Cambiare alimentazione del motore (con un investimento limitato) ma senza cambiare auto, scegliendo carburanti più ecologici. È quanto si può fare approfittando dell’ecobonus riconosciuto a chi decide di passare al gas, scegliendo tra il GPL o il metano. Di qui a fine anno sono infatti disponibili contributi per l’acquisto e l’installazione, sulle auto con classe ambientale non inferiore a Euro 4, di impianti di alimentazione a GPL o metano dotati di appositi codici di omologazione. La domanda si trova sul sito del Ministero delle imprese e del made in Italy dedicato all’ecobonus per le auto, sul quale presente una sezione ad hoc per il retrofit.
Carburanti ed emissioni
L’intervento ha lo scopo di finanziare anche chi decide di limitare i costi per la sostituzione dell’auto passando comunque ad un motore che consente di circolare anche in presenza di blocchi a fronte delle ridotte emissioni. Il contributo, infatti, riguarda in entrambi i casi di carburanti considerati ecologici in quanto il metano per auto emette nell’atmosfera il 20% in meno di anidride carbonica, mentre le emissioni di particolato (PM10) sono nulle. Per questo le auto a metano sono considerate veicoli ecologici: possono circolare durante i blocchi del traffico e hanno libero accesso ai centri storici e alle aree ZTL. Nel caso del GPL invece si calcolano emissioni di anidride carbonica ridotte del 10% e nei gas di zolfo e piombo. Gli impianti GPL hanno permesso di diminuire le emissioni nell’ambiente di ossido di carbonio, idrocarburi e azoto.
Contributi variabili a seconda della tipologia di impianto
In particolare, alle persone fisiche che installano un impianto di alimentazione a gas per autotrazione riconosciuto un contributo fisso pari a:
- 400 euro per gli impianti di alimentazione a GPL;
- 800 euro0 per gli impianti di alimentazione a metano.
I contributi sono riconosciuti direttamente dall’installatore sotto forma di sconto sul costo dell’intervento.
Requisiti
Il contributo spetta a condizione che alla data di installazione dell’impianto di alimentazione a gas il veicolo non sia già omologato come alimentato a GPL o a metano o a doppia alimentazione. Occorre inoltre che l’impianto di alimentazione oggetto di installazione sia nuovo di fabbrica e completo di tutte le sue componenti, e che sia dotato di appositi codici di omologazione effettuata ai sensi della normativa italiana oppure ai sensi del Regolamento UN n.115. Nella fattura attestante l’acquisto e l’installazione dell’impianto di alimentazione a gas deve inoltre essere indicata la misura dello sconto praticato in ragione del contributo statale. La fattura dovrà essere emessa nei confronti dell’intestatario o del cointestatario del veicolo sul quale stato installato l’impianto. La fattura dovrà contenere, inoltre, la ragione sociale del costruttore dell’impianto e il codice di omologazione dell’impianto.
I fondi a disposizione
Il contributo va richiesto sul sito del ministero dedicato all’ecobonus per le auto, che riguarda non solo l’elettrico, nella sezione specifica dedicata al retrofit per impianti a metano o GPL. I fondi ancora disponibili sono pari a 2.546.985 euro per il GPL e a 5.983.478 euro per il metano. E’ possibile presentare la domanda fino al 31 dicembre 2024. Sulla base del monitoraggio della misura al 15 settembre 2024, il ministero ha facoltà in corso d’anno di modificare la ripartizione, delle risorse residue disponibili, riservando comunque una quota pari ad almeno il 30 per cento delle risorse originarie alla concessione dei contributi per l’installazione di impianti di alimentazione a metano.