Appartenente alla medesima famiglia del cavoro nero e di quello riccio, il cavolo ornamentale è una particolare varietà che presenta foglie colorate, declinate in sfumature come viola, rosa e verde, potendo anche essere bicolor oppure con variegature sui toni del bianco. Estremamente resistente e facile da coltivare, questa tipologia di cavolo, pur essendo commestibile, non viene utilizzata in cucina per via del suo sapore amaro, ma è esclusivamente impiegata a scopo ornamentale.
Cavolo ornamentale e l’esposizione
Chiamato a livello scientifico brassica oleracea, il cavolo ornamentale è una varietà del gruppo acephala, che raggiunge un’altezza massima di 25 centimetri. La sua bellezza e i suoi colori vivaci rendono questa splendida pianta decorativa ideale per abbellire aiuole, bordure, terrazze e balconi anche nel corso dell’inverno, visto che la sua fioritura va da novembre a febbraio. Inoltre, è molto resistente, adattandosi anche ai climi rigidi e vedendo le sue tonalità intensificarsi più le temperature si abbassano. Ideale da abbinare con ciclamini ed eriche, può durare in giardino anche fino a 2 anni, perdendo tuttavia con lo scorrere del tempo le sue nuance vibranti, mentre in vaso circa 6 mesi.
Coltivare il cavolo ornamentale è piuttosto semplice: la pianta non richiede particolari cure e si adatta a diverse condizioni climatiche, risultando alla portata anche di chi è alle prime armi con il giardinaggio. Pianta da esterno rustica, stagionale e dal ciclo breve, per quanto riguarda la sua semina può essere coltivata all’esterno tra maggio e luglio oppure tra febbraio e marzo se posta in un ambiente protetto. In merito all’esposizione, il cavolo ornamentale cresce sia in pieno sole che in mezz’ombra: per svilupparsi in modo rigoglioso, evitando l’insorgere di muffe e marciume radicale, deve essere posto in un luogo soleggiato e ventilato. La pianta resiste al freddo, anche a temperature sottozero, e non ama il caldo afoso: proprio per questo, va collocata all’esterno, evitando però i climi torridi, che tendono a rovinarla in breve tempo portandola ad appassire.
Coltivazione in giardino e in vaso del cavolo ornamentale
La coltivazione del cavolo ornamentale richiede un terreno ben drenato, fresco, profondo e fertile. Per la semina in giardino la pianta dovrà essere posta in un terriccio umido, creando dei gruppi di 7-10 semi, ciascuno posto a una profondità di 0,5 centimetri (senza coprirli con il terriccio), e lasciando tra loro 45 centimetri di distanza, oppure 30 centimetri se si desidera ottenere un effetto più compatto.
Oltre che in piena terra, il cavolo ornamentale può essere coltivato in vaso: in questo caso si deve ricorrere a un terreno composto da un terzo di terriccio universale e due terzi di torba, usando anche a uno strato di sabbia di fiume oppure ghiaia grossolana, in modo tale da scongiurare il marciume delle radici e incentivare il drenaggio sul fondo del recipiente. Visto che le piantine crescono in breve tempo e tendono ad allargarsi, quando si sovrappongono è necessario trapiantarle subito in un vaso di dimensioni più grandi.
Irrigazione del cavolo ornamentale
La manutenzione del cavolo ornamentale passa anche dalla corretta irrigazione, facendo in modo che il terreno non sia mai asciutto, dovendo dare da bere alla pianta in modo regolare e moderato. In caso di un apporto idrico troppo scarso, la sua crescita potrebbe essere rallentata e le sue foglie divenire gialle e soggette a una caduta precoce.
Durante le giornate più calde e assolate è importante aumentare la frequenza delle irrigazioni, diminuendole invece nel corso dell’autunno e dell’inverno, premurandosi sempre di evitare i ristagni idrici. Le foglie non andrebbero mai bagnate, per scongiurare l’insorgere di malattie fungine.
Manutenzione del cavolo ornamentale: consigli utili
Dopo circa una decina di giorni dalla messa a dimora del cavolo ornamentale si può procedere con la concimazione, ricorrendo a prodotti con cui stimolare la colorazione delle foglie e la radicazione, optando per soluzioni ricche di fosforo e quantità modeste di potassio e azoto. Riguardo al trapianto, la pianta predilige terreni fertili, ben drenati e sciolti, evitando di utilizzare quelli poveri, che non fanno altro che rendere le piantine piccole e prive della loro tipica colorazione, e quelli umidi e troppo freddi, che potrebbero determinare il marciume radicale.
In merito alla potatura, questa operazione non è necessaria, dovendo limitarsi soltanto a rimuovere le parti eventualmente danneggiate, in modo tale da mantenere il cavolo ornamentale in salute, rigoglioso e impedendo l’insorgere di possibili malattie e parassiti.
Malattie e parassiti che possono colpire il cavolo ornamentale
Nella cura del cavolo ornamentale è cruciale prevenire l’insorgere dei parassiti, intervenendo prontamente se presenti. In particolare, le sue foglie rappresentano una fonte di nutrimento per lumache, cavolaie, tortrici e afidi. Il nemico numero uno della pianta è rappresentato dalla lumaca, da combattere impiegando la sepiolite, sostanza granulare assorbente, con cui dare vita a una barriera capace di rendere il cavolo ornamentale inaccessibile a questo essere, che non viene ucciso, ma bensì respinto. In caso di afidi è necessario applicare una soluzione idroalcolica di propoli.
Per evitare gli attacchi da parte dei parassiti, una volta all’anno è importante ricorrere a un trattamento specifico e, inoltre, bisogna rimuovere regolarmente le foglie secche e marce, responsabili del loro insorgere, ma anche di eventuali malattie fungine. In particolare, la pianta è soggetta a muffe e oidio, da combattere con trattamenti basati su polveri bagnabili, che svolgono anche un’azione preventiva.