Più blue che nero. In occasione del “Black friday”, giorno dedicato a shopping e grandi sconti commerciali, lo Ioc-Unesco che si occupa del Decennio delle Scienze del mare per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (2021-2030) lancia una iniziativa parallela chiamata “Blue friday”, una due giorni di incontri e confronti il 25 e 26 novembre a Venezia per una “alternativa amica del mare” (Il programma).
“Il Blue Friday – spiega Francesca Santoro, senior programme officer per Ioc-Unesco – è una vera e propria chiamata all’azione rivolta a cittadini, istituzioni, aziende e centri di ricerca per trasformare il venerdì più nero dell’anno in un momento per salvaguardare e rigenerare il nostro Mar Mediterraneo. Vogliamo dimostrare che si può cambiare rotta, mettendo al centro l’ambiente e non i consumi, promuovendo maggiore consapevolezza riguardo all’importanza dell’oceano e uno stile di vita più responsabile in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030″.
Lo scopo è dunque quello di riflettere sull’effetto che ogni nostra scelta, come consumatori, può avere sull’ambiente e sul mare. Dall’Unesco ricordano infatti che ad oggi l’80% dei capi e oggetti acquistati viene buttato via dopo un solo utilizzo, un paradosso che però gli stessi consumatori vorrebbero cambiare: da un sondaggio effettuato risulta infatti che in vista del Black Friday 2022 il 76% degli intervistati desidera acquistare prodotti di qualità superiore che durino nel tempo e il 40% afferma di essere disposto a pagare di più per prodotti attenti al clima.
Per questo, da Palazzo Zorzi all’Hotel Aquarius di Venezia, si terranno una serie di iniziative dedicate proprio all’imprenditoria, la moda, la finanza blu e la letteratura, con il motto “Blue is the new Black”.
Il programma prevede infatti per venerdì 25 novembre (ore 18 all’hotel Aquarius di Venezia) il panel “Blue Friday VS Black Friday e Sustainable fashion” un confronto che insieme a Francesca Santoro di Unesco proporrà una serie di alternative locali, con interventi che vanno da Inside Venice sino a Venezia da vivere o alle ricette sostenibili del Ristorante Venissa (Stella Verde Michelin 2022) passando per approfondimenti su moda e imprenditoria con protagonisti come Acqua dell’Elba, gOOOders, C.L.A.S.S. o Wråd, all’interno del quale saranno valorizzati anche progetti di Educazione all’Oceano e ripristino degli ecosistemi e habitat marini portati avanti dall’Unesco.
Il 26 novembre le iniziative proseguono a Palazzo Zorzi con una serie di attività. Alle ore 12 ci sarà la presentazione del libro “Come balene in bottiglia. Viaggio nella crisi climatica tra animali smarriti, uomini intrappolati e messaggi inascoltati” (Edizioni Radici Future) del giornalista Giacomo Talignani (Green&Blue, La Repubblica).
Poi una serie di iniziative per raccontare l’anima autentica di Venezia e avvicinare le persone alle tematiche ambientali: sarà possibile ad esempio visitare l’Ocean & Climate Village, mostra interattiva ed educativa dedicata a oceano e clima, oppure scoprire in barca la Laguna in compagnia delle Fie a Manetta, ragazze che insegnano alle donne a navigare tra i canali, o ancora – prima dello spettacolo teatrale alle 18 di Alessandro Vanoli tratto dal suo ultimo libro “Storia del Mare” (Edizioni Laterza) – invito aperto a “tuffarsi” nello Young Blue Minds, progetto itinerante realizzato da Ioc-Unesco in collaborazione con la biologa marina Marta Musso, Donna di Mare 2022.