Il risparmio energetico passa necessariamente anche dall’uso di elettrodomestici efficienti. Meglio ancora se per comprarli si approfitta del bonus mobili. Il bonus, che spetta a chi ha fatto interventi in casa che danno diritto alla detrazione del 50%, è riconosciuto infatti anche per l’acquisto dei soli elettrodomestici. Di qui a fine anno si potrà approfittare del tetto di spesa a 10.000 euro. A partire dal prossimo anno, invece, l’importo ammesso all’agevolazione si riduce alla metà. In compenso anche chi non avesse fatto interventi di ristrutturazione fino ad oggi potrà valutare interventi di risparmio energetico che consentono di usufruire anche del bonus mobili, partendo da una minima spesa.
Piccole spese e doppio risparmio
I lavori che danno diritto al bonus oltre a quelli di tipo edilizio vero e proprio, infatti, sono tutti quelli di risparmio energetico per i quali non occorre la pratica all’Enea, ma che sono detraibili al 50% nell’ambito del bonus casa. Rientrano tra questi tutti gli interventi per così dire “minori” ma che hanno comunque un impatto sulla riduzione dei consumi. Tra questi troviamo ad esempio gli interventi parziali su finestre e portefinestre come la sostituzione dei soli vetri senza toccare gli infissi, oppure la sostituzione delle tapparelle e degli scuri, a patto che, ovviamente, siano tutti prodotti certificati e installati a norma.
Allo stesso modo è possibile ottenere l’agevolazione non solo se si sostituisce la caldaia di riscaldamento ma anche quando si cambiano solo i radiatori, oppure se si installano valvole termostatiche, o ancora quando si acquista un climatizzatore in grado di fare da supporto all’impianto di riscaldamento. Per questa tipologia di interventi serve comunque sempre la fattura che comprenda anche la manodopera perché occorre la certificazione dell’impianto. Una volta effettuato l’intervento è possibile scegliere elettrodomestici senza badare a spese, dato che il bonus mobili non è in alcun modo legato all’importo dei lavori: l’unico requisito richiesto è che i lavori siano avviati prima degli acquisti.
La classe degli elettrodomestici
Gli elettrodomestici ammessi all’agevolazione sono solo quelli che a loro volta sono certificati come a risparmio energetico. A questo proposito, in riferimento alle nuove etichette energetiche entrate in vigore lo scorso anno, l’Agenzia delle entrate ha chiarito che per l’agevolazione:
- i forni elettrici devono avere una classe energetica non inferiore alla “A”;
- le lavatrici, le asciugatrici e le lavastoviglie devono avere una classe energetica non inferiore alla “E”;
- i frigoriferi e i congelatori devo avere una classe energetica non inferiore alla “F” .
Sono detraibili anche gli altri elettrodomestici non provvisti di etichetta in quanto non obbligatoria. Tra questi rientrano ad esempio i forni a microonde che non hanno l’etichetta in quanto classificati come apparecchi elettrici che erogano un’intensità di potenza variabile la cui tipologia e livello sono selezionabili direttamente da chi li utilizza. Lo stesso nel caso dei i piani cottura a induzione.
Bonus anche per chi paga a rate
Per poter sfruttare l’agevolazione è sempre necessario effettuare tutti i pagamenti con strumenti tracciabili. In questo caso non è obbligatorio ricorrere al bonifico dedicato, ma si può usurare anche la carta di credito. Sono agevolati anche gli acquisti online, e se per questi non è stata richiesta la fattura è sufficiente conservare, oltre alla copia del pagamento, l’estratto conto della carta di credito che consenta di risalire ai dati fiscali di chi ha effettuato la spesa. Infine l’agevolazione fiscale spetta anche a chi paga a rate.