Si fa presto a parlare di sostenibilità, della necessità di mettere nella nostra lista della spesa anche l’ambiente, valutandolo come elemento da cui non si può più prescindere se vogliamo limitare il nostro impatto sull’ecosistema. Da consumatori, abbiamo tanti punti di riferimento, etichette da riconoscere, marchi, bollini e negozi specializzati. Guardiamo le etichette, la provenienza dei prodotti alimentari e non, scegliamo ciò che è stagionale, a chilometro zero, e anche gli articoli che tengono in considerazione il benessere degli attori coinvolti nella catena produttiva. Ma siamo sicuri di pagare il giusto per la sostenibilità che mettiamo nella borsa della spesa e nel carrello? Abbiamo provato a capire qual è il prezzo della sostenibilità nella grande distribuzione.
Partiamo intanto dal concetto stesso di sostenibilità. La sostenibilità è un impegno, un’attenzione, che può essere mantenuta nel tempo, non solo verso i prodotti e l’ambiente, ma anche verso le persone. Pensiamo alla produzione dei nostri beni di consumo, alla tracciabilità dei prodotti o all’origine. Già nella scelta dei fornitori un distributore può decidere di essere sostenibile stringendo solide collaborazioni con produttori locali, abbattendo così le emissioni causate da lunghi trasporti e generando al contempo valore per una comunità.
Ad esempio, sugli scaffali di ALDI, realtà di riferimento della Grande Distribuzione Organizzata a livello internazionale, presente in Italia con più di 140 punti vendita e più di 2.600 collaboratori, circa l’80 per cento dei prodotti alimentari offerti alla clientela proviene da fornitori italiani e regionali. Nell’assortimento completo e compatto proposto da ALDI sono presenti quindici referenze biologiche nei reparti di frutta e verdura, che vengono consegnate giornalmente a fronte di una selezione virtuosa e che manifesta il profondo legame dell’azienda con le eccellenze locali.
Anche le oltre 30 linee a marchio proprio, tra cui “Regione che Vai” (eccellenze locali e prodotti tipici regionali), “I Colori del Sapore” (gusto e colori dei prodotti di stagione), “Bio Natura” (prodotti biologici), “Bonlà” (prodotti con 100 per cento latte italiano) e “Il Podere” (carni 100 per cento lavorate in Italia), sono frutto di una grande sinergia con i produttori italiani e locali, oltre che della grande attenzione che ALDI dedica alla qualità dei suoi prodotti. All’interno della gamma di prodotti freschi, ad esempio, l’offerta di carne suina e avicola risponde alla dicitura “4 volte italiano”: sia il pollame sia i suini, quindi, sono nati, allevati, macellati e confezionati in Italia.
La tutela della qualità dei prodotti a marchio ALDI, inoltre, è assicurata da 11mila controlli l’anno, che includono: analisi di laboratorio, assaggi e comparazioni di campioni, e controlli giornalieri su freschi e freschissimi. Pensiamo poi alla sicurezza del prodotto. L’obiettivo di ALDI, ad esempio, è assicurare la massima tracciabilità e trasparenza del processo produttivo: con la sicurezza, garantita attraverso attenti controlli di filiera, e una produzione responsabile. Questi sono i princìpi cardine di Corporate Responsibility di ALDI che tutelano tutto il processo, e garantiscono ai clienti una produzione e un assortimento sostenibile sia dal punto di vista sociale sia ambientale, oltre che rispettoso dei criteri fondamentali del benessere animale.
L’impegno di ALDI in questa direzione è stato anche riconosciuto dall’organizzazione COMPASSION IN WORLD FARMING (CIWF), impegnata a livello internazionale per migliorare le condizioni di vita degli animali da reddito, che ha assegnato ad ALDI Italia il Premio Good Egg 2019 (premio concesso alle aziende virtuose che si sono distinte nella messa in atto e nell’impegno ad escludere nel medio termine dagli scaffali uova provenienti da allevamento in gabbie). ALDI Italia è stata premiata per gli sforzi messi in atto fino ad oggi e per il suo programma di miglioramento della filiera fino al 2022.
Limitare le emissioni da trasporto, controlli serrati e adottare un approvvigionamento delle materie prime responsabile, sono sicuramente azioni sostenibili; tuttavia, non sono le uniche da poter intraprendere. Anche selezionare prodotti, alimentari o meno, che soddisfino determinati requisiti e posseggano specifiche certificazioni sono azioni che si traducono in una scelta di sostenibilità.
Nell’assortimento di ALDI è possibile trovare numerosi prodotti che rispondono a diverse certificazioni, ad esempio: FAIRTRADE (marchio di certificazione del commercio equo e solidale che migliora le condizioni dei produttori agricoli dei Paesi in via di sviluppo); RAINFOREST ALLIANCE (marchio di certificazione che sostiene l’agricoltura sostenibile e migliori opportunità per i coltivatori); UTZ (marchio di certificazione che dal 2021 è stato integrato in Rainforest Alliance e che tutela le produzioni ambientali e sociali di caffè, tè e cacao); MSC, ASC (marchi di certificazione della pesca sostenibile, sia per quello che riguarda il pesce selvatico sia il pesce da allevamento); GLOBALG.A.P (marchio di certificazione dei prodotti agricoli che garantisce qualità, sicurezza alimentare e pratiche ambientali); FSC (marchio che certifica prodotti contenenti legno proveniente da foreste trattate in modo responsabile); PEFC (si pone l’obiettivo di assicurare una gestione sostenibile delle foreste, che tenga conto degli aspetti sociali ed economici); GOTS, CmiA e OCS (marchi che tutelano la raccolta del cotone, a livello sociale e ambientale).
L’iscrizione a organizzazioni internazionali quali Amfori Business Social Compliance Initiative (BSCI) e Sedex, inoltre, consente al Gruppo ALDI SÜD, di cui fa parte ALDI Italia, di monitorare il rispetto degli standard sociali nel processo produttivo, gestire al meglio i rischi ad essi associati e misurare l’impatto positivo lungo la catena di fornitura sia per la produzione degli articoli non food sia per quella delle categorie di prodotti alimentari considerate ad alto rischio. Nell’agosto 2017 il Gruppo ALDI SÜD è stato il primo discount alimentare ad aver aderito al Global Compact delle Nazioni Unite (UNGC), l’iniziativa globale per un’economia sostenibile e responsabile, impegnandosi a promuovere ed attuare come parte integrante della sua strategia aziendale e delle sue attività i dieci principi dell’UNGC nei settori dei diritti umani, del lavoro, dell’ambiente e della lotta alla corruzione.
Le scelte e le azioni di ALDI si concretizzano nella mission aziendale, la vision 2030: “Rendere la sostenibilità accessibile per tutti i clienti”. Attraverso una stretta collaborazione con i propri fornitori e partner, il Gruppo mira a contribuire alla “democratizzazione” dei prodotti sostenibili in tutti gli 11 paesi in cui è presente, affrontando quattro tematiche centrali a livello internazionale: rispetto dei diritti umani, miglioramento dell’efficienza delle risorse, raggiungimento dell’obiettivo “zero emissioni” e posizionamento come datore di lavoro preferito.
Nonostante tutta questa attenzione alle sostenibilità, alla ricerca, alla sicurezza alimentare, nulla è andato ad intaccare o a incrementare il prezzo dei prodotti ALDI, tanto che sono stati premiati con importanti riconoscimenti: dal 2018, infatti, Altroconsumo segnala ALDI come il “Discount Salvaprezzo in Italia. Prodotti più economici” e, nel 2022, è stato selezionato come Discount preferito dai consumatori.
Per saperne di più sull’impegno di Aldi Italia nel campo della sostenibilità, visita il sito oggiperdomani.it