Prendo la mia auto e la lascio al parcheggio della stazione. Lì prendo il treno e arrivo in stazione dove mi aspetta il treno veloce per l’aeroporto, dove mi imbarcherò sul volo che mi condurrà a destinazione. Qui troverò un’auto elettrica con conducente che mi porterà in hotel, dove prenderò una bici elettrica per arrivare in ufficio. Questo è un esempio di viaggio multimodale, in cui per raggiungere una meta si usano più mezzi diversi . Secondo un nuovo rapporto della società di ride-hailing Free Now (joint venture di Daimler Ag e Bmw Group) su 48 milioni dei suoi utenti, il numero di passeggeri che utilizzano opzioni di trasporto multimodale è cresciuto del 27% in Europa tra il 2021 e il 2022. Il numero di viaggi multimodali che include quelli effettuati utilizzando opzioni di mobilità elettrica o car-sharing, inoltre, è più che raddoppiato, registrando un +221%. Secondo lo studio il 91% degli europei considera le opzioni di trasporto sostenibili più importanti rispetto a prima della crisi energetica.
Gli spostamenti intermodali in Europa
Secondo Free Now, il 73% degli spostamenti intermodali in Europa è stato effettuato con e-scooter e il 27% con e-bike e nel Regno Unito le corse di micromobilità sono cresciute del 200% nel 2022. Nel 2022 il numero di viaggi effettuati in Europa con Free Now è cresciuto del 50%, con Dublino al primo posto in questo elenco, seguita da Londra e Varsavia.
I vantaggi
Un veicolo condiviso viene utilizzato in media fino a sei volte più spesso di un’auto privata. In una città a mobilità puramente condivisa, sarebbe necessario meno del 10% delle auto in circolazione per andare in giro. Ciò porterebbe a una riduzione della congestione, pari a un terzo diminuzione delle emissioni di CO2 e minore concorrenza per i parcheggi su strada. Le piattaforme di mobilità quindi possono fare un grande contributo agli obiettivi a emissioni zero.
Le città europee stanno già muovendo i primi passi per restituire spazi pubblici ai pedoni. Recentemente a Londra, la Strand Aldwych, nel cuore storico del città, è stata pedonalizzata, trasformando una delle zone più congestionate e strada inquinata in uno spazio accogliente e più verde delle dimensioni di un campo da calcio. E Barcellona trasformerà un milione di metri quadrati di superficie stradale in un rete car-free di snodi e piazze verdi. Secondo uno studio dell’istituto sanitario BCNecologia Barcelona, l’uso privato dell’auto potrebbe scendere drasticamente da 1,19 milioni di viaggi a settimana a 230 mila. Lo scarico ridotto delle emissioni significherebbero meno rumore e meno isole di calore. Questa mossa potrebbe evitare circa 300 morti premature all’anno.