Nuotare con le mante e le tartarughe marine. Seguire un corso di fotografia subacquea. Tuffarsi direttamente dalla propria camera alla scoperta della barriera corallina.
Sfatiamo un mito. Anzi due. Le Maldive non sono (solo) il paradiso esotico per una vacanza a tutto relax. E non sono solo la meta ideale per una fuga romantica in coppia. Elette ai World Travel Awards 2022 come destinazione migliore al mondo, queste isole remote sono mete da esplorare, dove vivere tante esperienze, perfette per tutta la famiglia, che trova un mare – è proprio il caso di dirlo – di attività, sport, escursioni, per abbinare il viaggio dai ritmi slow alla vacanza attiva. Il tutto in uno degli ultimi paradisi incontaminati al mondo.
Visitare la prima volta le Maldive è come vivere un colpo di fulmine: spiagge bianchissime, acque celesti, vegetazione lussureggiante, i fondali ricchi di migliaia di specie di pesci e coralli colorati. Bagnato dall’Oceano Indiano, l’ampio arcipelago a Sud Ovest dell’India, è composto da ventisei atolli, sparsi su una superficie di circa 90mila chilometri quadrati, e un mosaico di isolette spesso microscopiche e deserte: su 1192 isolotti, solo 202 infatti sono abitati, il resto è pura natura.
Isola di Fasmendhoo
Di questi 1192 isolotti, il primo che visitiamo è Fasmendhoo, nell’Atollo di Raa: una delle più grandi isole private delle Maldive, dove si trova l’Emerald Maldives Resort & Spa, membro della prestigiosa collezione The Leading Hotels of the World, 20 ettari di verde lussureggiante, fiori esotici profumati e spiagge defilate. All’arrivo l’effetto è disarmante: bisogna lasciarsi alle spalle i ritmi quotidiani, perché qui i ritmi sono quelli della natura. Si gira scalzi, si dimentica l’orologio e a stento ci si veste. Per attraversare in lungo e in largo questo sottile lembo di terra ci vengono date le biciclette, che offrono un modo piacevole per esplorare questo microcosmo che è l’isola. A rendere la vacanza più spensierata c’è la formula deluxe all-inclusive, un lusso accessibile dove è tutto incluso, dai pasti in tutti i ristoranti ai drink, dal fitness center al Kids Club, fino alle attività acquatiche (canoa, attrezzatura per fare snorkeling, barchette non motorizzate). Pedalando si arriva al Diving Centre, dove trovare maschere, pinne e boccaglio per fare snorkeling, pedalò con il pavimento in vetro per ammirare la barriera corallina, stand up paddle, kayak e windsurf e tanto altro. Si parte per fare escursioni con le tipiche barche in legno locali, andando a pesca a largo, o ammirando il tramonto in mezzo al mare. Per i più appassionati, le attività da provare sono davvero tante: si può seguire un corso di fotografia e video subacquea, si può provare scuba diving in notturna, nuotare con le mante o con le tartarughe, esplorare i fondali di isole deserte.
Eletto World’s Leading New Resort e Indian Ocean’s Leading New Resort ai World Travel Awards 2020, Emerald Maldives è un vivace mondo a sé, dominato dalla gentilezza e dai sorrisi dei maldiviani che se ne prendono cura. Quasi tutto il personale è locale infatti, così come le materie prime impiegate per la costruzione, con grande attenzione ai dettagli autentici e al basso impatto sul territorio. La struttura, progettata dall’architetto americano Edward David Poole, è talmente integrata con l’ambiente circostante, da scomparire nel verde: con le case dal tetto spiovente, il bambù, le pietre naturali e le foglie di Langhi Langhi intrecciate, dominano i vari ambienti, dalle ville ai ristoranti, in un’abile combinazione di elementi tropicali e design contemporaneo. Si può scegliere se stare sulla spiaggia, in una delle 60 Beach Villas per un soggiorno pieds dans l’eau (ce ne sono di varie dimensioni, con piscina o con jacuzi, dai 176 metri quadri della Beach Villa ai 280 per le familiari, fino ai ben 900 della Royal Beach Villa, una vera magione). Già che siete alle Maldive, vale la pena fare un’esperienza insolita e soggiornare in una delle 60 suggestive Overwater Villa (anche qui di varie tipologie), costruite su palafitte in mezzo all’acqua, molte con piscina a sfioro, dove si ha la sensazione di vivere tra cielo e mare.
Spazio anche al benessere, con la Emerald Spa, originale edificio in stile balinese in cui rilassarsi (ancora di più) e provare magnifici rituali di benessere, trattamenti viso e corpo di tradizione orientale con i prodotti naturali firmati Elemis. Da non perdere yoga vista mare al Pavillion sulla spiaggia, davanti al panorama stupendo, all’alba e al tramonto. Per i bambini, invece, il divertimento continua al Dolphin Kids Club, 1500 metri quadri di giochi e attività per i viaggiatori più piccoli.
E poi c’è la gastronomia. Altro fiore all’occhiello. I 4 ristoranti propongono cucine ispirate ai diversi Paesi, pensate per omaggiare le atmosfere locali e offrire sapori per ogni gusto. Coordinata dall’Executive Chef sardo Aldo Cadau, la proposta culinaria va dal ristorante sulla spiaggia Aqua, aperto tutto il giorno con piatti internazionali, all’Amazònico, di cucina sudamericana, immerso nella foresta; da Le Asiatique, oasi zen dove trovare i profumi orientali in un’atmosfera elegante (imperdibile lo show-cooking teppanyaki, la tradizionale cottura alla griglia giapponese), fino al Beach Club Grill, proprio sulla spiaggia, dove stare scalzi, mangiare ottimi piatti in un ambiente rilassato ma sempre raffinato, con un vantaggio in più: la vista migliore sulla laguna.
Isola di Faarufushi
Con circa mezz’ora di motoscafo arriviamo alla seconda isola, sempre parte dell’Atollo di Raa: più piccola e defilata, con soli 7 ettari di superficie, ma piena di eleganza naturale e informale, l’isola di Faarufushi è sede dell’Emerald Faarufushi Resort & Spa, anche questo membro della collezione The Leading Hotels of the World, dove godere di un lusso morbido dimenticando, anche qui, scarpe e orologio. La vegetazione selvaggia è solcata da piccole stradine ciclopedonali, immerse nell’abbraccio della natura. Circondato da una laguna privata di 100 ettari, questo lembo di terra offre tutta la bellezza di un reef ancora ricchissimo – cosa non scontata alle Maldive – in cui adulti e bambini possono immergersi facilmente nuotando alla scoperta di una barriera corallina naturale, tra le più vivaci e colorate dell’arcipelago. Anche qui si sceglie tra 80 lussuose ville indipendenti dallo stile asiatico e il design contemporaneo, alcune sulla spiaggia, altre sull’acqua: chi sceglie le Overwater Villas si ritrova in un acquario vero. Basta sedersi in veranda per vedere sfilare mante, squaletti (innocui), razze, tartarughe marine, pesci colorati di ogni forma e dimensione. Grazie alla formula (anche qui) Deluxe All-Inclusive, ci si può sbizzarrire con canoe, surf e chi più ne ha più ne metta, messi a disposizione dal Diving Centre, per fare piccole escursioni esplorando il mare. Tra una nuotata e l’altra ci si riposa in piscina, magari assaggiando uno dei deliziosi succhi freschi preparati al Sunset Pool Bar, come il succo di mango o di cocomero.
Per una vista d’insieme e un tramonto memorabile l’Eclipse Bar è il luogo ideale, micro oasi sospesa sull’acqua, raggiungibile dopo una camminata suggestiva sul lungo pontile che va dalla spiaggia al reef. L’alternativa è fare yoga sull’altra piccola piattaforma galleggiante, proprio davanti al bar, ammirando la golden hour con il sole che sfuma sul mare. Poi prenotate un tavolo da Mediterraneo, il ristorante gourmet realizzato anche questo su una piattaforma circolare in legno, dove si mangia a filo d’acqua mentre si ammira lo scenario marino strepitoso che l’isola offre. La cucina di questo e degli altri ristoranti è supervisionata dall’Executive Chef Moreno Casaccia: i suoi spaghetti con il sugo di aragosta valgono il viaggio.
A proposito di cucina, la scelta è tanta e non c’è da stare a dieta. Si trovano sulla spiaggia il Beach Club Grill con piatti alla griglia, dal pescato del giorno alle verdure fresche, e il ristorante Aqua, dove trovare una cucina internazionale da provare dalla colazione alla cena, Le Asiatique e Teppanyaki Grill portano tra i profumi d’Oriente, in un ambiente dall’eleganza zen; si vola in Sudamerica al Carnivorous, vista mare anche questo, per provare l’autentica Churrascaria brasiliana.
Da non perdere un salto alla Spa, non solo per la bravura delle terapiste, la pace di questa oasi, ma anche per la pittoresca architettura delle sale trattamenti: sospese a mezz’aria nella radura, sono casette sugli alberi fatte in legno, con uno stile che fonde il balinese e il tailandese.
The Emerald Collection
Dietro le quinte c’è la visione di una famiglia italiana, la famiglia Scarapicchia, che nel 2013 ha lanciato The Emerald Collection, con oltre 40 anni di esperienza nella costruzione e gestione di strutture luxury all-inclusive nell’Oceano Indiano, ai Caraibi e nell’Africa orientale. Su questi atolli nel 2019 hanno aperto l’esclusivo Emerald Maldives Resort & Spa nell’atollo di Raa. “La pandemia ha leggermente rallentato i piani di sviluppo – racconta Simone Scarapicchia, Chief Commercial Officer di The Emerald Collection – anche se fortunatamente non siamo stati troppo penalizzati perché le Maldive sono state fra i primi Paesi a organizzarsi per la riapertura mettendo in sicurezza le isole e i resort”. Il turismo sulle isole è andato benissimo, spingendo a guardare avanti. “Siamo riusciti lo scorso anno a confermare altre due aperture, Emerald Faarufushi Resort & Spa alle Maldive e Emerald Zanzibar Resort & Spa”.
Loro l’idea di offrire un’ospitalità dal lusso discreto, l’architettura perfettamente integrata con l’ambiente circostante, con attenzione alla sostenibilità e alle culture locali. Il tutto con una formula vincente di lusso tutto incluso, che offre tanti comfort con un occhio al portafoglio. Questo è il vero lusso, una vacanza senza pensieri. Piani per il futuro? “Per il futuro abbiamo in programma un secondo resort a Zanzibar e stiamo valutando diverse soluzioni nell’Oceano Indiano, tenendo a mente anche il Mediterraneo e l’Italia, date le nostre origini”.
Sostenibilità
Alle Maldive la sostenibilità è una priorità indiscussa e le due strutture Emerald s’impegnano da sempre nel rispetto e nella tutela di questo eden, attraverso una serie di iniziative eco-compatibili. Per esempio con l’impiego di materiali naturali autoctoni: all’Emerald Resort sono state usate le foglie di Langhi Langhi per le tettoie delle ville e del Beach Club Grill, più resistenti delle foglie di palma da cocco utilizzate negli altri resort maldiviani, richiedono di essere sostituite ogni 6-8 anni invece di ogni 2. L’energia prodotta viene dai panelli solari, mentre le acque di ricircolo sono usate per l’irrigazione dell’isola. Un efficace impianto di compostaggio converte i rifiuti alimentari in fertilizzante organico per i giardini e l’orto, i cui prodotti locali sono utilizzati nei bar e i ristoranti. Anche l’acqua potabile viene prodotta e imbottigliata sull’isola. Non mancano iniziative per la barriera corallina, vedi il progetto di Coral Frame Planting per la protezione e rigenerazione dei coralli che circondando i due resort. Vengono organizzati anche tour con il biologo marino che illustra la ricchezza di flora e fauna e spiega come i due resort limitino il degrado ambientale.
Come si arriva: il volo dall’Italia
Le Maldive sono un paradiso remoto, ma non così difficile da raggiungere. Tutti i voli internazionali atterrano a Malè, da cui poi prendere barche o idrovolanti verso la destinazione scelta. Per semplificare il viaggio, l’ideale è scegliere un volo diretto: con Neos – compagnia aerea del Gruppo Alpitour con la flotta più giovane d’Europa – si vola diretti a Malè a bordo di un comodo Boeing 787-9 Dreamliner, modello innovativo realizzato in fibra di carbonio, anziché alluminio, che riduce significativamente il peso dell’aeromobile e migliora la qualità del viaggio. Premiata come miglior compagnia aerea italiana per la puntualità, il comfort e la qualità dei servizi, Neos sposa la sostenibilità maldiviana anche in volo, usando motori di General Electric e Rolls Royce, che permettono ottime prestazioni ambientali: l’aereo risparmia infatti il 18 per cento di emissioni per sedile. La vacanza inizia a bordo: l’esperienza di volo è definita “resort ad alta quota”, sullo schermo personale i bambini trovano infatti cartoni animati e giochi e gli adulti film e musica. Ma lo spettacolo migliore si ammira dal finestrino, come ci ricorda il pilota durante il viaggio, spiegando quali paesi e mari si attraversano. Durante la stagione invernale Neos opera 3 voli a settimana (2 da Milano a Malè e 1 da Verona e Roma-Fiumicino) per un totale di 1077 posti disponibili per settimana. Nella stagione estiva il numero si riduce a 2 operazione a settimana.
Da Malè alle isole: l’idrovolante
Una volta arrivati a Malè, per raggiungere i resort Emerald il mezzo più comodo è l’idrovolante. A operare i voli dalla capitale alle varie destinazioni è la Trans Maldivian Airways, una compagnia aerea regionale privata con sede presso l’Aeroporto Internazionale di Malé-Ibrahim Nasir. La TMA attualmente gestisce la più grande flotta di idrovolanti al mondo. I piloti, giovani, in pantaloncini e infradito, ci accolgono sorridenti e ci invitano a salire a bordo, facendo già respirare l’atmosfera rilassata e vacanziera per cui le isole sono note. Pochi posti, il rombo del motore assordante (vengono forniti i tappi per le orecchie) e tutto il fascino di un’esperienza memorabile. Può far paura l’idea di decollare e atterrare in acqua, ma a bordo si gode di un panorama strepitoso, unico. Volando tra il cielo e il mare, si ammira dall’alto uno scenario raro, che alterna al blu profondo dell’oceano, chiazze di colore azzurro, lingue di sabbia emerse dall’acqua, isolette selvagge minuscole e piccole città galleggianti, ma anche tanti resort su isole private. Il nostro volo da Malè a Emerald Maldives Resort & Spa impiega circa quaranta minuti, di panorami infiniti e indimenticabili: il modo più esclusivo per ammirare la grande bellezza delle Maldive.