Sarà il più grande museo di tutta la Scandinavia. Con 54.600 metri quadrati, di cui 13mila riservati alle esposizioni, divisi in 87 sale, il nuovo National Museum of Art, Architecture and Design che aprirà le porte l’11 giugno a Oslo, è il museo dei record.
Nell’edificio troverà casa un tesoro composto da ben 400mila oggetti, parte della collezione museale, un patrimonio che va dall’antichità fino ai giorni nostri: dipinti e sculture, mobilio e modellini architettonici, disegni originali e tessuti rari. Non tutto andrà in mostra, ma girando tra i due piani della struttura si potranno ammirare le 6.500 opere selezionate tra le tante della collezione permanente, dalla pittura di paesaggi del XIX secolo, agli abiti reali indossati dalle due regine della Norvegia, fino ai progetti del famoso architetto norvegese Sverre Fehn.
Fra le punte di diamante della collezione, ci sono i capolavori di Edvard Munch, a cui sono riservate diverse sale, che ospitano lavori di ogni genere, a partire dal famoso Urlo. E poi Harald Sohlberg, Harriet Backer, Theodor Kittelsen, Gustav Vigeland, Hannah Ryggen, Lucas Cranach, Claude Monet, Vincent Van Gogh.
Non mancheranno le mostre temporanee, programmate periodicamente, che troveranno spazio nella scenografica Light Hall situata sul tetto: un ambiente enorme, bianco, essenziale, con 2.400 metri quadrati di superficie per sette di altezza. A rendere più suggestiva l’atmosfera è il rivestimento in pannelli di alabastro, che dall’esterno creano uno spettacolo luminoso, trasformando il tetto in un’installazione scintillante ben riconoscibile anche a distanza.
In occasione dell’inaugurazione, la prima mostra organizzata nella Light Hall è “I Call it Art”, una rassegna dedicata all’arte contemporanea norvegese, composta da circa 150 artisti del posto, in un itinerario che copre tutti i settori culturali del museo.
Ma sono tanti gli appuntamenti da mettere in agenda, già programmati per il 2022 e per gli anni a venire, con i grandi nomi della scena internazionale, come Frida Kahlo, Mark Rothko, Laure Prouvost, Louise Bourgeois e Grayson Perry, accanto ai diversi protagonisti norvegesi, tra cui Anna-Eva Bergman, AK Dolven e Wenche Selmer.
Ampio, moderno, hi-tech, il museo progettato dallo studio d’architettura Klaus e Schuwerk (studio Kleihues + Schuwerk) nasce con la prospettiva di ospitare secoli d’arte. E per farlo sono stati scelti materiali solidi, lineari e robusti, in grado di invecchiare bene acquistando bellezza nel tempo, come la quercia, il bronzo e il marmo. L’intera facciata, invece, è ricoperta di ardesia norvegese. Il tutto in chiave sostenibile: il nuovo National Museum è progettato per ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 50 per cento rispetto agli attuali standard edilizi.
Un museo è anche uno spazio da vivere, per turisti e gente del posto. Un salotto culturale adatto a tutti, con il negozio, la caffetteria dove concedersi una sosta piacevole e soprattutto la biblioteca, anche quella da record: è la più grande biblioteca d’arte dell’intera area scandinava.
Il pezzo forte però è la terrazza. Affacciata sul porto di Oslo, vicino al lungomare, offre una bella vista sulla città e i sui dintorni.