La tutela dell’ambiente passa inevitabilmente per una rivoluzione nel mondo dei trasporti. Questo settore è, infatti, responsabile per il 23% delle emissioni di CO2 prodotte a livello globale dall’uomo. Quasi un quarto delle emissioni è, quindi, dovuta alle movimentazioni di merci e passeggeri. Non è dunque un caso che il tavolo dei negoziati della Cop 26 di Glasgow abbia ribadito con vigore la necessità di accelerare verso un ecosistema di trasporto intelligente, sostenibile e incentrato sulla persona.
Ed è proprio in linea con questa esigenza che Henshin Group ha realizzato Movens, una piattaforma di mobilità open source interamente incentrata sull’utente in grado di garantire l’integrazione tecnologica tra due settori chiave nella lotta all’inquinamento: mobilità ed energia.
Movens è stata progettata per essere l’hub dell’IoT (Internet of Things) nelle smart city e definire un nuovo standard nel mercato della mobilità tecnologica. La sua innovativa architettura, caratterizzata da un elevato livello di astrazione, consente di connettere e integrare agilmente tutte le piattaforme, fornite dagli attori globali, che operano nei diversi settori del mercato digitale in ambito urbano.
La tecnologia Movens include attualmente applicazioni per la sharing mobility (Movens Sharing), per la gestione del settore del trasporto passeggeri (Movens Transportation) e per la gestione dei sistemi di energia statici e dinamici (Movens Eye).
La piattaforma opera, infatti, con qualsiasi tipo di veicolo e di batteria (al piombo o al litio), supportando così sia il processo di elettrificazione dei trasporti che di bilanciamento della rete elettrica nel caso di impianti alimentati da fonti di energia rinnovabili.
Nel quadro dell’impegno verso un modello di economia circolare, Henshin è inoltre ideatrice e promotrice di un working group internazionale sulla battery identity. La certificazione dell’intero ciclo di vita di una batteria apre la strada a una serie di iniziative virtuose in tema di riciclo, riuso e second life delle batterie litio-ione. I veicoli elettrici, infatti, se da una parte hanno un impatto minore sull’ambiente rispetto a quelli dotati di motori endotermici, dall’altra presentano il problema dello smaltimento delle batterie esauste che, se scorrettamente gestito, può provocare danni non indifferenti agli ecosistemi.