Durante il periodo natalizio, abbondano pacchi e pacchetti. E ora, con le festività ormai agli sgoccioli, è tempo di riassettare la casa e mettere un po’ d’ordine. Al momento di gettare le confezioni e gli involucri superflui, capita però di essere assaliti dai dubbi: carta o plastica? O forse umido? Di seguito la mini-guida stilata da Altroconsumo, organizzazione di consumatori nata nel 1973, per una corretta raccolta differenziata.
Confezioni in cartoncino
Possono contenere un profumo, un paio di pantofole, un giocattolo, ma anche un pandoro o un panettone. Comunque sia, scatole e scatoloni devono finire nella raccolta della carta, non prima di averli compressi per ridurne il più possibile il volume. Attenzione, però, a separare i materiali non di cellulosa, come ganci metallici, graffette, nastri adesivi, manigliette in plastica o tessuto, graffette. Anche i calendari dell’avvento hanno sempre una parte in cartoncino che si può appiattire e differenziare con la carta.
Carta da regalo
Si può buttare nel cassonetto della carta a patto che sia davvero realizzata con questo materiale. È necessario, cioè, accertarsi che non sia composta in parte (per esempio, nel foglio interno) da plastica. In ogni caso, è bene scartare i regali con attenzione e delicatezza per salvaguardare la carta e poterla magari riutilizzare l’anno successivo.
Biglietti d’auguri e segnapacchi
Se sono di carta o di cartoncino, devono essere messi nel relativo bidone. A meno che non li si voglia conservare come ricordo.
Nastri e fiocchi
Sono spesso di plastica o di tessuto misto e vanno buttati nell’indifferenziata, diventando, quindi, rifiuti veri e propri. Meglio conservare, dunque, almeno quelli più belli per riutilizzarli alla prima occasione (per esempio, un compleanno).
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Scontrini di cortesia
Spesso accompagnano i regali di abiti, scarpe, libri per consentire al destinatario eventuali sostituzioni. Ma dove buttarli quando non servono più? I classici scontrini di carta bianca vanno gettati nell’indifferenziata perché, come spiegano gli esperti di Altroconsumo, sono “realizzati con carte termiche e sostanze chimiche che reagiscono al calore” e quindi “non sono riciclabili”. Gli scontrini blu o grigio scuro possono, invece, essere conferiti nella carta, dato che sono costituiti da “una carta termica di nuova generazione, senza componenti chimici”. Meglio tuttavia, nel caso di questi ultimi, controllare sempre che riportino la dicitura “riciclabile con la carta”.
Carta da forno e carta oleata
Per entrambe niente bidone della carta. La carta da forno va nell’umido se compostabile, nell’indifferenziata se non lo è (per non sbagliare, meglio leggere le indicazioni sulla confezione). La carta oleata, che si trova spesso nelle confezioni di dolci natalizi va, invece, conferita nel bidone dell’indifferenziata.
Tovaglie e tovaglioli di carta
Se sono bianchi, i tovaglioli sporchi di cibo, così come la carta assorbente da cucina, possono andare nella raccolta dell’umido, mentre quelli colorati o stampati devono finire nell’indifferenziata, visto che le sostanze utilizzate nella tintura potrebbero intaccare il compostaggio. Anche le tovaglie usa-e-getta (in carta plastificata o in tessuto non tessuto) e i fazzoletti di carta usati si conferiscono nell’indifferenziata: in teoria questi ultimi potrebbero essere messi nell’umido ma, dato che si usano soprattutto per soffiarsi il naso, c’è il rischio che diventino potenziali veicoli di contagio.