L’Ue lancia ufficialmente l’Alleanza per l’aviazione a emissioni zero. I membri della comunità dei cieli sono invitati a unire le forze per prepararsi all’avvento dei velivoli ‘verdi’. L’accordo è stato reso noto qualche giorno fa sul sito della Commissione europea.
Le prospettive di settore
L’Alleanza intende dare il via all’entrata in servizio di aeromobili alimentati a idrogeno ed elettrici per raggiungere la neutralità climatica in Europa entro il 2050. Dell’intesa fanno parte i rappresentanti dei produttori di velivoli, le compagnie aeree, gli aeroporti, le imprese di energia, i fornitori di carburante, le agenzie di standardizzazione e certificazione normativa, i gruppi di interesse a difesa dei passeggeri e dell’ambiente nonché le autorità di regolamentazione. Tutti insieme al lavoro per individuare prima e abbattere poi le barriere che ancora ostacolano lo sviluppo sostenibile nei cieli. Per stabilire raccomandazioni e una tabella di marcia per affrontarle. Per promuovere progetti di investimento e per creare sinergie e slancio tra i membri dell’Alleanza. Tra le più importanti questioni al vaglio, i requisiti del carburante, le infrastrutture di supporto per gli aerei a idrogeno ed elettrici negli aeroporti, la standardizzazione e la certificazione tecnica (con le annesse implicazioni per le compagnie) e la gestione del traffico aereo.
Voglia di volare green
Nei prossimi due decenni le previsioni dell’Ue parlano di 44mila nuovi velivoli in più sul mercato. Il potenziale valore totale degli aerei a emissioni zero è stato stimato in 5 trilioni di euro. L’Alleanza dovrà perciò mantenere l’impegno di allineare l’intero settore agli obiettivi sul clima, coordinando nello stesso tempo le altre politiche europee correlate al tema. Secondo la vicepresidente esecutiva per l’Era digitale Margrethe Vestager, “la neutralità climatica è il passaporto per la crescita e l’Alleanza per l’aviazione a emissioni zero aiuterà l’industria aeronautica europea a spianare la strada a un’aviazione competitiva e pulita”.
Il commissario per il Mercato interno Thierry Breton ha dichiarato: “L’industria aeronautica europea è la più innovativa al mondo. E il suo entusiasmo di aprire la strada agli aerei a propulsione elettrica e a idrogeno è davvero incoraggiante. Ma anche l’intero sistema deve prepararsi”. Anche Mariya Gabriel, commissaria per l’Innovazione, la Ricerca, la Cultura, l’Istruzione e la Gioventù, accoglie con favore l’Alleanza per l’aviazione a emissioni zero, che definisce “un passo importante che porta le nostre attività europee di ricerca e innovazione sull’aviazione pulita verso il mercato globale. Le attività dell’Alleanza porranno le condizioni base per il futuro successo dei voli a emissioni zero in Europa“.
L’impegno delle istituzioni
La Commissione europea sostiene l’obiettivo della neutralità climatica attraverso varie azioni concrete. In partenariato con l’industria aeronautica, ha investito 1,7 miliardi di euro nella ricerca, per poter disporre di velivoli a emissioni zero entro il 2035. La conseguente riduzione di CO2, che dovrebbe assestarsi su una forbice tra il 30 e il 50% rispetto al 2020, viene giudicata fondamentale per realizzare il Green Deal europeo. Lo scorso 4 febbraio è stata approvata la Dichiarazione di Tolosa sulla decarbonizzazione dell’aviazione. La quantità di CO2 emessa dagli aerei contribuisce al surriscaldamento del pianeta almeno per il 3%. E’ importante ribadire che queste tecnologie, oltre a far nascere una nuova generazione di aeromobili, richiederanno anche importanti modifiche strutturali agli aeroportuali, alle compagnie aeree, alla gestione del traffico aereo e alle reti energetiche. E soprattutto, richiederanno un deciso cambio di mentalità.