C’è quello più prepotente, aggressivo, risoluto, ma ci sono anche quelli descritti come più coscienziosi, disponibili, curiosi, prevedibili, per nulla istintivi. Ogni scimpanzé ha il suo carattere, o meglio la sua personalità, con tutte le conseguenze del caso, così che alcune sembrano essere più convenienti di altre. In termini di posizione sociale e tasso di riproduzione, per esempio, essere prepotenti paga. Al punto che c’è chi si chiede oggi che vantaggio abbia invece essere più docili, ma spiegare l’esistenza di così tante sfumature nella personalità degli scimpanzé è tutt’altro che facile.

È proprio su questo che si è interrogato un team di ricercatori capitanato dalle Università di Duke e di Edimburgo, dandosi alcune risposte ma anche facendosi nuove domande. Se infatti, spiegano, i maschi più prepotenti sono quelli che si riproducono di più – e dal momento che anche la personalità è questione di genetica – quelli più docili e amichevoli nel tempo dovrebbero scomparire perché meno vantaggiosi, eppure non è così. Forse, le diverse personalità sono utili in momenti diversi della vita, hanno ipotizzato gli autori, ognuna apporta benefici in fasi diverse.

Per testare questa ipotesi hanno raccolto una grossa mole di dati relativi tanto all’osservazione del comportamento degli scimpanzé che alla genetica (i dati genetici aiutano a capire le relazioni tra gli animali), coprendo un’intervallo temporale lungo quasi quarant’anni. Gli scimpanzé analizzati sono quelli del Parco nazionale del Gombe, in Tanzania, lì dove Jane Goodall compì gli studi che la resero immortale nel campo dell’etologia animale.

“Mamma, guarda qui”: la condivisione tra scimpanzé in un gesto

I ricercatori hanno quindi osservato che effettivamente, come già ipotizzato, i maschi più dominanti sono anche quelli che occupano posizioni sociali più elevate e che al tempo stesso fanno più figli. Ma c’è di più: queste associazioni, scrivono sulle pagine di PeerJ Life and Environment, non cambiano nel corso della vita, smontando il modello del compromesso secondo cui personalità diverse sono utili in momenti diversi della vita, per lo meno negli scimpanzé, animali longevi.