È una formula usata spesso dagli economisti quando gli si chiedono lumi su una situazione dagli incerti sviluppi: andrà peggio prima di andare meglio. È la situazione del petrolio, l’imputato numero uno alla sbarra in questi giorni a Glasgow: dato per assodato che la domanda diminuirà per l’impellente necessità di tagliare le emissioni da combustibili fossili – e questo avverrà certamente sia che si rispettino gli accordi di Parigi sia che prevalga la moratoria chiesta da Russia e Cina – gli analisti finanziari del settore energia, oltre agli ambientalisti, si chiedono affannosamente quando sarà il momento di svolta, il peak oil.
“Peak oil”, quando il petrolio raggiungerà il picco comincerà il suo declino
