Scogliere a picco sul mare, calette nascoste, acque smeraldo, sentieri profumati di macchia mediterranea, magnifiche grotte segrete, piccoli borghi fioriti. C’è qualcosa di magico nell’esotismo di Ischia, che incanta con i suoi colori, il verde lussureggiante, il mare blu.
“Un luogo paradisiaco dove l’anima si innalza a Dio e dal quale l’occhio beato si espande in un panorama incantevole e meraviglioso”, la descriveva il poeta Alphonse de Lamartine. L’Isola Verde è un giardino incantato, dove ritirarsi per una vacanza all’insegna tra le attrattive che offre, dal Castello Aragonese alla villa di Luchino Visconti, La Colombaia o il porto.
Per tutelare l’isola è nato il progetto Ischia Is More, nato da un consorzio di imprenditori locali appassionati per la loro terra, che hanno unito le forze all’inizio della pandemia, con l’obiettivo di garantire la sostenibilità dell’isola e promuoverla come una destinazione non solo estiva, ma poliedrica da vivere tutto l’anno: da millenni meta di benessere, famosa per l’acqua termale benefica e curativa – l’oro caldo – che sgorga naturalmente dal suo suolo vulcanico, offre il mare del Golfo di Napoli, diversi sentieri di montagna, siti archeologici, borghi incantevoli e una cucina eccellente.
Sant’Angelo è uno dei borghi più pittoreschi dell’isola. Un tempo villaggio di pescatori, oggi è una meta alla moda: uno dei primi a lanciarla nel firmamento dei luoghi del jet set, è stato l’editore Angelo Rizzoli, che negli anni Cinquanta, a Villa Arbusto organizzava feste e grandi cene, invitando letterati, attori, teste coronate, artisti a scoprire le gioie di questo paradiso.
Una tappa d’obbligo è Lacco Ameno, dove visitare la Basilica di Santa Restituta edificata su una chiesa paleocristiana, a due passi dal celebre hotel termale Regina Isabella, un pezzo di storia isolana, inaugurato nel 1956 e cuore della dolce vita ischitana di ieri e di oggi.
A pochi minuti di distanza da Lacco Ameno e Forio, un altro luogo iconico è l’hotel Mezzatorre, situato su baia privata in un castello con una storia che affonda le radici tra il XVI e il XVII secolo: il castello di Mezzatorre, con un’antica torre di avvistamento, costruita dagli Aragonesi ma rimasta incompiuta (di qui il nome), venne ampliato nel XVIII secolo dai duchi di Rancidello. Negli anni trenta la torre fu utilizzata come pensione, fino a quando uno dei proprietari, Luigi Patalano, rese la torre un attivo cenacolo culturale e costruì una villa, “La Colombaia”, nello stesso parco. Dopo essere stata posseduta dal barone Fassini, la villa fu acquistata negli anni ‘50 dal regista Luchino Visconti: ora proprietà del comune. Circondato dalla profumata vegetazione dell’isola, tra eucalipti, pini marittimi e cespugli di mirto, le piscine di acqua termale e marina, le ampie terrazze, offre un’esperienza locale autentica e piena di storia, con uno dei panorami più famosi al mondo.
Gli incantevoli Giardini della Mortella sono una delle bellezze imperdibili del posto e uno dei parchi privati più notevoli, ventimila metri quadri di piante rare, uniche, esotiche, gli “Echium” delle Canarie e i mediterranei rosmarini, appariscenti liane di giada, magnolie orientali, glicini e camelie. A crearlo è stata l’argentina Susana, moglie del compositore inglese William Walton, a partire dal 1958: in cinquant’anni di lavoro assieme al paesaggista Russell Page ha dato vita a questo eden incredibile, con la scenografica posizione sul promontorio di Zaro, nel comune di Forio.
A proposito di verde, per una giornata di terme immerse nella natura, il Parco Idrotermale del Negombo è il posto giusto. Adagiato sulle pendici del Monte Epomeo, sulla baia di San Montano, è una wunderkammer con quattordici piscine marine, termali e terapeutiche, in uno scenario lussureggiante, tra viali alberati, fiori di ogni tipo e piante mediterranee. Anche questo è un posto con una lunga storia alle spalle: a idearlo è stato nel 1946 il duca Luigi Silvestro Camerino, che ha deciso di trasformare questo eden primordiale in un tempio del benessere, dove godere dei benefici delle acque termali che sgorgano a 40 gradi e della magia dei panorami. L’ha chiamato Negombo, per via della somiglianza con una baia del Ceylon. Il parco, firmato dal paesaggista Ermanno Casasco, è anche una galleria d’arte a cielo aperto, con opere come l’arco in ceramica di Arnaldo Pomodoro, il “Volo” in bronzo di Giuseppe Maraniello o lo “Strale” di Lucio del Pezzo.
Merita una passeggiata al tramonto il suggestivo borgo marino di Sant’Angelo, con una bella zona pedonale puntellata da case bianche e vicoletti. Per chi cerca la movida, l’ideale è un giro al Riva Destra di Ischia Porto, con una sfilata di locali e ristorantini davanti alla marina.
E poi ci sono le spiagge, certo. Dalla spiaggia dei Maronti, lunga circa tre chilometri, a quella di Sant’Angelo, dalla baia di San Montano, fino alla spiaggia di Cava, incastonata tra due promontori di roccia tufacee, nel comune di Forio, poco distante dalla baia di Citara e dagli scogli degli innamorati.
L’isola offre anche diversi sentieri dedicati agli appassionati di trekking, adatti a tutti. Come la camminata che porta sulla cima del monte Epomeo, che con i suoi 789 metri d’altezza è la vetta più alta dell’isola. Si sale solo a piedi o in sella a cavalli e asinelli. Una salita semplice, che offre un gran panorama sulla bellezza verde di questo paradiso.