Lng (gas naturale liquefatto). Veicoli che, paragonati a quelli diesel, possono consentire una riduzione delle emissioni di anidride carbonica fino al 15% e rispetto a uno a gasolio possono ridurre quasi a zero le emissioni di particolato, anche sottile, e diminuire fino al 90% le emissioni di Nox.
Integrazione nell’ambiente
Grazie a un accordo con l’operatore logistico Maganetti, è attivo già da cinque anni il progetto “LNG Valtellina Logistica Sostenibile” per promuovere l’uso del gas naturale liquefatto nel traffico pesante, facendo della provincia di Sondrio un esempio di filiera logistica sostenibile. Un’iniziativa pionieristica nel 2016, quando l’infrastruttura Lng era davvero ridotta all’osso nella Penisola.
Lo step successivo ha preso il via quest’anno con il passaggio alla versione bio del gas naturale liquefatto, che consente addirittura una riduzione della CO2 superiore al 100% se si considera anche il contributo del processo di produzione del gas stesso, dato che il combustibile che alimenta i mezzi di Maganetti deriva da un processo di digestione anaerobica di liquami animali e rifiuti vegetali. In questo modo non soltanto si annulla la produzione di CO2 del mezzo di trasporto, ma si “assorbe” e minimizza l’impatto dell’attività di allevamento da cui proviene quello che fino ad oggi è diventato uno scarto, ma che oggi diventa un combustibile, che sarebbe altrimenti prodotto a partire da fonti fossili.
“Ridurre l’impronta di carbonio delle nostre operazioni logistiche, e in particolare nel trasporto, è uno dei punti chiave della roadmap per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati – spiega Fabiana Marchini, head of sustainability del Gruppo Sanpellegrino -. Diverse le soluzioni che metteremo in campo, in aggiunta a quelle già intraprese, per abbattere le nostre emissioni; tra queste un ruolo importante viene ricoperto dal biogas, una risorsa fondamentale per contrastare il climate change. Questa fonte energetica consente, infatti, di ottenere un risultato che nessun’altra soluzione può attualmente raggiungere: partendo da scarti agricoli e zootecnici, si ottiene un combustibile in grado di alimentare un camion senza emissioni di CO2, contribuendo nel contempo allo smaltimento dei rifiuti della filiera agricola”.
Infine, per ridurre le emissioni di anidride carbonica e di ossidi di azoto, il Gruppo Sanpellegrino dal 2019 utilizza anche una flotta costituita al 100% da veicoli alimentati a Lng per navettaggio dell’acqua minerale S.Pellegrino dallo stabilimento di Ruspino all’hub di Madone dal quale l’acqua viene distribuita in oltre 150 Paesi nel mondo. Il progetto è stato realizzato con il supporto logistico del gruppo Koinè. Sanpellegrino prevede di investire oltre 4 milioni di euro l’anno nell’utilizzo di biocarburanti, sia per il trasporto su terra che via mare.
Per maggiori informazioni visita il sito Sanpellegrino