Ostello Bello riapre e arriva in tutta Italia: l’apprezzatissima catena di ostelli fondata nel 2011 da un gruppo di giovani professionisti milanesi (che di ostelli ne avevano visitati un bel numero nel corso dei loro viaggi) in realtà non si è mai fermata, impiegando il periodo di chiusure imposto dal Covid e dal crollo della mobilità e del turismo per alimentare i progetti in cantiere da tempo. E preparare dunque l’apertura delle nuove strutture di Genova, Firenze e Roma a cui seguirà Palermo. Con queste nuove sedi quadruplicano i posti letto offerti sul territorio nazionale, che passano dai 350 in Lombardia e Umbria a oltre 1.500, e sale a oltre 180 il numero di persone che verranno impiegate in tutto il paese.
Gli “ostelli belli” dagli otto attuali (due a Milano, uno a Como, uno a Bevagna, Assisi, e quattro in Birmania) diventano dunque dodici: un numero importante, che permette al progetto di toccare quattro tra le città più importanti per il turismo italiano che si aggiungono appunto alle due strutture storiche del capoluogo lombardo, a quelle di Como e di Bevagna e ai quattro ostelli aperti in Birmania (due a Bagan, uno sul lago Inle e uno a Mandalay), con un impatto positivo sul tessuto sociale ed economico delle città.
I nuovi ostelli stanno aprendo al pubblico in questi giorni, in edifici dai 3.000 ai 6.000 metri quadrati, e si trovano nei centri storici delle quattro città: a Genova, aperto dalla scorsa settimana in via Balbi, dietro il porto e il Museo del Palazzo Reale e a Firenze, aperto da pochissimi giorni in via Faenza, tra Santa Maria Novella e la Basilica di San Lorenzo. La struttura di Roma, a ridosso del Colosseo, e di Palermo apriranno i battenti rispettivamente a settembre e il prossimo anno.
Ogni struttura di Ostello Bello è pensata per rappresentare un rifugio accogliente e un porto sicuro per i viaggiatori ma anche e soprattutto un luogo in cui socializzare, fare rete e condividere esperienze. Nel tempo quello di Ostello Bello è diventato anche il paradigma di un nuovo modo di fare impresa nel turismo: nata come compagine societaria di piccoli soci che l’impresa è riuscita, negli anni, a crescere e rafforzare l’attività “grazie a una filosofia fortemente riconoscibile di accoglienza aperta, inclusiva e con un’attenzione particolare al territorio e alle peculiarità culturali e sociali delle città” spiega una nota. Tanti i riconoscimenti internazionali. Fra questi il premio “Miglior catena di ostelli al mondo” e “Miglior ostello italiano” agli Hoscars Awards 2019 di Hostelworld e nel 2017 l’Ambrogino d’Oro, benemerenza civica che il Comune di Milano assegna alle realtà più meritevoli della città.
“È un passo a cui lavoravamo da tempo, che in questo momento acquista un valore ancora più importante, e che premia il grosso impegno svolto con sobrietà in tutti questi anni – spiega Carlo dalla Chiesa, amministratore delegato di Ostello Bello – siamo felici di queste tre nuove aperture (a cui seguirà Palermo) che vanno a potenziare in modo significativo il nostro ecosistema su tutto il territorio nazionale, avvicinandoci all’obiettivo che ci siamo posti 10 anni fa: portare un turismo bello in tutte le città italiane, contribuendo a rivitalizzare il tessuto sociale locale creando anche indotto, e permettendo a tutti di viaggiare nella maniera che amiamo noi per primi.”
Ostello Bello ha infine una forte presenza online. Non solo con il sito ufficiale ostellobello.com/it ma anche con Hotspotting, il blog con i suggerimenti e i consigli dei local, la pagina Facebook e il profilo Instagram: “Durante il periodo di pausa dovuto alla pandemia ci siamo concentrati sull’ulteriore sviluppo, e ora la ripartenza ci vede pronti in tre città-chiave, a cui seguirà Palermo, per il turismo italiano e internazionale, dove, speriamo fortemente, il modello Ostello Bello troverà terreno fertile sia per le comunità locali che per i viaggiatori” conclude Dalla Chiesa.