“Da ragazzo non sono mai rimasto dentro casa. Sono sempre andato fuori per costruire capanne sugli alberi e per giocare nella natura e con la natura. Ora come artista, cerco di trovare una nuova armonia tra le persone e l’ambiente. Seeing Stars è anche questo: riportare la galassia intera nelle nostre vite”. Così il designer olandese Daan Roosegaarde descrive a Green&Blue la sua eco-performance, che qualche giorno fa, in una fredda notte di inizio dicembre ha fatto spegnere tutte le luci di Franeker, in Frisia, cancellando in un istante l’inquinamento luminoso.
La scelta del luogo non è casuale: Freneker è infatti chiamata ‘la città delle stelle’, per il suo planetario antico di oltre 2 secoli e per aver dato i natali all’astronomo Jan Hendrik Oort.
Nessun lampione acceso, niente insegne, zero lampadine nelle case. Solo il buio, liscio, senza “effervescenze” aggiunte dalla mano dell’uomo. A brillare unicamente le stelle, protagoniste assolute di una scena di grande suggestione e di un (chiaro) messaggio ambientalista.
“Guardare le stelle ci fa sentire connessi gli uni con gli altri – ci spiega Roosegaarde – e questo è qualcosa di molto importante in questo periodo di Covid-19 in cui ci sentiamo isolati e disconnessi gli uni dagli altri. Per riportare nuova luce, anzi, vecchia di milioni di anni, nel nostro quotidiano abbiamo spento tutto per rivelare la bellezza di un cielo notturno incontaminato, con un senso di sentimento comunitario”.
Roosegaarde ricorda che “oltre l’80% della popolazione mondiale vive sotto cieli inquinati dalla luce e l’inquinamento luminoso sconvolge ecosistemi e interferisce con i bioritmi come una cupola”. E spera di replicare presto la sua performance, ideata durante il primo lockdown, portando il suo messaggio in altre parti del mondo: “A Stoccolma, Leiden, Reykjavik, Sydney e in Italia a Venezia, città che hanno un forte legame con l’astronomia e gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite”.
Seeing Stars fa parte di DreamScapes, contenitore di progetti sostenibili in cui rientra anche la Van Gogh Path, ciclabile nella città olandese di Neuen che si illumina al buio e si ispira alla celebre Notte Stellata. La performance proposta a Franeker è stata messo a punto in collaborazione con Unesco Olanda che punta a un obiettivo ambizioso, o meglio “stratosferico”: far riconoscere la visione delle stelle come patrimonio universale dell’umanità da inserire nella World Heritage List.