In Valtellina per un viaggio nello spazio e soprattutto nel tempo. Lo si può fare da oggi in un borgo montano. Lo sguardo corre verso l’ultima Era glaciale, poi torna nella storia relativamente recente, nei secoli passati, dove si incontrano le popolazioni locali delle rispettive epoche, con i loro usi e costumi. E alla fine, tornare in piazza, o in albergo, a raccontare l’esperienza agli amici. L’esperienza si può vivere ad Albaredo per San Marco, località di poco meno di 300 abitanti, situata sul versante orobico della Valtellina, a 950 metri, lungo la strada del Passo San Marco, che conduce in Val Brembana, nella Bergamasca, che ha aperto al pubblico il suo “metaborgo”, il primo in Italia di questo genere. Una nuova frontiera della promozione turistica e culturale, che, tramite uso del metaverso, offre nuove ‘esperienze’ in aree interne, spesso poco conosciute, aiutandole a diventare attrattive.

Nato in Lombardia, l’innovativo progetto ha già conquistato Bruxelles. Il progetto di Albaredo per San Marco ha l’obiettivo di far conoscere il borgo al turista attraverso un gioco di intrattenimento culturale, “immergendolo” in scene di vita quotidiana, che raccontano tradizioni, momenti storici usi e costumi del luogo. Tutto questo in 12 tappe, attivabili tramite Qr Code, che porteranno il visitatore a scoprire i segreti del borgo antico, con quiz e enigmi, in un affascinante viaggio tra presente, passato e futuro. “Il metaborgo è ancora una volta un’idea frutto dell’ingegno lombardo e può rappresentare una parte della nuova frontiera del turismo – ha detto l’assessora a turismo, Marketing territoriale e Moda della Regione Lombardia, Barbara Mazzali -. Attraverso il metaverso noi abbiamo l’occasione di promuovere luoghi di grande bellezza, impregnati di tradizioni secolari ma sconosciuti ai più”.

Luoghi unici, straordinari, fortemente identitari – che, prosegue Mazzali –  purtroppo pagano un prezzo alto rispetto all’interesse dei flussi turistici che sono abituati a percorsi classici per non dire iconici. Ecco, con questa nuova tecnologia noi riusciamo a coinvolgere emozionalmente i visitatori e a creare quell’attrattiva che ci consentirà di direzionare flussi turistici verso queste meravigliose mete sconosciute della nostra regione offrendo loro viaggi sensoriali coinvolgenti”. “Il metaborgo -sottolinea l’assessore- può essere un modello per accontentare ma anche ‘governare’, l’enorme massa di visitatori che arriverà nel nostro territorio per le Olimpiadi Milano Cortina 2026”.

Il progetto di Albaredo per San Marco è già stato un successo a Bruxelles lo scorso 5 maggio, quando in occasione della Giornata europea del Turismo, è stato presentato al commissario europeo Thierry Breton come case history emblematica di “meta tourism”.

Un vero fiore all’occhiello per il sindaco Patrizio Del Nero, che ha commentato il riconoscimento internazionale: “Usare le nuove tecnologie per trasmettere l’emozionalità di realtà alpine lombarde può essere la chiave giusta per l’attrattività turistica di piccoli borghi di montagna. Il metaborgo si aggiunge a un’altra nostra offerta, il ‘Fly Emotion’ (zipline, n.d.r.), che regala un ‘volo’ sulla Valle del Bitto, in tutta sicurezza ed emozione garantita”. Il progetto di metaverso di Albaredo si è reso possibile nell’ambito di un bando regionale sulla Rigenerazione Urbana e sviluppato da Carraro Lab, in collaborazione con l’università di Milano Bicocca. L’iniziativa è promossa da Regione Lombardia, Porte di Valtellina, InLombardia, Valtellina taste of Emotion.