Montenegro. Una funivia mare-monti sopra la Baia di Cattaro-Kotor. Quella che i suoi ideatori presentano come “la prima cabinovia mare-monti dell’Adriatico” (Italia quindi inclusa, anche se l’orografia della nostra sponda del mare offre poche chance in proposito) è stata appena inaugurata all’estremo della spettacolare insenatura, sulla costiera opposta a quella basso-abruzzese/molisana.
Destinata inesorabilmente a provocare emozioni opposte tra chi ci vede una nuova opportunità per scoprire nuovi punti di vista su questo angolo di Mediterraneo e chi invece ci scorge un segno dell’ennesima avanzata del turismo di massa e delle sue conseguenze deteriori e bassamente sostenibili, in una parte di Europa ancora relativamente poco sfruttato, si snoda su un percorso di 3,9 chilometri che si può effettuare in meno di undici minuti. A realizzare l’opera, già divenuta una delle funivie più iconiche al mondo, è stata l’azienda altoatesina Leitner riunita in consorzio con la locale impresa edile Novi Volvox a cui è stata affidata la gestione per i prossimi trent’anni.
«È il progetto infrastrutturale più significativo nella storia del nostro Paese – ha dichiarato il primo ministro del Montenegro Dritan Abazovic nell’inaugurazione -, con la realizzazione di quest’opera abbiamo simbolicamente aperto una nuova pagina, una nuova prospettiva e un nuovo orizzonte che caratterizzerà il Montenegro moderno e contemporaneo del XXI secolo».
Un quarto di tempo rispetto alla vecchia strada
«Si tratta senza dubbio di uno dei progetti più spettacolari a cui abbiamo lavorato – commenta Martin Leitner, consigliere di amministrazione di Leitner -. In quest’anno abbiamo dovuto affrontare grandi sfide, in particolare le cattive condizioni meteorologiche, la lunghezza del tracciato e il terreno. Sfide che hanno rappresentato un compito serio e complesso per i nostri ingegneri e progettisti più esperti ma che alla fine sono state vinte grazie anche all’impegno e la competenza delle aziende locali Novi Volvox, Briv Construction e Ramel. Siamo orgogliosi di aver contribuito a creare un’opera strategica per lo sviluppo del Montenegro».
La nuova “linea” è un collegamento diretto dal mare alla montagna, ed è uno dei pochissimi in Europa. Il percorso della cabinovia parte infatti dalla località di Dub, all’interno del comune costiero di Kotor, nelle immediate vicinanze dell’ingresso del tunnel stradale che collega Kotor con Tivat, e dopo 3,9 chilometri arriva alla località di Kuk sul monte Lovcen a 1.348 metri sul livello del mare, punto iconico del parco nazionale di Lovcen. Il dislivello tra la stazione di partenza e quella di arrivo è tra i più significativi: 1.316 metri, mentre la capacità è di 1.200 passeggeri all’ora. L’impianto è composto da 48 cabine, ognuna con una capacità di dieci persone, e il tempo di percorrenza dalla stazione di Dub a quella di Kuk è inferiore agli undici minuti.
Sul fronte della sostenibilità, i promotori dell’opera assicurano che, semmai, contribuirà ad alleggerire l’impatto umano anche sull’area protetta a monte. Il tragitto via aria consente infatti un notevole risparmio rispetto al collegamento stradale-mare monti, che richiede, in auto, 45 minuti.
Belvedere e area protetta
La realizzazione dell’opera ridurrà sensibilmente – nelle intenzioni dei suoi ideatori – l’uso della vecchia e tortuosa strada di Njegus, e questo aspetto contribuirà sia a una sua migliore conservazione che alla riduzione dell’inquinamento dovuto alla minore quantità di gas nocivi emessi dalle auto e dagli autobus. Una volta giunti alla stazione a monte, in un’area sempre più ricca di strutture e servizi turistici in sintonia con l’ambiente, i passeggeri possono godere di uno dei panorami più belli al mondo: la baia di Cattaro/Kotor. Un luogo che sta diventando sempre più la meta privilegiata di percorsi turistici internazionali.
L’investimento per l’opera è stato di 24,2 milioni di euro. Come avvenuto in altri casi, l’intera operazione è sorta infatti all’interno di un Partenariato Pubblico Privato con il governo del Montenegro fornitore delle concessioni. Leitner, riunita in un consorzio con la locale Novi Volvox, oltre a realizzare la cabinovia, si occuperà anche della gestione e manutenzione dell’opera.