“Non esiste ambito delle attività umane che possa chiamarsi fuori dalla questione ambientale. Qualsiasi impresa – nel senso più antico di vivere, di realizzare la propria biografia, la figura che uno traccia coi propri passi – ha un impatto”. Partendo da questa consapevolezza Jovanotti ha presentato Ri-Party-Amo, un progetto ambientale ambizioso per pulire 20 milioni di metri quadrati di spiagge, laghi, fiumi e fondali, realizzare 6 macro azioni di ripristino degli habitat e organizzare 8 incontri nelle università italiane e numerosi workshop nelle scuole.

Dopo il successo del Jova Beach Party del 2019 Lorenzo Cherubini, insieme a Intesa Sanpaolo e Wwf Italia, ha voluto riprendere in mano il progetto e ripartire. “Non da dove ci eravamo fermati”, precisa. “Quindi oltre a lanciare un messaggio di sostenibilità che in un concerto immerso nella natura viene recepito in maniera più forte, abbiamo deciso di fare di più”. Oltre alle date del tour 2022, totalmente plastic free e con la collaborazione di Erica, A2A e Nativa, l’impegno di Jovanotti va oltre con Ri-Party-Amo, presentata all’Università degli Studi di Milano Bicocca da Jovanotti insieme a Donatella Bianchi, presidente del Wwf Italia, e Andrea Lecce, responsabile direzione Impact Intesa Sanpaolo.

A sinistra Andrea Lecce, responsabile direzione Impact Intesa Sanpaolo, al centro Jovanotti, a destra Donatella Bianchi, presidente del Wwf Italia cc Maurizio Tosto
A sinistra Andrea Lecce, responsabile direzione Impact Intesa Sanpaolo, al centro Jovanotti, a destra Donatella Bianchi, presidente del Wwf Italia cc Maurizio Tosto

 

L’iniziativa si articola in tre principali pilastri. Parte dalla pulizia delle spiagge, passa per progetti di ricostruzione naturale e si conclude con attività di educazione, sia nelle università sia nelle scuole, che coinvolgeranno le generazioni più giovani. Il tutto grazie a circa 3 milioni di euro raccolti con una campagna, ancora attiva, sulla piattaforma di crowdfunding For Funding di Intesa Sanpaolo. “Questo progetto – ha commnetato Donatella Bianchi – rientra nella strategia del Wwf per dare un contributo ad affrontare le grandi emergenze ambientali che oggi fanno parte del nostro presente e di cui dobbiamo occuparci tutti insieme”. Ma non solo. “Questo – conclude il cantante – è il progetto di recupero e ripristino più grande della storia e l’idea che questo sia reso possibile da una mega festa non può che farmi piacere”.

Le iniziative di Ri-Party-Amo, il progetto ambeintale di Jovanotti e Wwf

Pulire spiagge, laghi, fiumi e fondali

Il primo pilastro di Ri-Party-Amo riguarda le pulizie di spiagge, laghi, fiumi e fondali da plastica e dai rifiuti che li stanno inquinando. Solo nel Mediterraneo finiscono circa 230 mila tonnellate di plastica ogni anno: l’equivalente di 500 container pieni di rifiuti plastici al giorno. Da settembre 2022, per un anno intero, sarà possibile partecipare a 24 grandi iniziative di mobilitazione e ad oltre 2.000 attività che hanno l’obiettivo di ripulire 20 milioni di metri quadrati di spiagge, laghi, fiumi e fondali, coinvolgendo oltre 10 mila volontari. Gli eventi di pulizia saranno momenti di festa e socialità all’insegna della tutela ambientale: una grande mobilitazione a cui famiglie, scuole e giovani da tutta Italia potranno partecipare, attraverso una piattaforma dedicata a cui sarà possibile registrarsi da giugno. Le prime due mobilitazioni saranno il 18 e il 25 settembre 2022, solo con queste si puliranno circa 2 milioni di metri quadrati di spiagge, laghi e fiumi.

Ricostruire la natura danneggiata

Ri-Party-Amo sarà anche un progetto pilota per mostrare come, attraverso opere di ingegneria naturalistica e di restauro naturale, si possono produrre benefici ambientali permanenti in alcuni degli ambienti più fragili e degradati. Quattro gli habitat oggetto dell’intervento: zone umide, fiumi, laghi ed ecosistemi dunali. Prime fra tutti le zone umide: elementi chiave del ciclo dell’acqua che svolgono un ruolo di collegamento ecologico di grande importanza, fra cui il controllo delle inondazioni. Poi ci sono i fiumi, che in Italia sono circa 1.200, di cui il 41% è ben al di sotto di un buono stato ecologico. Si aggiungono i laghi (solo il 20% in Italia è in buono stato) e le dune che, insieme alle coste sabbiose, sono ambienti fragili attualmente esposti a numerose pressioni e particolarmente minacciati nel prossimo futuro. Il bacino del Mediterraneo, ad esempio, è uno degli hotspot mondiali di biodiversità ma, allo stesso tempo, è una delle regioni del mondo maggiormente soggette ad una forte pressione antropica storica. Grazie a Ri-Party-Amo verranno ricostruiti alcuni ambienti naturali fortemente danneggiati attraverso 6 grandi opere di ingegneria naturalistica in altrettante aree, ripristinando gli habitat e migliorando la fruibilità da parte delle comunità locali. Le aree in cui saranno collocati gli interventi sono gli habitat dunali di Torre Flavia (RM) e di Marina di Ravenna, le zone umide di Albenga (SV), le sponde e le aree limitrofe del fiume Seveso a Bresso (MI), il Bosco di Policoro (MT) e le dune di Castel Volturno (CE).

L’impegno per le generazioni future

Giovani consapevoli, insegnanti preparati e leader responsabili saranno gli alleati di Ri-Party-amo, che come terzo pilastro di attività ha scelto quello dell’educazione ambientale. Intesa Sanpaolo e Wwf Italia organizzerà 8 incontri nelle università italiane, in cui verrà presentato il progetto e la partecipazione al Jova Beach Party 2022. Ben 4.000 giovani e studenti saranno coinvolti in workshop multidisciplinari e pratici sulle tematiche ambientali per confrontarsi con gli esperti e i volontari coinvolti nel progetto. Saranno garantite 20 borse di studio per il corso online “Il Manager della Biodiversità” per l’anno accademico 2022/2023, promosso dall’Istituto Europeo per l’Innovazione e la Sostenibilità (EIIS). Insieme alle borse di studio, il Wwf Italia attiverà 4 esperienze di volontariato formativo presso la sede Wwf di Roma, della durata di 6 mesi, per gli studenti più meritevoli. Sarà finanziato il programma didattico Ri-Party-Amo per le scuole elementari e medie in tutta Italia, attraverso il coinvolgimento di 4.000 classi, 100.000 alunni e altrettante famiglie. Il supporto educativo sarà guidato da materiali didattici in linea con gli interventi del progetto e il percorso si svilupperà all’aperto e in ambienti naturali, con attività creative e di gruppo, in cui bambini e ragazzi potranno scoprire, osservare e conoscere l’ambiente.