Quanti oggetti abbiamo dimenticato in aereo, sul una poltrona dell’aeroporto, lasciati su chissà quale poltrona. Per giunta in un contesto dal quale una volta usciti non si può certo tornare a dare un’occhiata, come quello super presidiato di aeromobili e spazi aeroportuali. Il banco dei “lost & found” è d’altronde da sempre un girone dantesco per i viaggiatori disperati. Non solo per i bagagli smarriti, rispetto ai quali la situazione negli anni è andata migliorando, ma proprio per i piccoli oggetti che ormai invadono la nostra quotidianità: smartphone, tablet, zaini, console portatili, giocattoli per i più piccoli. Basta parlare con un o un’assistente di volo, o con un addetto aeroportuale, per rendersi conto di quante cose ci perdiamo in volo a ogni trasferta.

Adesso a trovare e riconsegnarci quegli oggetti in modo rapido ed efficiente ci pensa Sita, la maxialleanza fra compagnie aeree per la tecnologia (il fornitore globale IT che negli anni ha sviluppato i tornelli smart a riconoscimento facciale, ha portato il Wi-Fi a bordo dei velivoli o sviluppato sistemi proprio per limitare il disguido dei bagagli). Come? Con una soluzione di intelligenza artificiale battezzata WorldTracer Lost and Found Property. Il problema costa ancora oggi un milione di dollari ma, al di là del lato economico a dire il vero trascurabile, per vettori e scali aeroportuali significa alzare ancora di più verso l’alto i servizi offerti ai passeggeri, che anche in caso di lapsus o dimenticanza possono sperare di recuperare le cose più importanti lasciate a bordo o a cui sono affezionati.

La nuova soluzione riduce del 90% i costi di restituzione – che possono arrivare fino a 95 dollari per oggetto tra registrazione, gestione di richieste e chiamate ai clienti, immagazzinamento, spese postali – e consente di rendere il 60% degli oggetti ai proprietari entro le prime 48 ore. Il meccanismo si basa su WorldTracer di Sita, utilizzato in 2.200 aeroporti dalla maggior parte delle compagnie aeree del mondo: consente agli staff dei vettori di registrare ogni oggetto trovato a bordo, al gate o negli scali, creando così un registro degli articoli smarriti e controllando la corrispondenza con la denuncia effettuata. Il tutto in meno di due minuti. A loro volta, i passeggeri possono inoltrare segnalazione di smarrimento in pochi secondi tramite il proprio smartphone, e utilizzarlo per pagare e organizzare la restituzione, oltre che per tracciare il loro oggetto passo dopo passo.

Utilizzando tecnologie all’avanguardia come computer vision, machine learning e l’elaborazione del linguaggio naturale, WorldTracer Lost and Found Property effettua una ricerca tra immagini disponibili e descrizioni in modo da abbinare ogni oggetto trovato a una segnalazione di smarrimento con un tasso di precisione notevole. Solo per dare un’idea, la funzione di ricerca tramite immagini è per esempio in grado di riconoscere dettagli come il brand dell’oggetto, il materiale, il colore e di individuare oggetti che corrispondano alle parole che compongono la descrizione. Come si diceva, di solito nel giro di due giorni la pratica si chiude.

Cosa succede dopo che la corrispondenza è stata individuata? Una volta collegata la denuncia all’oggetto, la compagnia aerea avvisa il proprietario e avvia l’iter per la restituzione. Sia il viaggiatore che il vettore possono seguire l’intero processo tramite il portale WorldTracer. Il risultato è chiaro: il sistema 2.0 di lost & found aumenta la soddisfazione del passeggero e migliora la gestione per gli operatori, che oggi hanno scarsa visibilità e controllo di queste operazioni – in buona parte svolte ancora manualmente e confidando su una corposa dose di fortuna – e hanno bisogno di lungo tempo per abbinare oggetti a segnalazioni di smarrimento.

“WorldTracer è un grande esempio di come Sita continui ad evolvere il suo portafoglio di soluzioni per soddisfare le esigenze del settore – ha spiegato David Lavorel, Ceo di Sita, ad “Airports & Borders” – per quasi trent’anni WorldTracer ha aiutato a rintracciare con successo i bagagli smarriti. Adesso grazie a questa nuova tecnologia aggiungiamo ulteriore valore, aiutando l’industria ad aumentare l’efficienza e a ridurre i costi della gestione degli oggetti smarriti quando è più necessario”.

WorldTracer Lost and Found Property è utilizzato da più di 500 clienti in 2.200 aeroporti in tutto il mondo principalmente per rintracciare i bagagli smarriti. Sfoggia un sistema multilingue e “pay-as-you-go”, con la possibilità per le compagnie aeree di recuperare i costi di gestione dal passeggero. Non solo: Sita ha lanciato di recente WorldTracer Self-Service, una funzione contactless che consente ai passeggeri di segnalare il ritardo del bagaglio dal proprio dispositivo mobile, evitando code a sportelli o caotici uffici del servizio bagagli. Una tecnologia che integra il servizio end-to-end di Sita insieme a Baggage Delivery Service, opzione che permette a corrieri e compagnie aeree di tracciare i bagagli dall’aeroporto alla destinazione finale del passeggero.