“Le forti piogge hanno fatto innalzare il livello di inquinamento della Senna”. E insieme alla concentrazione di Escherichia coli, è salita la preoccupazione dei nuotatori che dovrebbero gareggiare nei prossimi giorni, tuffandosi nel fiume che attraversa Parigi.
La relazione tra precipitazioni e acque non balneabili è controintuitivo: aumentando la portate del fiume, le piogge non dovrebbero diluire la concentrazione di inquinanti e dunque migliorare la situazione? Sarebbe vero se piovesse sull’altopiano di Langres, in Borgogna, dove la Senna nasce prima di percorre quasi 400 chilometri verso nord-ovest e raggiungere la capitale francese. In quel caso l’acqua piovana dilaverebbe un terreno “pulito”, prima di finire nel fiume. Il discorso è completamente diverso se una serie di acquazzoni colpiscono Parigi e la sua area metropolitana: la pioggia porta nella Senna tutto lo sporco accumulatosi su tetti, strade, marciapiedi. Ma soprattutto, si mescola al sistema fognario e, se le precipitazione sono intense, lo fa tracimare, con le acque reflue che vanno a contaminare la Senna e i campi di gara di nuoto delle Olimpiadi 2024.
Non a caso, buon parte del miliardo e 400 milioni investiti per rendere balneabile la Senna in occasione dei Giochi, è stato speso per impedire che l’acqua sporca delle fogne venisse scaricata nel fiume quando il sistema era intasato. Sotto la stazione ferroviaria Gare D’Austerlitz è stato costruito un bacino di deflusso delle dimensioni di una cattedrale (80 metri di altezza) in grado di raccogliere fino a 50.000 metri cubi di acqua piovana in eccesso, che può essere pompata nuovamente nelle fogne una volta che i livelli dell’acqua si abbassano. E’ stata anche effettuata una revisione del trattamento delle acque reflue in tutta la regione, per garantire che l’acqua arrivi a Parigi in uno stato più pulito rispetto al passato.
L’opera principale è una super-fognatura di 8,8 chilometri costruita a sud della città. Infine sono stati predisposti incentivi finanziari ed è stata allestita una campagna pubblicitaria per incoraggiare almeno 10.000 famiglie rurali e proprietari di case galleggianti a monte di Parigi perché smettessero di scaricare direttamente nel fiume le loro acque reflue e si allacciassero alla rete fognaria. Stando agli ultimi bollettini del Comitato organizzatore, che domenica ha sospeso gli allenamenti nella Senna per le gare di triathlon, tutto questo potrebbe non bastare: i test sulla qualità delle acque non sono soddisfacenti.
E all’origine ci sarebbero proprio le forti piogge dei giorni scorsi. Ora gli atleti, le federazioni sportive, gli organizzatori dei Giochi e la sindaca di Parigi Anne Hidalgo, che qualche giorno fa si era tuffata nella Senna per dimostrare che la missione era stata compiuta, guardano con ansia le previsioni meteo, sperando che non piova fino alle gare di fondo da 10 km che si disputeranno l’8 e il 9 agosto.