Al giro di boa del primo anno Green&Blue, il content hub di Gedi dedicato alla sostenibilità ambientale, si sdoppia. E punta tutto sulle persone. I climate changers, le donne e gli uomini che con il loro impegno, con le loro battaglie, con il loro talento stanno contribuendo alla più grande sfida che l’umanità abbia mai avuto: fermare il riscaldamento globale e, come direbbe il premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi, salvare non il pianeta Terra, che comunque andrà avanti, ma la specie umana.
A partire dal numero in edicola domani, insomma, le persone – non gli studi, non le tecnologie, non gli allarmi – tornano protagoniste del mensile distribuito con tutte le testate del gruppo. Che, come detto, si sdoppia: due copertine, due giornali in uno. Uno dedicato al Green, agli ambientalisti e agli attivisti; l’altro al Blue, alle aziende e ai politici davvero impegnati a ridurre le emissioni inquinanti e promuovere un nuovo modello industriale.
A partire da ciascuna copertina iniziano due giornali diversi ma complementari che si incontrano nel paginone centrale, questo mese dedicato alla scoperta dei risultati di una grande ricerca condotta da Swg per capire quanto è davvero importante questo tema per gli italiani e a cosa siamo disposti a rinunciare, cosa siamo disposti a cambiare, per dare il nostro contributo (spoiler: non poco).
Sulla copertina Green tre attiviste: Martina Comparelli, rappresentante italiana dei Fridays for Future; DIletta Bellotti, autrice di un manuale per giovani rivoluzionari; e Marica Di Pierri, che assieme ad oltre duecento ricorrenti, il 14 dicembre porterà lo Stato italiano in tribunale per “inadempienza climatica” (la citazione si chiama “Giudizio Universale”). Per le tre un titolo che richiama il tweet con cui Greta Thunberg ha commentato i risultati (per lei) deludenti della conferenza Cop 26 di Glasgow: “Noi siamo la speranza”.
Anche sulla copertina Blue ci sono tre persone: sono Marco Armellino, co-fondatore di AWorld, la app scelta dalle Nazioni Unite che trasforma la sostenibilità in un gioco; Pierandrea Quarta, fondatore di ReBo, una bottiglia tecnologica per incentivare il consumo di acqua azzerando quello delle bottiglie di plastica; e Martina Fondi, coordinatrice dei programma di Treedom, società che permette di adottare un albero e seguirlo sul web. Per i tre protagonisti il titolo richiama quello dell’Open Summit di Green&Blue del 16 novembre scorso: “Cerchiamo sognatori” era quello; “Sognatori come noi” è questo. Il riferimento è al mondo delle startup che si occupano di contrastare il cambiamento climatico per le quali Green&Blue ha lanciato due iniziative, nelle scuole e nelle università.