Tornano le agevolazioni sul costo di ricarica delle auto elettriche per chi usa le colonnine domestiche. È partita infatti la nuova campagna di sperimentazione a cura del GSE che consente di ricaricare il proprio veicolo elettrico con una potenza di 6 kW, di notte, di domenica e negli altri giorni festivi, senza un amento dei costi fissi in bolletta. Chi ha già partecipato alla sperimentazione della ricarica agevolata in passato avrà diritto a continuare ad usufruire delle agevolazione in automatico, ossia senza la necessità di presentare una nuova domanda.

Più energia nelle ore di minor consumo

Lo scopo della sperimentazione è promuovere la ricarica “intelligente” dei veicoli elettrici in modo compatibile con le caratteristiche delle reti elettriche esistenti, sfruttando le potenzialità offerte dai misuratori elettronici e dai dispositivi di ricarica più avanzati, in grado cioè di regolare la velocità di ricarica sulla base di comandi forniti da attori esterni (ad esempio da aggregatori o dal distributore locale), oppure in modo automatico.

Il servizio per la mobilità sostenibile consente infatti di aumentare gratuitamente la potenza delle utenze private per ricaricare i veicoli negli orari di minor consumo, ossia di notte e e nei giorni festivi (fascia F3), senza dover richiedere un aumento di potenza al proprio fornitore di energia elettrica. In questo modo è possibile evitare di sostenere costi fissi aggiuntivi dovuti all’incremento stesso che vanno ad incidere su tutti i consumi. Approfittando di questa opportunità, secondo i conteggi effettuati da ARERA, nel 2024 il risparmio medio sui costi di ricarica domestica ha superato i 200 euro.

Agevolazioni senza richiesta al fornitore

Per partecipare alla sperimentazione non occorre alcuna domanda al proprio gestore di energia in quanto tutta la procedura è a cura del GSE. Possono accedere al sistema tutti i clienti che rispettano i requisiti relativi al contratto di fornitura di energia elettrica e alla tipologia di dispositivo di ricarica. È possibile presentare la domanda sia quando si è titolari di un contratto per uso domestico sia quando il contratto è per altri usi. In entrambi i casi la potenza impegnata deve essere compresa tra i 2kW e 4,5 kW, e la connessione deve essere in bassa tensione (BT) ovvero con tensione di fornitura non superiore a 1.000 V. Infine, il contatore a cui è allacciato il dispositivo di ricarica deve essere un contatore elettronico telegestito.

La lista dei dispositivi di ricarica che possono accedere al sistema

I punti di ricarica installati devono essere idonei a partecipare al sistema ma c’è ampia scelta. È possibile infatti scegliere sia colonnine provviste di Gestione Dinamica del Carico (GDC), ossia in grado di regolare la potenza di ricarica in base alla rilevazione della potenza disponibile residua al punto di prelievo, sia dispositivi privi di questo sistema (NO GDC). La lista dei dispositivi idonei è disponibile sul sito del GSE che provvede periodicamente all’aggiornamento dell’elenco. Chi deve effettuare l’acquisto ha quindi la possibilità di verificare prima dell’installazione se è possibile accedere alle agevolazioni sui costi di ricarica.

Domanda solo per le nuove colonnine

La richiesta di ammissione alla sperimentazione potrà essere presentata fino al 30 giugno del prossimo anno. La domanda va presentata online attraverso il portale “Area Clienti” del GSE a cui si può accedere za registrazione tramite SPID. Chi è stato ammesso al sistema in precedenza non dovrà presentare alcuna nuova domanda in quanto le agevolazioni procedono in maniera automatica.