All’inizio, era il 2017, fu Cocobuk. L’idea era semplice, anche se mettere insieme tutti i pezzi del puzzle balneare non altrettanto: consentire alle persone di prenotare il proprio posto in spiaggia, ovviamente in uno stabilimento. Con un sistema simile a quello di Tripadvisor, fatto di giudizi, elenco dei servizi e dei prezzi. Un piano che, in tempi di pandemia, distanziamento e necessità di assicurarsi un lettino al sole schivando il più possibile code e caos, ha assunto un’ulteriore utilità e raccolto lo scorso anno un’ottima accoglienza.