A fine 2021 è stato superato il milione di impianti fotovoltaici installati in Italia, per una potenza complessiva pari a 22,6 GW. Nel corso dell’anno 2021 sono entrati in esercizio impianti per complessivi 938 MW di potenza. Lo spiega Gse nel Rapporto Energia e clima – Dati e analisi – terzo trimestre 2022 (qui il .pdf). Inoltre, la produzione lorda fotovoltaica nell’anno 2021 è poco superiore a 25 TWh, appena più elevata di quella rilevata l’anno precedente; gli autoconsumi – pari a circa 5,2 TWh – rappresentano il 21% dell’energia prodotta.
Negli ultimi 12 mesi si osserva una significativa accelerazione delle installazioni di impianti fotovoltaici. La crescita è sostenuta principalmente dagli impianti di piccola taglia (20 kW), che hanno beneficiato di interventi normativi e fiscali introdotti nel biennio 2021-2022 (ad esempio il Superbonus 110%) e di una maggiore convenienza dati i crescenti prezzi dell’energia. Nel 2022 si rilevano anche segnali di ripresa tra le installazioni di grossa taglia (poco più di 400 MW da inizio gennaio al 30 settembre), ubicate principalmente a terra, che seguono una lunga fase di crescita discontinua.
Una crescita strutturale
“L’eolico forse è più complesso, mentre il fotovoltaico si può fare in più aree. Quindi ci si aspetta che sia un trend strutturale e non una tendenza congiunturale. Se poi l’energia costa molto, è chiaro che si cerchi il modo di risparmiare”, spiega Andrea Ripa di Meana, amministratore unico Gse. I dati in crescita relativi al fotovoltaico “non penso che si possano attribuire alla congiuntura e guardare solo con la lente dell’ultimo anno e mezzo”.
“La tendenza è strutturale, il problema è solo la velocità con cui si manifesterà. La prima preoccupazione delle associazioni di categoria è quella di sbloccare le autorizzazioni. C’è grande richiesta di potenza da installare, l’unico freno sono le autorizzazioni”, ha sottolineato Ripa di Meana.
I consumi di elettricità
Con l’eccezione del 2020, fortemente condizionato dagli effetti della pandemia da Covid-19, negli ultimi 5 anni l’andamento mensile dei consumi complessivi di energia elettrica in italia appare piuttosto regolare, con picchi estivi generalmente associati all’andamento delle temperature. Nell’ultimo anno, in particolare, mese per mese non si rilevano variazioni significative rispetto agli analoghi mesi dell’anno precedente ma ad agosto si rileva una flessione del 2,6% rispetto allo stesso mese dello scorso anno e a settembre del 3,9%.
Risparmi energetici: raggiunto il 91% del target
I risparmi energetici conseguiti da misure di promozione dell’efficienza energetica nel periodo 2014-2020 sono risultati pari a 23,2 Mtep, il 91% del target. I principali contributi ai risparmi sono riconducibili alle misure dei Certificati Bianchi (36%, più incisivi nel settore industriale) e delle detrazioni fiscali bonus casa (33%) ed ecobonus (12%) (interventi di riqualificazione edilizia e risparmio energetico principalmente del comparto residenziale).
Crollo del gas: -30% nell’uso industriale
I costi elevati dell’energia spingono all’efficienza e riducono i consumi. Il consumo di gas delle utenze industriali a settembre 2022 è inferiore del 30% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Ad agosto il calo rispetto all’anno precedente è stato del 25%. “Le cause – spiegano i curatori del rapporto – possono essere legate alla riduzione della produzione industriale o all’efficientemento energetico”.
Dalla doccia al riscaldamento, come ridurre i consumi: i consigli del Mite per risparmiare gas
In Ue tendenziale riduzione emissioni, Italia 10% di quelle europee
“L’Europa affronta nel suo complesso l’obiettivo di riduzione di gas ad effetto serra. L’obiettivo, secondo il pacchetto Clean Energy for all Europeans, comporta una riduzione, entro il 2030, delle emissioni Ghg del 40% rispetto al 1990, e la neutralità carbonica entro il 2050. La tendenza a lungo termine delle emissioni di gas a effetto serra dell’Ue mostra una graduale riduzione tendenziale, nonostante la ripresa post Covid delle emissioni 2021 (3,8 mld t CO2eq, +8% vs 2020). Le emissioni stimate per l’Italia nel 2021 sono pari a circa 427 mln t CO2eq, circa il 10% di quelle europee. Le emissioni italiane nel 2020 provengono principalmente dai trasporti e dai consumi energetici nel settore civile“.