È bastata un’impennata della domanda, il rialzo del prezzo del gas e il blocco di 4 centrali nucleari francesi per rimettere in funzione – anche se solo per pochi giorni – impianti che avevano appena avuto il via libera alla chiusura come quello Enel di La Spezia e A2A di Monfalcone. E tutto lascia supporre che non sarà l’ultima volta
Il giallo del carbone va verso una soluzione. Nessun nuovo utilizzo a lungo termine della fonte energetica più inquinante, che era tornata a sorpresa ad alimentare due importanti centrali elettriche in uno dei momenti più confusi del recente passato, con il governo affannosamente impegnato a contenere gli effetti di un caro-bollette senza precedenti. Le due centrali che erano tornate ad essere alimentate con il combustibile più inquinante – quella Enel di La Spezia e la A2A di Monfalcone – sono state nuovamente spente, la prima ieri mattina (21 dicembre) e la seconda ieri a mezzanotte.
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