L’Italia è uno dei Paesi europei più virtuosi nel riciclo degli imballaggi in vetro. Il tasso registrato nel 2020 è pari al 78,6%, già ben oltre i target fissati dall’Ue per il 2030. A livello territoriale però esiste ancora un divario tra Nord e Sud. Se al Settentrione la media di imballaggi conferiti è di 47,8 kg pro capite, nel Centro-Sud la quantità si abbassa a 40,4 kg, decisamente al di sotto della media nazionale. Ciò fa sì che almeno 300mila tonnellate di vetro riciclabile finiscano nell’indifferenziato, e poi in discarica, con effetti sia ambientali che economici. Fabbricare il vetro da materie prime anziché riciclate comporta consumi maggiori di energia e aumenta le emissioni di CO2. Con più spese (e meno guadagni) per i Comuni.

Da qualche giorno è partito il più importante intervento strutturale per la raccolta differenziata del vetro. Un piano che prevede un investimento complessivo di circa 10 milioni di euro, con un focus specifico per il Sud. Questo il cuore dell’accordo firmato che CoReVe (Consorzio per il Recupero del Vetro) e ANCI hanno firmato per rendere il sistema sempre più efficiente, superando le disparità all’interno del Paese. L’accordo comprende due bandi, uno per il Mezzogiorno e uno per il Centro-Settentrione, rivolti ai Comuni convenzionati col Consorzio. Entrambi scadono entro il 30 giugno 2023. Gli enti che vi aderiscono potranno accedere a un finanziamento parziale a fondo perduto, funzionale all’acquisto di attrezzature (mastelli, carrellati, cassonetti, campane, ecc.), all’implementazione di progetti territoriali e alla realizzazione di progetti di comunicazione a supporto della raccolta differenziata di vetro.

Il primo bando assegna 4 milioni a Lazio, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Campania per il miglioramento quantitativo e qualitativo della raccolta. In queste regioni, dove gli interventi risultano più urgenti, il consorzio CoReVe potrà erogare contributi pari al 70% delle spese o progetti di spesa documentati dai Comuni. Limporto massimo è di 100 mila euro a progetto per l’acquisto di attrezzature o l’implementazione di progetti territoriali. Il tetto è invece di 30 mila euro per progetti di comunicazione a supporto della raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio in vetro. Le due misure sono cumulabili. Per la supervisione e valutazione dei progetti è stata costituita un’apposita commissione tecnica, mentre per la messa a terra del progetto, CoReVe ha dedicato una task force costituita da 5 risorse che ha il compito di mantenere il contatto diretto con i territori, fungendo da punto di riferimento per le amministrazioni e le aziende di gestione coinvolte.

Il secondo bando prevede l’aumento a 2 milioni di euro delle risorse già previste specificatamente a supporto delle regioni Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Province autonome di Trento e Bolzano, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Sardegna. Per supportare queste realtà, e consolidare ulteriormente gli ottimi risultati raggiunti, nel 2022 le risorse disponibili verranno incrementate di 1 milione di euro, oltre al consueto stanziamento degli 0,5 euro a tonnellata della raccolta consortile, portando la dotazione a circa 2 milioni. L’intervento sarà supportato dall’azione di Ancitel Energia e Ambiente, che metterà a disposizione una figura professionale per la gestione delle relazioni col territorio in Lombardia, Piemonte, Veneto e Liguria. Infine, a supporto del piano di interventi, CoReVe aumenterà, con 1 milione di euro aggiuntivo al milione già previsto, l’investimento per la campagna nazionale di comunicazione e sensibilizzazione rivolta ai cittadini. Il piano mira ad aumentare la raccolta del rottame di vetro di circa 300mila tonnellate. Il che garantirebbe un risparmio diretto di 11,6 milioni e uno indiretto di 20,2 milioni di metri cubi di gas, assicurando all’Italia un notevole risparmio energetico.

 Gianni Scotti, presidente di CoReVe
 Gianni Scotti, presidente di CoReVe 

“Il corretto riciclo del vetro – sostiene Gianni Scotti, presidente di CoReVe – rappresenta una grande opportunità per lo sviluppo sostenibile del nostro Paese. Nel 2020, infatti, il comportamento virtuoso di milioni di cittadini ha consentito all’Italia di risparmiare quasi 4 milioni di tonnellate di materie prime vergini, di scongiurare emissioni di CO2 in atmosfera per 2,2 milioni di tonnellate, e un risparmio di consumi energetici pari a 385 milioni di metri cubi di gas, assicurando complessivamente oltre 86 milioni di euro agli enti locali convenzionati. Con l’importante piano lanciato insieme ad ANCI, vogliamo offrire maggiori opportunità ai Comuni che sceglieranno concretamente di intraprendere un percorso di miglioramento della raccolta del vetro”.