Quel ronzio ci manda letteralmente in tilt. Il prurito delle loro punture non ci dà pace. E le malattie che possono veicolare non sono da sottovalutare. Impossibile (e sconsigliato) uscire in giardino senza aver cosparso la pelle con un buon repellente. Le zanzare sono un incubo per molti. Nel nostro Paese – complici il cambiamento climatico e la globalizzazione – se ne annoverano 60 specie. Tra le più fastidiose in città, la nostrana Culex pipiens, la zanzara tigre, Aedes albopictus. E ancora, la specie giapponese, Aedes japonicus japonicus, con uova che sopravvivono persino senz’acqua e tollerano il gelo. Infine, la zanzara coreana, Aedes koreicus, che continua la sua diffusione da Nord a Sud dello Stivale.
Perché proliferano? In città non volano più tante rondini, né pipistrelli. Di gechi se ne vedono sempre meno, le libellule si fanno più rare e le ragnatele ci danno fastidio: si è rotto dunque l’equilibrio prede-predatori, così il loro numero ogni estate esplode. Ecco cosa possiamo fare in terrazzo utilizzando piante, rimedi e repellenti naturali, per tenerle alla larga e non uscire dissanguati da questa lotta infinita.
No ai ristagni
È fondamentale evitare i ristagni. Ciò significa usare sottovasi della giusta misura, che sporgano al massimo di un centimetro dal fondo del vaso, così l’acqua viene riassorbita per capillarità nel giro di mezz’ora. Vale comunque la regola di metterci dentro delle monetine di rame. Facciamo anche attenzione ai posacenere e alle bottiglie e giriamo sottosopra gli annaffiatoi. Ricordiamoci di cambiare l’acqua delle ciotole per cani, gatti e uccelli due volte al giorno.
Si ai pesciolini antizanzare
Le tinozze ornamentali non costituiscono un problema se oltre a ospitare le ninfee accolgono dei pesci. I carassi, ovvero i pesci rossi, sono ottimi alleati. Se i bacini sono troppo piccoli per ospitarli oppure le piante sono troppo fitte si può optare per le gambusie, pesciolini americani utilizzati dagli anni ’20 per la lotta alla malaria, oggi presenti su tutto il territorio; vivono anche nei bidoni per l’irrigazione degli orti, che sono un ricettacolo di zanzare. Efficaci e particolarmente ornamentali sono anche i pesciolini delle risaie o medaka.
Caffè e cannella
Le femmine di zanzara amano ripararsi sul terreno umido sotto le piante. Per allontanarle, spargiamo dei fondi di caffè. Alcuni studi hanno dimostrato che il loro odore allontana questi insetti e scoraggia lo sviluppo delle larve. Una ricerca dell’American Chemical Society ha dimostrato che anche la cannella ha la medesima azione. Chi non beve caffè può dunque spolverare sulla terra un po’ di questa spezia; funziona anche da fungicida.
I bacilli per i pozzetti e l’olio di neem
Nei pozzetti occorre intervenire con una lotta preventiva da fare ogni 7-15 giorni. Il larvicida biologico più utilizzato è a base di Bacillus thuringiensis, un batterio che uccide le larve, ma non avvelena la falda. In alternativa si può utilizzare dell’olio di neem, proposto anche per disinfestare i giardini, sia come repellente sia come insetticida. Non è selettivo perciò, se necessario, spruzziamolo solo sotto le piante.
Dalla citronella ai gerani al limone
L’olio essenziale di citronella, o lemon grass, ha efficacia dimostrata contro adulti e larve. Questa graminacea (Cymbopogon citratus) forma un ciuffo d’erba molto fitto che raggiunge il metro di altezza. Unico neo: non resiste al freddo sotto i 5°C. Le altre specie che hanno un odore di limone e sono efficaci sono la falsa citronella, erba Luisa, Lippia citriodora, la melissa e i gerani antizanzare (Pelargonium citrosum).
La lavanda e il falso incenso
L’olio essenziale di lavanda ha azione repellente e disorienta questi insetti, impedendogli di percepire il “richiamo” della nostra pelle. Possiamo spalmarci qualche goccia di quest’olio sulla pelle e ospitare dei vasi lavanda in balcone (la varietà compatta ‘Hidcote Blue’ è perfetta), in abbinamento con altre specie dall’odore intenso come il falso incenso, Plectranthus coleoides.
Il basilico santo e la mentuccia romana
Tra le aromatiche, le specie più potenti sono due: il basilico sacro e la mentuccia romana (o nepitella). Il primo, Ocimum sanctum, ha foglie piccole, germogli dalle sfumature porpora e fiori rosa; il suo profumo, intenso e speziato allontana l’80% delle zanzare Anopheles (in Asia si bruciano le sue foglie secche al posto dello zampirone). Lo stesso vale per la nepitella (Calamintha nepeta), che ha in più il vantaggio di adattarsi ai terreni secchi.
La tulbaghia e l’elicriso
Tulbaghia ed elicriso sono spesso abbinate come specie tappezzanti, grazie alla resistenza al sole e al secco. Il loro odore scaccia mosche e zanzare. La prima, Tulbaghia violacea si ricopre di fiorellini lilla o bianchi per tutta l’estate. Le sue foglie, strette e lunghe (commestibili) sanno fortemente di aglio. Chi non lo tollera può optare per l’elicriso, Helichrysum italicum, con un forte sentore di liquirizia.
La lantana e i tageti
Tra i fiori con poteri repellenti spiccano le coloratissime lantane (Lantana camara). Un altro fiore dai poteri inaspettati contro le zanzare tigre è il tagete, di cui sono già note le proprietà antiparassitarie. Gli studi su tutte queste piante hanno ovviamente preso in considerazione l’impiego dei loro oli essenziali sulla pelle, oppure nell’acqua. Non è quantificabile a quale distanza tengano lontane le zanzare dal balcone, ma di certo questi insetti non le amano.
Di che colore vestirsi?
Le zanzare hanno le loro preferenze su molti punti. Preferiscono le persone appartenenti al gruppo sanguigno 0, gli sportivi, coloro che traspirano molto, chi ha un alto tasso di colesterolo nel sangue. E secondo uno studio della University of Washington di Seattle sono attratte principalmente dal rosso, ma anche dall’arancione, dal nero e dall’azzurro – colori da evitare – mentre non amano il verde, il viola, il blu e il bianco.