Nuovo anno, nuovi propositi, che nell’era social si condividono. In questo caso su TikTok, dove la challenge del momento si chiama No buy year challenge, una sfida con se stessi, contro lo shopping compulsivo, il fast fashion e qualsiasi forma di acquisto (di solito online, ma non solo), che piuttosto che colmare una necessità, probabilmente nasconde un disagio personale, qualsiasi esso sia. Per comprendere il fenomeno, basta scrivere no buy challenge e sulla piattaforma cinese, appaiono decine e decine di video in cui gli utenti declamano una lista di cose ed abitudini collegate allo shopping, che nel 2025 non intendono ripetere.

Chiariamo subito un concetto. La decisione di non comprare per un anno, può avere una duplice valenza: quella di risparmiare le proprie finanze, perché si intende raggiungere un obiettivo a medio termine; ma anche evitare di spendere male i propri soldi in cose ed oggetti che, forse, non servono. E su TikTok sono in molti a scrivere l’hashtag #nobuyyear, promettendo a se stessi e ai follower, che nel 2025 non compreranno prodotti inutili, che siano vestiti e scarpe, ma anche oggetti per la casa, profumi, limitando un’abitudine sempre più diffusa, come comprare cibo da asporto, anziché mangiare fuori, magari in compagnia.

Una donna di 35 anni di New York, ha usato il 2024 per risparmiare, saldare i debiti e lottare contro la dipendenza da shopping, mentre nel 2025 ha intenzione di “rafforzare i buoni comportamenti, imparati lo scorso anno. È sicuramente dura, ma cambia la vita”. Oppure una ragazza dal marcato accento inglese, stila una lista di oggetti non comprati nel 2024, che le hanno consentito “di risparmiare in un anno circa 7mila sterline”, e intende ripetere la challenge anche quest’anno. C’è anche chi decide di non comprare più sulle piattaforme online, ma solo nei negozi fisici, magari del vicinato, “tanto i prezzi sono gli stessi” dice Britney. Anche comprare oggetti di seconda mano, seppur più economici, non è consentito, perché è comunque una forma di shopping superfluo.

Le regole del No buy year sono poche, ma chiare. È essenziale presentarsi nel video con una lista di obiettivi chiari da raggiungere, che devono essere realizzabili, ma anche pianificare budget per spese impreviste. Prima di iniziare la challenge è comunque fondamentale scrivere una lista di cose che non si compreranno, ma documentare quelle poche che si acquisteranno, indicando la data di acquisto, il luogo, il motivo e se ha infranto o meno le regole autoimposte. Importante per il raggiungimento dei propri scopi però, è non mortificare lo stato d’animo rinunciando a tutto, per cui la sfida è trovare altre forme di divertimento, ma gratuite. Altri elementi non sacrificabili in alcun modo, sono i beni alimentari: a meno che non si debba o scelga di fare una dieta per motivi seri e di salute, il No Buy non implica la rinuncia al cibo e bevande, ad eccezione del cibo già pronto da asporto. Anzi cucinare in casa, può essere un modo per invitare gli amici ed ampliare gli spazi per la socializzazione.

Jared di Los Angeles, racconta che insieme a sua moglie ha deciso di disdire l’abbonamento in palestra e di usare i pesi in garage, e di eliminare l’80% dei pranzi fuori al centro commerciale, in favore di pasti domestici. Elisa, italiana, è convinta che nell’armadio ci siano tanti vestiti da valorizzare con nuovi outfit, senza per forza dover comprare del nuovo abbigliamento. Uno dei consigli dei no-buyer è quello di eliminare dallo smartphone, le app per lo shopping, in modo da allontanare le tentazioni, oppure cancellarsi dalle email di marketing che propongono offerte.

Tra l’altro un effetto secondario del No Buy Year è a tutto vantaggio dell’ambiente: comprare meno, infatti, incide sulla logistica e sul trasporto, tra le voci più inquinanti a livello mondiale. Inoltre un anno senza acquisti permette di avere più tempo per se stessi o per altre attività, ma è bene programmare il proprio tempo libero per non scivolare in vecchie abitudini di acquisto per noia, oppure crearne nuove malsane. Per i più timorosi, infine, si può iniziare anche con un solo mese, per testare le proprie qualità e resistenza. D’altronde, meglio anche poco, che niente, ma i più esperti dicono: “Se rompi il tuo no-buy con un acquisto, non mollare. Non hai fallito. Rialzati e continua ad andare avanti”.