Una passione senza limiti, quella degli italiani, per il patrimonio della Penisola. Anche, e soprattutto, per quello che rischia di svanire nell’abbandono e nell’oblio. O per quello, che pur ancora risplendente come lo era secoli, se non millenni fa, quel declino rischia ineluttabilmente di intraprendere se, come troppo spesso accade, piccoli e grandi gioielli dello sterminato patrimonio artistico e culturale del Belpaese sono noti ai pochissimi che gli vivono attorno o vi dimorano vicino durante le vacanze estive.
L’undicesima edizione dei Luoghi del Cuore Fai, chiusa il 15 dicembre dell’anno scorso, svela oggi i suoi siti vincitori. Scelti da ben 1.500.638 amanti della bellezza e della lentezza, che quest’anno hanno aderito a quella che si conferma la più importante campagna italiana di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul valore del patrimonio e sulla necessità di proteggerlo e valorizzarlo – come è nella missione del Fondo per l’Ambiente -. Felice sintesi tra modernità e tradizione, tra impiego nobile delle potenzialità di strumenti come il web e i social network e attaccamento alla bellezza senza tempo del lascito delle generazioni che ci hanno preceduto. Oltre 38mila i luoghi che hanno ottenuto almeno una preferenza in una campagna che ha tra gli altri pregi quello di generare i suoi candidati in modo assolutamente spontaneo, senza un canovaccio a monte a guidare la scelta tra nomi prestabiliti a tavolino.
Oltre un milione e mezzo di voti
Il censimento porta alla luce, anche nell’edizione 2022, piccoli e grandi monumenti, luoghi e storie inediti e talvolta sorprendenti: chiesette sperdute, ville e palazzi abbandonati o degradati, ma anche ferrovie e sentieri storici dimenticati, aree naturali o rurali danneggiate o minacciate, grandi architetture così come affreschi nascosti o collezioni di musei che tramandano imperdibili tradizioni locali
Nella classifica assoluta nazionale, al primo posto troviamo la Chiesetta di San Pietro dei Samari a Gallipoli (LE), piccolo edificio medievale immerso nella campagna salentina a meno di un chilometro dal mare, oggi a rischio di crollo, votato da 51.443 persone, più del doppio degli abitanti della cittadina pugliese. Secondo, con 32.271 voti, il Museo dei Misteri di Campobasso, che per la prima volta nella storia del censimento porta il Molise sul podio con 32.271 voti, e dove si conservano gli “ingegni” su cui vengono issati i bambini vestiti da personaggi sacri durante l’annuale processione del Corpus Domini, dal Settecento ancora viva e sentita. L’altro gradino del podio sorride alla Chiesa di San Giacomo della Vittoria, Alessandria, colma di ex voto che testimoniano un’affezione storica della comunità, ma ormai officiata solo saltuariamente e bisognosa di restauri. Sul podio ci sono dunque tre luoghi di culto e di devozione popolare, e ben 45 beni religiosi sono nelle prime 100 posizioni, a conferma del ruolo di fulcri della comunità che le chiese ancora rivestono nell’Italia “dei mille campanili”, ma anche campanello d’allarme per la tutela di un patrimonio, ingente e diffuso, di valore storico e artistico, oltre che sociale.
Fai, “Luoghi del Cuore” 2022: ecco i primi dieci classificati
Continuando a scorrere le prime dieci posizioni (classifica completa sul sito dedicato), si incontra al 4° posto la Via Vandelli, tra Emilia-Romagna e Toscana, una delle prime strade carrozzabili realizzate in Europa nel XVIII secolo, di cui ancora si conservano tratti integri nell’Appennino Tosco-Emiliano, votata da 26.261 persone perché venga valorizzata come Cammino, seguita al 5° posto dalla Casa del Mutilato di Alessandria, con 25.350 voti, rilevante edificio degli anni ’40 del Novecento in abbandono, destinato però a diventare sede della sezione locale di Confindustria. E ancora, al 6° posto, con 22.890 voti, la Basilica dei Fieschi a Cogorno (GE), uno dei monumenti meglio conservati tra romanico e gotico della Liguria, e troppo poco conosciuto, rispetto alla sua ubicazione, apparentemente strategica, poco lontano dai lidi di Chiavari e Lavagna; al 7° posto la Chiesa di Santa Maria di Castello, anch’essa ad Alessandria, che ha raccolto 22.574 voti grazie a una mobilitazione nata a novembre scorso dopo un crollo che l’ha danneggiata, mentre all’8° posto si trova, con 20.194 voti, il vincitore della classifica speciale dedicata nel 2022 a “I Borghi e i loro luoghi”: il borgo medievale di Cremolino, nell’Alto Monferrato, ancora nell’Alessandrino in cima a una collina circondata dai vigneti e affacciata sulle Alpi, in cerca di rilancio e valorizzazione. Cremolino è anche in vincitore della classifica speciale di questa edizione 2022, una graduatoria “a tema” ogni anno diverso: il FAI quest’anno ha voluto premiare “I borghi e i loro luoghi”, come tributo “a quella parte interna – letteralmente il cuore d’Italia – che anche grazie a nuove politiche pubbliche si configura come un ambito di promettente sviluppo per il futuro. A chiudere la top 10, al 9° posto con 19.001 segnalazioni il Villaggio operaio di Crespi d’Adda a Capriate San Gervasio (BG), sorto a partire dal 1878 e inserito nel 1995 dall’UNESCO nella Lista del Patrimonio Mondiale per la sua eccezionale integrità, che necessita però di interventi conservativi, e al 10° posto Villa Mirabellino nel Parco della Reggia di Monza, edificata nel 1776 dall’architetto Giulio Galliori per il cardinale Angelo Maria Durini, da decenni in totale abbandono e votata da 17.933 persone per sollecitarne il restauro.
Salento, Molise e Piemonte in trionfo
Non mancano in alta classifica i paesaggi culturali – categoria riconosciuta tra i beni Patrimonio dell’Umanità censiti dall’UNESCO -, luoghi in cui l’opera dell’Uomo si fonde con quella della Natura: oltre alla 4ª posizione di Via Vandelli, al 13° posto con 15.593 voti si trova un luogo dal significativo nome “il nostro Carso”, un’area naturale tra le province di Gorizia e Trieste, duramente colpita da un recente incendio estivo, mentre al 18° posto, la Fascia olivata tra Assisi e Spoleto, votata da 12.738 persone, che per oltre 40 chilometri caratterizza il territorio umbro e la sua tradizione di coltivazione degli ulivi.
In un’edizione che ha visto arrivare i maggiori flussi di voti da Piemonte (246.553 voti), Lombardia (241.774 voti) e Sicilia (134.947 voti), merita di essere segnalato l’eccezionale risultato di un territorio dove da anni “I Luoghi del Cuore” sono profondamente radicati. Regine indiscusse del censimento 2022 sono la città e la provincia di Alessandria, che annoverano ben quattro luoghi nelle prime dieci posizioni. Hanno dato un contributo determinante a questo successo le scuole cittadine, che hanno “adottato” tutti i luoghi in fase di voto: un’attivazione di grande significato, per l’importanza di sensibilizzare i più giovani, trasmettendo la consapevolezza di quanto il patrimonio sia un valore da preservare per il presente tanto quanto per il futuro.
Pubblicata la classifica del censimento, si apre ora la seconda fase de “I Luoghi del Cuore”, tutta rivolta agli interventi. A marzo, il FAI lancerà un bando per raccogliere i progetti di intervento che verranno sostenuti: i quattro vincitori – il podio e il primo classificato della sezione speciale dedicata a I Borghi e i loro luoghi, Cremolino, ottavo assoluto, parteciperanno di diritto, ma potranno presentare un progetto – attraverso gli enti proprietari – tutti i luoghi che hanno raggiunto la soglia minima di 2.500 voti. Dovranno essere progetti concreti, di recupero o di valorizzazione, con tempi di realizzazione certi e cofinanziamenti che permettano di ampliare l’impatto dei contributi stanziati da FAI e Intesa Sanpaolo. I tre vincitori nazionali beneficeranno rispettivamente di 50.000, 40.000 e 30.000 euro, mentre a Cremolino spetterà il premio speciale Intesa Sanpaolo, di 20.000 euro, sempre a fronte della presentazione di un progetto. Il bando, che sarà come sempre corredato da una serie di parametri di valutazione, stanzierà contributi fino a 30.000 euro per ciascun luogo.
In 20 anni interventi in tutta Italia
Grazie a “I Luoghi del Cuore” dal 2003 a oggi sono stati sostenuti interventi per 138 luoghi in 19 regioni d’Italia, che erano dimenticati, abbandonati o poco valorizzati, ma amati dalle loro comunità, che votandoli li hanno salvati. I voti raccolti – sono in tutto 11.100.000 quelli giunti al FAI nei vent’anni anni dell’iniziativa – sono, infatti, l’innesco di un processo virtuoso capace di moltiplicare l’effetto del censimento: luoghi sconosciuti e apparentemente condannati hanno guadagnato una tale attenzione, locale e nazionale, che altri insieme al FAI – Comuni, Regioni e Ministero, aziende, fondazioni e associazioni – si sono mobilitati per salvarli, tanto che il sostegno di Intesa Sanpaolo a questo progetto ha generato investimenti per un valore dieci volte superiore. Nell’impatto di questa iniziativa, accanto al valore economico, c’è un valore culturale e sociale: grazie a “I Luoghi del Cuore” gli italiani scoprono o riscoprono testimonianze di storia e tradizione, simboli dell’identità dei loro territori, e si accende un sentimento collettivo che è puro spirito di cittadinanza, che si concretizza in una mobilitazione diffusa e trasversale: nell’edizione 2022 sono stati coinvolti nel censimento 6.508 Comuni d’Italia, l’82,4% del totale, segnalati da cittadini, singoli o associati in comitati, sorti dall’iniziativa di tanti e diversi soggetti della società civile, dalle scuole alle parrocchie, dalle biblioteche ai musei, dalle proloco agli stessi Comuni. La Repubblica, nella sua più ampia espressione, trova ne “I Luoghi del Cuore” lo strumento per esercitare il proprio diritto e dovere alla tutela del patrimonio culturale, come prescrive l’articolo 9 della Costituzione.
“In questa edizione, in maniera particolarmente evidente – commenta il presidente del FAI, Marco Magnifico – ‘I Luoghi del Cuore’ hanno dato voce agli ‘ultimi’, a quei luoghi del patrimonio culturale italiano considerati minori, che non hanno mai avuto l’attenzione del Paese, ma che invece la meritano, e che senza l’amore delle persone che li hanno votati si sarebbero persi. Ridare voce e dignità agli ‘ultimi’: non c’è missione più bella e più vera per ‘I Luoghi del Cuore’” commenta il Presidente del FAI, Marco Magnifico.
“Intesa Sanpaolo e il FAI collaborano insieme dal 2004 per favorire i progetti proposti dalle comunità sulla base del consenso raccolto spontaneamente – commenta il presidente dell’istituto, Gian Maria Gros-Pietro -. Una straordinaria partecipazione attiva della cittadinanza che permette capillarità di intervento e diffusione dell’arte e della cultura su tutto il territorio nazionale. La cultura è un fattore fondamentale di coesione sociale e di crescita economica; per questo le attività culturali della Banca sono un elemento qualificante del nostro Piano di Impresa 2022-2025”.
Novità 2023. Gli italiani narrano i loro luoghi
Un progetto tutto nuovo è la sopresa targata 2023: un contest, dal titolo “Narrate, gente, la vostra terra”, dedicato alla valorizzazione dei luoghi del cuore attraverso il racconto. Nasce da un’idea dello scrittore Antonio Scurati e della giornalista Marta Stella. Gli italiani sono invitati a narrare il proprio luogo del cuore in un racconto vocale che potrà essere una descrizione o un ricordo, una celebrazione o un messaggio intimo e personale. Il progetto parte con il contributo di personaggi del mondo della cultura che hanno scelto di donare al FAI la propria narrazione, tra cui Alessandro Baricco, Sonia Bergamasco, Francesco Guccini, Valeria Parrella, Francesco Piccolo, Bianca Pitzorno, Massimo Popolizio e Stefania Rocca. Si potrà inviare il proprio messaggio vocale, seguendo le istruzioni sul sito, da oggi al 15 settembre 2023. I migliori saranno veicolati periodicamente sui canali digitali del FAI e il vincitore sarà annunciato a novembre; il luogo oggetto della sua narrazione beneficerà di un progetto di valorizzazione del valore di 5.000 euro a cura del FAI.
“Io credo che raccontare la propria terra sia una manifestazione d’amore, un modo per prendersene cura, per custodirla. Mai come in questo momento storico, di fronte alla gravissima emergenza ambientale e crisi climatica, l’Italia ci chiama a prendercene cura, a custodirla e ad amarla. Spero che tantissimi italiani rispondano al nostro appello contribuendo a disegnare una mappa sentimentale del nostro meraviglioso e fragile Paese” dichiara Antonio Scurati.
Anche nell’edizione 2022 del censimento la lista dei siti amati è ricca di luoghi sorprendenti e di storie toccanti. Ne sono esempio il Cimitero Vecchio di Santo Stefano di Camastra (ME), le cui 90 tombe ottocentesche, originariamente rivestite di maioliche, oggi solo in parte conservate, necessitano di restauro; i Castelli Tapparelli d’Azeglio a Lagnasco (CN), complesso di proprietà del Comune con tre diversi edifici nati sul finire dell’XI secolo e sviluppatisi fino al XVIII, che ha bisogno di fondi per il restauro e l’apertura al pubblico; il Circolo Combattenti e Reduci a Milano, un luogo ricco di memoria, il cui giardino verrà distrutto con la realizzazione di un nuovo progetto urbanistico; Villa Verdi a Villanova sull’Arda (PC), la dimora che Giuseppe Verdi scelse per oltre cinquant’anni, oggi chiusa ai visitatori e da novembre 2022 in attesa di essere messa all’asta. E ancora, la Chiesa di Santa Maria delle Tinte a Pergola (PU), piccolo gioiello che sorprende per il contrasto tra esterno in laterizi e interno in stucco bianco con una ricca decorazione barocca, gravemente danneggiata dall’alluvione che ha colpito le Marche a settembre 2022; il Barco della Regina Caterina Cornaro ad Altivole (TV) singolare incrocio tra castello e villa veneta, ricco di storia, oggi in stato di abbandono e bisognoso di numerosi restauri; la Salina Camillone di Cervia (RA), dove si produce ancora il sale con il metodo antico e con gli attrezzi in legno; e l’isola dell’Asinara a Porto Torres (SS), luogo di grande valore ambientale e paesaggistico che merita di essere tutelato e valorizzato.