La Francia, con il suo primato oramai consolidato di “Paese più visitato al mondo”, è uno dei luoghi da tempo alle prese con l’incubo del turismo mordi-e-fuggi. Il problema dei flussi turistici concentrati in settimane e orari particolari della stagione è ben conosciuto Oltralpe e, ancor di più, nel Bel Paese la cui ricchezza artistica e monumentale è indubbiamente senza pari.

E anche da Oltralpe arrivano tentativi per fermare un fenomeno che, secondo gli esperti, non ha sempre ricadute positive dal punto di vista economico e sociale. Tra i “casus belli” francesi, la difficile situazione vissuta non da oggi a Mont Saint-Michel, l’affascinante isolotto roccioso della bassa Normandia noto per le sue spettacolari maree, che lo fanno apparire nella doppia veste di isola e di grande scoglio che sovrasta una vasta distesa d’acqua. Una superficie di appena 4 chilometri dominata da un’imponente abbazia medievale.

Un luogo incantato e carico di storia, dal 1979 classificato dall’Unesco come patrimonio mondiale dell’Umanità, e dove proprio in questi giorni la première dame Brigitte Macron e l’omologa americana Jill Biden hanno celebrato il ritorno nell’Unesco degli Stati Uniti. E da sempre costretto a subire le “scorribande” di un’altra umanità: gli oltre tre milioni di turisti all’anno che affollano i vicoletti dell’isola e l’abbazia millenaria, da mezzogiorno in poi, soprattutto in estate. Il Mont è uno dei primi posti al mondo dove è stato possibile vedere – nei mesi di piena – dei semafori in vicoli per soli pedoni.

La folla si incammina verso il promontorio

La folla si incammina verso il promontorio

 (afp)

Il 18 agosto dell’anno scorso, riferisce ad Afp la fondazione pubblica (Etabilissement public) per il mantenimento e la tutela del sito, “sono stati contati più di 36mila visitatori nelle ore di punta, dalle 10 alle 16”. Turisti che si sono ritrovati pressati come in una vagone della metro e non hanno certo potuto assaporare l’incanto di quei luoghi.

“I flussi – lamenta la fondazione – seguono schemi fissi: arrivo prima di pranzo, picnic o ristorante, visita e rientro a metà pomeriggio”. Prima dell’ora dell’aperitivo, il Monte (con una capacità alberghiera di 132 camere in tutto) “è praticamente deserto”.

Brigitte Macron e Jill Biden al Mont-Saint-Michel

Brigitte Macron e Jill Biden al Mont-Saint-Michel

 (afp)

Mont Saint-Michel è però pronto a prendere contromisure per “educare” i turisti e razionalizzarne i flussi. “La prima misura è di comunicazione” – spiega Thomas Velter, presidente dell’Etabilissement Public – incitare i visitatori attraverso i social network e la stampa affinché vengano prima delle 10 o dopo le 16. E’ infatti in arrivo una batteria di incentivi già per il prossimo mese, quando peraltro si celebreranno i mille anni dell’abbazia, già evocati anche da una visita del presidente Macron.

Tra queste, l’aumento della frequenza dei bus e delle navette negli orari meno gettonati nonché parcheggi gratuiti a partire dalle 18:30 tutti i mesi dell’anno eccetto luglio ed agosto e un sistema di prenotazione online per le fasce di punta, a prezzo scontato: 17 euro anziché 25. Molto sarà affidato al “potere” della comunicazione con un sistema di messaggistica via app (Waze) e sulle autostrade per promuovere le cosiddette ore “d’oro”, quelle senza fila né ingorghi. “Solo il 4,5 per cento dei 365 giorni annui sono ‘giornate di picco’ – spiega Thomas Velter, presidente dell’Etabilissement Public – per il resto dell’anno il Mont è un luogo tranquillo, di contemplazione”.

Le misure entreranno in vigore in via sperimentale tra il 9  e il 31 agosto. Sempre sperando che sia il buon senso ad avere la meglio: se vacanza deve essere, meglio che regali calma e contemplazione invece che stress da code infinite.

L'assalto alla navetta per il promontorio

L’assalto alla navetta per il promontorio

 (afp)