Massimiliano Ossini, conduttore, scrittore, viaggiatore, è il volto green della Rai. Napoletano, padre di tre figli, conduce Uno Mattina Estate insieme a Maria Soave e stasera torna in tv con la trasmissione Kalipè – a passo d’uomo alle 21. 20 su Rai2. “Due puntate di divulgazione scientifica per raccontare il Pianeta, non solo nella sua bellezza ma anche nelle sue fragilità, esplorando le strade possibili per salvarlo” spiega Ossini, che abbiamo visto in televisione fare rafting, parapendio, deltaplano, nuoto, cavallo, tennis, corsa, bicicletta, arrampicarsi sulle vette insieme a esperti alpinisti.
E proprio ad alta quota trasmetterà questa sera dalla SkyWay, lo studio televisivo a 3.462 metri di altitudine sul Monte Bianco, dove si alternerà con Donatella Bianchi, conduttrice e presidente del Wwf Italia. Ospiti, il maestro Giovanni Allevi che suonerà Our Future tra le cime, mentre si parlerà di energie rinnovabili e di azioni antisprechi con l’ingegnera Annalisa Corrado.
Il titolo della sua trasmissione viene da una parola himalayana che vuol dire ”a passo d’uomo”. Perché l’ha scelto?
“Kalipè secondo me è una metafora della vita. Viene utilizzato dagli sherpa quando ti accompagnano in vetta alle montagne più impegnative e alte: è un passo lento e corto per dare la possibilità all’organismo di prendere ossigeno quando sali in quota. La stessa cosa, a mio avviso, andrebbe fatta nella vita: bisognerebbe rallentare per tornare a vivere, sentire le emozioni e osservare ciò che ci accade attorno. Ascoltare, ammirare, toccare e annusare. La fretta ci sta facendo perdere tutto questo, ma soprattutto ci sta facendo perdere il contatto con le persone. Rallentando ci potremmo donare questa possibilità”.
Lei ha condotto Linea Verde, Geo&Geo, Linea Bianca. La sua passione è l’ambiente, la natura. Ma come si raccontano i cambiamenti climatici a un grande pubblico come quello di Rai2?
“Da anni racconto sia i territori, sia le conseguenze che hanno avuto sugli stessi luoghi i cambiamenti climatici. Lo faccio oggi con Kalipè, quotidianamente con Uno Mattina e durante l’inverno con Linea Bianca. Fino a qualche anno fa eravamo in pochi a parlarne, mentre oggi se ne parla di più, ma nel frattempo la situazione è peggiorata. Credo che ognuno di noi debba fare qualcosa. Così, anche se nelle mie trasmissioni non mi piace allarmare il pubblico, mostro e fotografo il Pianeta raccontando la situazione attuale e cosa potremmo fare per migliorarlo. Alcuni esempi? Uno su tutti: evitando di comprare la carbonella, legata al taglio delle foreste pluviali, che sono il nostro polmone e contribuiscono al cambiamento climatico. Oppure parlando di alimentazione corretta e dell’utilizzo dell’acqua, tema di grande attualità visto che in Italia stiamo vivendo una crisi di siccità come non se ne registravano da decenni”.
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Attraverso la tv si può insegnare il rispetto dell’ambiente?
“Certo, io mi sento un uomo Rai, in quanto faccio servizio pubblico. Attraverso la tv si può assolutamente insegnare a essere green e rispettare l’ambiente. Mentre conduco i miei programmi il mio approccio, com’è ormai noto, non è quello di essere ‘maestri’ ma semmai ‘testimoni’ e quindi nelle mie interviste cerco di far capire cosa fanno le persone, ma anche aziende che dedicano la loro vita alla sostenibilità”.
Tra tanti viaggi e reportage, quali sono i luoghi che l’hanno colpita maggiormente rispetto ai danni che sta facendo l’uomo sull’ambiente?
“Quest’anno con Kalipè sono stato spesso in viaggio, dalle Maldive alla Spagna fino alle Hawaii, all’Islanda e alla California. Il posto che mi ha colpito di più sono senza dubbio le Maldive. Nonostante sia un territorio piccolo e con pochissima popolazione, sta soffrendo per vari motivi: il primo è la plastica che è arrivata lì a causa di inefficienze mondiali, la seconda riguarda l’innalzamento del mare che sta rischiando di sommergere le isole e la terza è la temperatura che sta aumentando portando acidità su tutta la barriera corallina e la sta distruggendo”.
E un luogo da prendere come esempio?
“Le Hawaii. Da decenni hanno attuato un modello di sostenibilità con marine protette e parchi tutelati da normative. L’aspetto straordinario però è la cultura di queste località, che ha portato anche gli stessi giovani a responsabilizzarsi. Lo stesso accade in Islanda. Ci sono delle leggi, i controlli sono pochi proprio perché le persone hanno raggiunto una coscienza tale che le regole sono rispettate. Un cambiamento che dovrebbe accadere anche da noi”.
Cosa significa “cambiare passo”?
“Significa cambiare stile di vita. Iniziando ad esempio, dall’alimentazione, tornando a mangiare i cibi stagionali che impattano di meno, consumare meno carne preferendo cibi che sfruttano meno il territorio e hanno meno bisogno dell’apporto di acqua. Oppure mettere attenzione ai piccoli gesti come farsi la doccia senza lasciare l’acqua aperta, salire sul bus invece che prendere l’auto, andare in bici oppure tornare a camminare”.
Lei è seguito anche dagli spettatori più giovani, come si riesce a intercettare, conducendo trasmissioni di divulgazione scientifica, il pubblico più attratto dai social?
“Cerchiamo di arrivare a loro grazie anche alle nuove piattaforme e quindi i social, ma non nego che mi faccio aiutare anche dai miei figli. Nel programma, abbiamo spesso invitato volti noti che arrivano dal mondo dei social e l’idea è di individuarne altri anche più giovani in possibili nuove puntate per attirare la loro attenzione. Molti artisti si stanno lanciando in concerti green e questo è senza dubbio un ottimo esempio. Ognuno di noi è un anello fondamentale per comunicare le buone azioni”.
La prossima avventura? Dove ci porterà?
“Con Kalipè stasera e poi 29 giugno in prima serata su Rai2, nella prima puntata ospiterò Giovanni Allevi che lancerà la sua canzone ovvero l’inno delle Nazioni Unite; suonando al pianoforte a meno 30 gradi le note riescono ad arrivare ovunque senza barriere. Da li partirà il nostro viaggio andando all’Islanda sino a Las Vegas, che per anni è stata la città del consumismo, ma mostrerò che sono diventati quasi autosufficienti di energia rinnovabile. Tornerò anche alle Maldive dove mostreremo un’isola senza automobili. Nella seconda puntata invece sarà nostro ospite Alessandro Gassmann“.
Ci può dare un consiglio di viaggio secondo lei sostenibile e etico?
“Quando si viaggia difficilmente si riesce ad essere sostenibili a partire dai mezzi che usiamo come l’aereo. Quello che posso consigliare per essere realmente sostenibili è di visitare luoghi vicino casa, come le foreste e le città d’arte muovendosi con il treno e usando le biciclette sul posto. Se fossimo in tanti e sempre di più, costringeremmo anche le città a predisporsi in questo modo”.
Qual è il suo gesto green quotidiano? E il primo che ha insegnato ai suoi tre figli?
“Raccolgo ogni giorno qualcosa dalla strada. Lo faccio prevalentemente perché quando i miei figli mi hanno visto hanno capito che è sbagliato non farlo. Facendo gesti concreti, i nostri giovani capiscono meglio. Diffondiamo buoni esempi e azioni positive”.
A questo proposito, lei e il suo programma siete stati premiati dal Moige. Secondo lei cosa hanno apprezzato i genitori?
“Sono molto soddisfatto in quanto sia Kalipè sia Linea Bianca sono stati premiati, al secondo è stata data una stella. È stato fondamentale fondere più stili unendo giovani e adulti. Ne vado fiero perché in questo programma i ragazzi possono essere lasciati davanti la tv senza la presenza di un genitore, ecco mi piacerebbe tornare a una tv serena e di buon esempio”.